30. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Grazie Paolo! · Categorie:Uncategorized

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Questa mattina il nostro portavoce Paolo Di Carlo ha protocollato le dimissioni da consigliere comunale di Desio per motivi personali.

Il grande Paolo, che continuerà a fare l’attivista e a dare il suo supporto all’attività del gruppo, è stato il nostro primo consigliere comunale in Brianza, eletto fin dal 2010, e oggi conclude in anticipo di un anno il suo secondo mandato. Aveva lui stesso contribuito a chiudere il primo mandato dopo un anno, facendo cadere la giunta in odore di collusioni con la criminalità organizzata attraverso le sue dimissioni, insieme a quelle di altri consiglieri.

Con Paolo ho condiviso un lungo percorso all’interno del MoVimento e a furia di battagliare insieme contro l’inceneritore di Desio siamo diventati amici. Da oggi mi sentirò un po’ più solo in questa battaglia.

Voglio ringraziare pubblicamente Paolo per tutto quello che ha fatto in questi anni. Perché so che la sua natura schiva e riservata mai lo avrebbe portato a fare il portavoce di una forza politica, ma ha sentito il dovere di dare il suo contributo per migliorare la sua città, l’ambiente e la salute dei suoi concittadini e non solo.

Il nuovo portavoce a Desio (non ancora ufficiale, in attesa della surroga) sarà la nostra attivista storica Sara Montrasio alla quale faccio i miei migliori auguri! Sara potrà contare sul supporto di tutto il Movimento in Brianza per affrontare al meglio il suo nuovo incarico!

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L’iniziativa ‘Scendi in pista con la Lombardia. Firma anche tu per il Gp di Monza‘ è la prova provata che Maroni non sa più che pesci pigliare per salvare il Gran Premio di Monza.

Bernie Ecclestone ha raddoppiato le sue pretese, ora siamo a 20 milioni di euro per avere la gara in Italia, ma i soldi non ci sono.

Sul GP aspettiamo da tempo non una raccolta firme ma dati certi sull’indotto economico per il territorio brianzolo e lombardo che non sono mai arrivati. L’impressione è che chi giuda la Regione, solo per fini elettorali, stia facendo una battaglia antistorica perché è ormai chiaro a tutti che il circo della Formula Uno sta lasciando i circuiti europei e si sta spostando verso i paesi emergenti dove l’industria automobilistica ha ancora grandi margini di crescita.

Senza dati qualitativi certi sull’indotto qualsiasi finanziamento pubblico al Gran premio è inopportuno. Si incominci a pensare di valorizzare e sfruttare il patrimonio storico-culturale brianzolo costituito dalla Villa Reale e dal Parco di Monza che sono oggettivamente penalizzati dalla presenza dell’autodromo; Parco e Villa sono le vere miniere d’oro, di proprietà di tutti i cittadini, da valorizzare; per farlo non occorre pagare gabelle milionarie a nessun signorotto inglese.

26. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Il MoVimento 5 Stelle e il Comitato Beni Comuni fanno risparmiare 50 milioni ai contribuenti brianzoli! · Categorie:Acqua pubblica, Legalità, Monza · Tag:

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Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede di Brianzacque (la società che gestisce il servizio idrico integrato in Brianza) un incontro tra Andrea Monachino, consigliere comunale 5 Stelle di Brugherio, Marco Fumagalli del Comitato Beni Comuni, Enrico Boerci, amministratore delegato di Brianzacque, Roberto Borin vicepresidente dell’ATO Monza e Brianza e Marco Troiano, sindaco di Brugherio. Temi in discussione: l’esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’impianto di depurazione di Monza e la relativa convenzione con il Comune di Brugherio.

Dall’incontro è emerso chiaramente che il progetto di riqualificazione dell’impianto – necessario per rientrare nei parametri consentiti dalla normativa e soprattutto mitigare il problema dei miasmi che da anni affligge il quartiere monzese di San Rocco – è stato radicalmente modificato a seguito dell’esposto all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) presentato nei mesi scorsi da Nicola Fuggetta, consigliere 5 Stelle di Monza, e dal Comitato Beni Comuni brianzolo, per chiedere il rispetto della legge.

