29. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Inceneritori: la Lombardia sta diventando la terra dei fumi, la Regione abbia più coraggio! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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In Regione Lombardia l’anno scorso è stato approvato un piano di decommissioning degli impianti di incenerimento e sull’arrivo dei rifiuti da tutta Italia ex art 35 dello SbloccaItalia si è fatto un ricorso alla Corte Costituzionale, ma poi la Regione – ormai da tempo – ha alzato bandiera bianca.

Nel giro di pochi mesi si è passati dalle dichiarazioni bellicose dell’Assessore al Bilancio Garavaglia (“Noi non accetteremo che arrivino rifiuti da altre regioni. Piuttosto boicottiamo gli impianti.”) ad una rassegnata e passiva accettazione del diktat renziano da parte dell’Assessore all’Ambiente Terzi.

La Lombardia sta diventando la terra dei fumi, l’Assessore non può rimanere così passiva di fronte a questo scempio.

Come ha ammesso la stessa Assessore Terzi, la Regione è l’autorità deputata da norma dello Stato a pianificare in materia di rifiuti. Proprio per questo occorre più coraggio nell’affrontare il problema e vanno utilizzati tutti gli strumenti normativi e autorizzativi a disposizione della Regione per contrastare l’arrivo di rifiuti da ogni parte d’Italia!

 

29. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Polo Logistico? Solo a consumo di suolo agricolo zero! · Categorie:Consumo di Suolo

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Questa mattina ho partecipato alla riunione, con il sottosegretario Ugo Parolo, il consigliere Pietro Foroni e alcuni rappresentanti locali e delle associazioni del territorio lodigiano, nel corso della quale si è chiarita la posizione di Regione Lombardia sul tema  del Polo Logistico nei Comuni di Ospedaletto Lodigiano e Livraga che dovrebbe sorgere su 200 mila metri quadri di terreno agricolo.

La Regione si è detta disponibile ad avviare le trattative per la sottoscrizione di un Accordo di Programma a valenza regionale per dare il via al polo logistico. Le condizioni poste sono: la qualità dell’occupazione prevista, un ritorno economico per le amministrazioni coinvolte e la compensazione del consumo di suolo delle superfici occupate tramite il cambio di destinazione di aree equivalenti di terreni già destinati a edificazione dai Comuni.

Per noi non sono condizioni accettabili. Occorre prima di tutto insistere affinché vengano utilizzate le aree industriali dismesse. In quella zona ce ne sono tante e bisogna offrire condizioni favorevoli alla FM Logistic affinché si orienti su una di queste.

Se invece la multinazionale francese dovesse insistere sull’idea di realizzare la sua struttura nell’area agricola individuata tra Ospedaletto e Livraga, allora le condizioni da porre nell’Accordo di Programma devono prevedere, oltre alle garanzie sulla qualità occupazionale (lavoro qualificato alle dipendenze dirette della società) e i ritorni economici per il territorio, anche una compensazione reale del consumo di suolo agricolo previsto.

Non ha senso chiedere come compensazione il cambio di destinazione di terreni da edificabili ad agricoli nei PGT. Si tratta di aree verdi allo stato di fatto che con ogni probabilità verdi rimarranno comunque: sappiamo tutti che le previsioni espansionistiche contenute nei PGT comunali sono sovrastimate e nei fatti irrealizzabili. Avremmo una compensazione che non compensa nulla. L’accordo regionale deve prevedere tassativamente la bonifica di siti industriali dimessi e la loro restituzione a suolo agricolo, altrimenti è una presa in giro: non si consumano 200 mila metri quadri di suolo agricolo senza restituire ai Comuni interessati altrettanto suolo agricolo.

Solo a queste condizioni per noi l’accordo si può fare.

28. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Amir Raza, l’uomo che sfidò la Nestlé · Categorie:Expo 2015

Chi conosce Amir Raza?
Amir Raza è l’uomo che ha sfidato Nestlé denunciando le pratiche scorrette di marketing del latte artificiale.
Molte grandi multinazionali fanno di tutto per incentivare l’acquisto di latte in polvere, senza preoccuparsi dei rischi per la salute dei bambini.
Ma cosa succede quando qualcuno decide di denunciare questa situazione? Ce lo racconta il film Tigers, che ripercorre la sua storia.
Raza ha ricevuto minacce di ogni tipo, ha dovuto cambiare paese (oggi fa il taxista in Canada).
E ci sono voluti 15 anni per realizzare un film che denuncia le malefatte di una delle più potenti lobby mondiali…
E “non stupisce più allora che, malgrado i successi di critica, Tigers – vale ripeterlo: un magnifico film anche in senso squisitamente cinematografico – sia ancora in attesa, da noi per certo, probabilmente pure altrove, di un distributore. Perché il cinema, per esser fatto ma anche fatto vedere, ha bisogno di coraggio.”
Ricordo che Nestlè è uno degli sponsor di Expo, quell’Expo che deve nutrire il pianeta…
Sarebbe bello riuscire a proiettare Tigers a Milano durante Expo… stay tuned!

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Accolgo con grande soddisfazione la notizia del passaggio in Senato dell’emendamento sulla neutralizzazione fiscale per il parco di Monza, in questo modo la Regione Lombardia puo’ finalmente entrare nel comparto parco/autodromo, mettendo gli annunciati 20 milioni di euro, e salvare cosi’ il futuro del gran premio di Formula 1“. Lo ha dichiarato l’assessore alla Casa, all’Housing Sociale e a Expo, Fabrizio Sala.

Sala però l’ha messa giù un po’ troppo facile

Il MoVimento 5 Stelle rimane contrario all’investimento pubblico di 20 milioni di euro da parte della Regione perché, come abbiamo sottolineato più volte, non esistono dati certi sull’indotto del Gran Premio che possano giustificare quell’esborso. I numeri di cui si parla sempre arrivano dagli studi della Camera di Commercio di Monza, ma sono solo stime, approssimative per loro stessa natura; nessuno cita mai dati reali a consuntivo.

Oltretutto, i 20 milioni della Regione servono, secondo Maroni, per riqualificare il complesso autodromo, villa e parco, ma la sola riqualificazione dell’autodromo, secondo gli studi noti, richiede 70 milioni di euro di cui 34 per le sole opere urgenti. E’ quindi evidente che questi 20 milioni di soldi pubblici non sono sufficienti.

E non contiamo naturalmente l’esborso dei 20 milioni di dollari che la SIAS deve fare a Bernie Ecclestone per ottenere il rinnovo del contratto della Formula 1 dopo il 2016.

Siamo quindi ben lontani dal considerare risolto il tema della riqualificazione dell’autodromo e del rinnovo del Gran Premio di Monza; questo esborso di denaro pubblico della Regione rischia di essere del tutto inutile. Li si destini piuttosto alla manutenzione straordinaria del Parco e al recupero dell’edificio ex Borsa e dell’ala nord della Villa, che versano in condizioni disastrose!

22. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su La rivoluzione verde in Lombardia può attendere… · Categorie:Ambiente, Energia

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Questa mattina sono intervenuto al Convegno Habitami, campagna pubblica di riqualificazione energetica dei condomini a Milano, alla Triennale.

Ho parlato di come Regione Lombardia abbia redatto un ottimo piano energetico regionale, davvero molto dettagliato e approfondito nell’analisi della situazione energetica della nostra Regione. Dal piano si evince tra l’altro che ben il 45% del fabbisogno energetico nella nostra regione è assorbito dagli edifici (residenziale e terziario), mentre il trasporto ne assorbe il 25%, l’industria il 28% e l’agricoltura il 2%. E di tutta l’energia consuma negli edifici, ben il 68% serve per il riscaldamento/raffrescamento degli ambienti.

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21. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Proposta di legge M5S sul Car Pooling: è il momento di cambiare marcia! · Categorie:Trasporti · Tag:

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In Italia, è un dato di fatto, per spostarsi si usa principalmente l’automobile, infatti il tasso di motorizzazione e di pluri-motorizzazione delle famiglie italiane è tra i più alti d’Europa. Ma la crisi finanziaria ha in parte incrinato questa tendenza e i proprietari di auto sono diventati sempre più sensibili all’aumento dei prezzi del carburante, dei costi di parcheggio e alle imposizioni locali come pedaggi e tasse sul traffico.

In questo contesto è compito delle istituzioni, non solo attrezzare le città di sistemi di car e bike-sharing, ma anche promuovere concretamente buone pratiche e forme di mobilità che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini, come quelle basate sulla condivisione di un’auto privata da parte di un gruppo di persone che si muovono per lavoro, studio o altre attività lungo lo stesso percorso: il car pooling.