L’azienda è così passata da un Master Plan da 64 milioni di euro ad un progetto – di pari efficacia nel contenere gli odori – di 16 milioni di euro!

L’Amministratore Delegato di Brianzacque ha attribuito questo prodigioso risparmio di ben 48 milioni di euro alle minori dimensioni del nuovo impianto e all’ingegno dei progettisti interni all’azienda che hanno sviluppato il nuovo progetto. Si è però dimenticato di dire che se non ci fosse stato il nostro esposto all’ANAC l’azienda avrebbe sicuramente approvato il vecchio Master Plan (seppur con lievissime modifiche di costi)!

Ora le opere, frutto del lavoro di progettisti interni della Società, sono appaltate con scrupoloso rispetto delle norme di evidenza pubblica, senza condizionamenti esterni tesi a favorire questa o quella cordata pronta a realizzare inutili opere faraoniche.

Anche questa volta l’azione caparbia del Movimento 5 Stelle e del Comitato Beni Comuni ha determinato l’obbligo per la Casta di rispettare le leggi. E questo, in una Repubblica fondata sugli appalti, utili solo a sperperare danaro pubblico e mantenere il consenso alla Casta, non è poco!

23. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Solidarietà a Infonodo. · Categorie:Uncategorized · Tag:

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Un sindaco uscente che augura la morte a dei giornalisti locali ancora ci mancava in Brianza… ci ha pensato quello di Seregno a colmare la lacuna. Esprimo solidarietà ai collaboratori di Infonodo vittime di violenza verbale indegna e intollerabile.

Auguro alla redazione di continuare a lavorare con serietà e autorevolezza. Il rispetto delle regole etiche e deontologiche della professione, è un anticorpo  alle volgari pretese intimidatorie di chi pensa di condizionare la stampa.

22. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Presidente Mazzuconi, tu da che parte stai? · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

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L’impressione che ricavo dall’intervista rilasciata al Cittadino di Monza e Brianza da parte del nuovo presidente di Bea, Daniela Mazzuconi, è che deve ancora ancora capire in che azienda è finita.

Bene il voler andare fino in fondo sulla questione delle irregolarità nell’assegnazione della gara d’appalto, ma ho la sensazione che la vicenda potrebbe avere dei risvolti penali non irrilevanti…

Sull’idea di avere un unico sistema di gestione dei rifiuti per tutta la Brianza, siamo disponibili a ragionare, ma si deve evitare di creare un carrozzone politico in cui manchi la trasparenza. Inoltre è un fatto che  le innovazioni in questo settore sono sempre arrivate da piccole aggregazioni di comuni, liberi di sperimentare nuove pratiche virtuose. Questa libertà non deve andare perduta in una società di gestione troppo grande.

Ma l’idea che ci divide profondamente è che questo sistema provinciale di gestione dei rifiuti debba necessariamente avvalersi di un inceneritore!

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15. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Nuova mega colata di cemento sui campi del Lodigiano? la Lombardia predica bene e razzola male! · Categorie:Consumo di Suolo, Territorio, Tutela del territorio · Tag: ,

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Il 20 novembre 2014 il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi hanno dichiarato Con la nuova Legge sul Consumo di suolo, in Lombardia, le aree agricole e verdi non potranno essere più utilizzate per costruire. Si tratta di una svolta epocale.” Era una delle poche cose buone previste dalla legge: non si fermava la cementificazione delle aree verdi che i piani comunali prevedevano di urbanizzare, ma almeno le aree agricole di fatto e di diritto erano tutelate.

Le ultime parole famose. Non è passato nemmeno un anno dall’approvazione della legge che le aree agricole della nostra regione sono di nuovo in pericolo. Nella fattispecie  il territorio in questione è quello tra i comuni di Ospedaletto Lodigiano e di Livraga, nel Lodigiano, dove il colosso francese Fm Logistic intende costruire un immenso polo logistico che si estenderebbe per circa 200.000 mq su aree agricole!