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21. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Attenzione ai falsi miti delle mafie al Nord! · Categorie:Antimafia

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Oggi la Commissione regionale Antimafia ha incontrato il professor Nando Dalla Chiesa, che ha illustrato il Secondo Rapporto Trimestrale sulle Aree Settentrionali per la Presidenza della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno mafioso, a cura dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano.

Questo secondo rapporto ha studiato le attività formalmente legali svolte dalle organizzazioni mafiose al Nord. Dalla Chiesa si è concentrato su tre aspetti molto interessanti.

Il primo, le attività lavorative dei mafiosi nelle nostre regioni. Nell’immaginario collettivo la mafia al Nord è rappresentata dai colletti bianchi, uomini di borsa e della finanza, architetti, tributaristi ecc… Invece gli studi empirici dimostrano che il mafioso al nord svolge attività di livello basso o medio basso, come il muratore, il falegname, il fruttivendolo, il serramentista, il pensionato ecc. Hanno titoli di studio bassi e spesso una moglie che fa le pulizie presso enti o aziende. Queste persone si avvalgono di professionisti, i quali mettono a disposizione del capo mafioso le loro competenze professionali.

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17. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Riforma Sanità: dopo 4 giorni di opposizione aperto un tavolo con Maroni! · Categorie:Sanità

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Dura opposizione in aula del Movimento 5 Stelle sulla Riforma della Sanità. Grazie a oltre 15 mila ordini del giorno e circa 150 emendamenti la seduta del consiglio si è protratta anche in notturna per quattro giorni. Una dura resistenza per fermare una riforma, scritta in pieno stile formigoniano,  che ha costretto Maroni, per evitare almeno 100 sedute di consiglio prima di arrivare al voto finale sul testo di legge, ad aprire un tavolo con le minoranze.

Al tavolo il M5S (insieme ai gruppi di minoranza) ha presentato le sue priorità sulla riforma che riguardano in particolare la stabilizzazione dei precari, i controlli per evitare gli scandali e lo stop alla svendita del patrimonio pubblico:

TICKET: introdurre il principio della progressività del superticket e l’esenzione totale per redditi annui al di sotto dei 32 mila euro

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Fin ad oggi la politica locale aveva raccontato favole su Pedemontana. Mi fa piacere che i sindaci e il presidente della Provincia comincino a fare i conti con la realtà, dicendo quello che noi del M5S raccontiamo ai cittadini da anni: mancano miliardi di euro per concludere il progetto e le stime di traffico previste nel progetto originale sono del tutto sballate. E finalmente anche la Regione Lombardia, tramite l’assessore regionale Sorte, sta dando qualche segnale di abbandono della ridicola difesa ad oltranza di Pedemontana.

Ora i sindaci e la provincia propongono un piano B, che prevede alcune modifiche tra cui lo stralcio dell’ultimo tratto (quello bergamasco), l’eliminazione della terza corsia del tratto B2 e il mantenimento dello svincolo esistente a Desio al posto di quello faraonico previsto dal progetto originale. Con questi adeguamenti si risparmierebbero 1 miliardo e 300 milioni.

Peccato che anche questo piano B sia del tutto insostenibile dal punto di vista finanziario, si passerebbe da un buco di 3 miliardi ad uno di 1 miliardo e 700 milioni… non proprio bruscolini!

Ed è anche sbagliato perché, ancora una volta, insiste sulla mobilità stradale e sul consumo di suolo e non sul trasposto pubblico e sull’efficientamento della rete stradale esistente. Lo capirebbe anche un bambino che le previsioni di traffico (-42% rispetto ai piani originari) e la mancanza di fondi impongono l’abbandono totale del progetto e non la proposta miope di una “Pedemontana in tono minore”.

Questo accanimento terapeutico su Pedemontana è miope e senza senso.

14. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Sanità: barricate M5S in aula contro la “riforma truffa” di Maroni-Formigoni! · Categorie:Sanità

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La riforma della sanità di Maroni, in discussione da oggi in Consiglio Regionale, non smantella il sistema formigoniano ma accelera la privatizzazione messa in atto da Roberto Formigoni. Chiediamo a Maroni, in difficoltà nel soddisfare le richieste cielline e dei privati, di rispedire il testo di legge in Commissione. Sulla sanità i lombardi chiedono un cambio di passo e il superamento di un sistema che ha generato fin qui scandali e la sottrazione di risorse pubbliche a favore di aziende private. Questa legge invece mantiene in vita il poltronificio sanitario lombardo e il clientelismo dei partiti e introduce inutili e meccanismi di controllo.