Ma come  è possibile che si possa pensare di continuare a cementificare le aree agricole se c’è una legge che afferma il principio contrario? La parola magica è “Accordo di Programma”. Basta che gli enti coinvolti si mettano d’accordo tra loro e il gioco è fatto!

La politica in Italia funziona così, si fanno le leggi e si affermano dei bellissimi principi, ma poi dopo si fanno gli “accordi” per non rispettarli.

Molti sindaci del territorio pare stiano facendo a gara per far rientrare il proprio comune nell’imponente progetto, accecati dalla promessa di nuovi posti di lavoro per la comunità, il che significa consenso elettorale. Ma a quale prezzo? Secondo la Coldiretti con questa operazione si brucerebbero 200.000 mq di terra agricola fertile. Quella che viene definita la  “culla” del Grana Padano, con 1.377 aziende agricole, sarebbe così irrimediabilmente coperta da capannoni e attraversata ogni giorno da centinaia di tir.

Il gioco vale la candela? No. Scambiare la terra del nostro territorio in cambio di capannoni significa privare la popolazione, non solo della propria identità, ma anche del proprio futuro. Perché di capannoni abbandonati e aree industriali dismesse il territorio del Lodigiano, come tutta la Lombardia, è già tristemente ricco. E di fronte al fallimento di questo modello di mercato, la Regione, invece di tutelare i piccoli produttori, vuole sedersi a un tavolo per trattare l’eventuale costruzione di un polo logistico di tali dimensioni? Peccato che un altro di quei bei principi contenuti nella legge regionale sul consumo di suolo era proprio quello di favorire il riuso delle aree dismesse, per contrastare nuove colate di cemento. Ha ragione Coldiretti quando dice che si tratterebbe di una “tomba di cemento” per una zona che ha già perso il 16% del proprio suolo fertile negli ultimi anni.

Il M5S Lombardia ha già presentato un’interrogazione per capire quale posizione intende assumere la giunta nei confronti di questo progetto che contraddice la legge sul consumo di suolo con cui solo pochi mesi fa si è orgogliosamente riempita la bocca.

Maroni vuole assumersi questa responsabilità e essere complice dell’ennesimo saccheggio di terreno fertile ai danni dei suoi cittadini? Attendiamo risposte, noi non staremo certo a guardare.

12. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su 100 milioni per rivedere il Seveso pulito · Categorie:Ambiente, Tutela del territorio · Tag:

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100 milioni, questa è la cifra che serve per pulire le acque del Seveso e farlo tornare un fiume degno di questo nome; un fiume, cioè, che chi vive come me da 40 anni in un comune rivierasco, non ha mai visto!

Ieri mattina in commissione ambiente abbiamo ascoltato i tecnici della Regione che hanno relazionato circa i problemi e gli interventi che servirebbero per riportare il Seveso in condizioni dignitose. Servirebbero da un lato degli interventi di potenziamento della rete fognaria dei comuni lungo l’asta del fiume e dall’altro occorrerebbe evitare il drenaggio delle acque meteoriche.

Bisognerebbe mettere in atto delle operazioni complesse e costose ma non si ha nemmeno un’idea chiara su cosa serva e cosa si debba fare in alcune zone, a causa della mancanza di un gestore unico del servizio idrico integrato (previsto dalla legge) che possa fare da regia e coordinatore degli interventi.

Qualche opera la regione la sta facendo, ma complessivamente siamo ben lontani dal riportare le acque del fiume in condizioni degne di un paese civile e il Contratto di Fiume stipulato da tutti gli enti interessati stenta a trovare attuazione.

Anche perché il Governo latita. Lo scorso anno, sull’onda emotiva delle esondazioni che avevano mandato sott’acqua una buona fetta di Milano (causando danni per svariate centinaia di milioni di euro), il Governo aveva promesso stanziamenti sia per risolvere il problema degli straripamenti che per pulire le acque del fiume.

Ma ad un anno di distanza, il fondi che dovrebbero arrivare sono davvero modesti e quei 100 milioni (cifra sottostimata secondo gli stessi tecnici della Regione) per pulire il Seveso sono ancora un miraggio e temo lo resteranno per lungo tempo. E intanto l’Italia subisce le condanne dell’Unione Europea e rischia di pagare multe salatissime per l’inquinamento dei nostri corsi d’acqua.

Welcome to Banana Republic!

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Nei giorni scorsi l’Assessore Regionale all’Ambiente Claudia Terzi ha risposto ad una mia interrogazione, in cui chiedevo di predisporre appositi bandi per incentivare i comuni lombardi ad adottare la tariffa puntuale per i rifiuti.

La tariffa puntuale permette ai cittadini di pagare il servizio di igiene urbana in base a quanti rifiuti indifferenziati producono. E’ uno strumento, riconosciuto anche dal Piano Regionale dei Rifiuti, molto efficace per ridurre la produzione dei rifiuti indifferenziati e quindi i costi di smaltimento. Si tratta dunque di un beneficio ambientale, sanitario e anche economico per cittadini.

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10. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Formazione professionale e servizi per l’impiego, manca la valutazione indipendente! · Categorie:Formazione Professionale, Lavoro

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In questo periodo sto studiando le leggi regionali che regolano il servizi per l’impiego e il sistema di istruzione e formazione professionale in Lombardia. Come è noto la nostra regione già da qualche anno ha scelto di abbandonare l’idea che i servizi per l’impiego e per la formazione professionale debbano essere gestiti da enti pubblici a favore di un modello in cui i destinatari di tali servizi possano disporre di una “dote” da spendere a loro scelta in strutture pubbliche (centri per l’impiego, enti di formazione) piuttosto che aziende private (agenzie per il lavoro, ecc).

Il presupposto di tale modello consiste nel fatto che i cittadini possano scegliere in base alla qualità dei servizi offerti e ai riscontri positivi ottenuti sul mercato del lavoro.

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08. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Ciminiera Teem: sindaco di Melzo se ci sei batti un colpo! · Categorie:Qualità dell'aria · Tag:

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Venerdì scorso mi sono recato all’ASL Milano 2 a Cernusco sul Naviglio, insieme a due attivisti del M5S di Melzo per incontrare il Direttore Generale dott. Mobilia e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medica dott. Montanelli per discutere del caso dei fumi della ciminiera della cava di prestito della Teem tra Melzo e Trucazzano, che tanti disagi sta provocando ai cittadini della zona.

Dopo un paio di sollecitazioni all’Arpa, mi ero rivolto proprio all’ASL, da cui anche le amministrazioni comunali attendevano delle risposte sul caso.

Il dott. Montanelli ci ha consegnato la risposta scritta alla lettera di sollecito che avevo inviato qualche settimana fa.

Durante l’incontro abbiamo discusso delle rilevazioni dei fumi al camino certificate da ARPA e delle verifiche effettuate dagli ispettori ASL.

ASL Milano 2 ha confermato che esiste il problema dei cattivi odori percepiti dagli abitanti del luogo; secondo le rilevazioni ARPA si sono superate di 100 volte le soglie olfattive dei fumi emessi dall’impianto (si tratta di un calcolo scientifico come da letteratura, in base alla presenza di ossidi di zolfo e azoto nei fumi).

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04. Giugno 2015 · Commenti disabilitati su Interrogazione Teem e Brebemi: salviamo gli spazi verdi lungo i lati delle nuove autostrade! · Categorie:Consumo di Suolo, Territorio, Trasporti, Tutela del territorio

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Ormai la Teem e la Brebemi sono realtà e la ferita al territorio lombardo è stato inferta; si può comunque cercare di limitare i danni.
Sull’onda dell’approvazione della nostra mozione sull’inedificabilità e la protezione delle spazi aperti ai lati dei lotti già realizzati di Pedemontana, ho presentato un’interrogazione all’Assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte, affinché anche gli spazi aperti lungo i lati di Teem e Brebemi vengano tutelati e protetti dal rischio di colate di cemento per realizzare centri commerciali e quant’altro.
Evitiamo che queste nuove autostrade diventino il pretesto per cementificare il territorio, come è successo per l’A4 Milano-Venezia!