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07. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Ossigenoterapia in Brianza: tra denunce, disservizi e gare d’appalto, una proposta concreta per tutelare la salute dei pazienti! · Categorie:Sanità · Tag: , ,

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Non c’è pace intorno alla fornitura di ossigenoterapia che l’Asl di Monza e Brianza eroga a più di 1400 pazienti.

In passato avevamo denunciato sia i disservizi che l’azienda aggiudicataria della fornitura (la Criosalento) aveva provocato ai pazienti, sia le presunte irregolarità nell’aggiudicazione della gara stessa.

E’ dei giorni scorsi la notizia che la Direzione Generale dell’Asl ha depositato in Procura un esposto per raccontare le vicende legate all’assegnazione di questo servizio tramite gara d’appalto.

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03. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Basta demagogia sul Gp di Monza: i 20 milioni di Maroni non salverebbero il Gran Premio. · Categorie:Autodromo, Monza · Tag:

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I 20 milioni che la Regione Lombardia mette sul piatto nella partita per trattenere il GP a Monza (condizionati alla possibilità di entrare esentasse nella proprietà del Parco)  non sarebbero affatto risolutivi del problema. Contrariamente a quanto si pensa, quei soldi servirebbero solo per riqualificare l’autodromo (qualche briciola dovrebbe auspicabilmente servire anche per il Parco) ma non certo per accontentare le esose richieste di Bernie Ecclestone.

I soldi per il rinnovo del contratto con il patron della F1 non ci sono né ora, né con l’eventuale intervento di Regione Lombardia. Piaccia o no, questo è lo stato delle cose.

Per questo l’iniziativa ‘Scendi in pista con la Lombardia. Firma anche tu per il Gp di Monza’ è solo l’ultima trovata propagandistica di Maroni.

Prima si rendano noti, se esistono,  dati certi sull’indotto economico del GP a Monza e nella nostra regione (al di là delle solite stime approssimative della Camera di Commercio di Monza), poi si dica chiaramente come la Sias intende reperire i 20 milioni che servono per il rinnovo del contratto e solo dopo si valuti se investire denaro pubblico nella riqualificazione dell’autodromo.

Altrimenti si tratta dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico, di cui faremmo volentieri a meno!

02. Luglio 2015 · Commenti disabilitati su Metropolitana a Monza? La voglio! · Categorie:Monza, Trasporti · Tag:

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Sabato scorso sono stato invitato ad un incontro del Comitato San Fruttuoso di Monza. Presenti vari rappresentanti istituzionali che hanno sottoscritto nei mesi scorsi il loro appello perché la linea 5 del metrò arrivi fino a Monza.

In sintesi, il comitato ha ribadito che già dal 1999 esiste un accordo programma tra gli enti coinvolti che si chiama “Monza Metropolitana“. E’ il primo vero atto amministrativo concreto, presente anche nei documenti recenti dello Governo. Oggi però quel progetto è stato radicalmente stravolto e il Comune di Milano ha imposto che la linea 5 non si sviluppasse a nord in direzione Monza bensì a sud verso San Siro e ora insiste per un ulteriore sviluppo verso Figino e Settimo Milanese.

Ritengono quindi assurdo che un documento che si chiama Monza Metropolitana porti la metrò da tutt’altra parte. Esistono 2 studi di fattibilità, redatti rispettivamente negli anni 2005 e 2012 e tenuti nei cassetti del comune di Monza, che definiscono le caratteristiche del progetto. Servono sostanzialmente 800 milioni per far arrivare la metropolitana fino alla Villa Reale e servire quindi tutta la città.

Occorre che Milano capisca che i terminal metrò devono essere fatti fuori dai confini della città, altrimenti si sconvolgono le periferie. Secondo studi seri, Milano non ha più bisogno di metropolitane all’interno bensì fuori da suoi confini. Il Comitato ha bocciato l’idea che al posto del metrò si possa potenziare la linea ferroviaria, in quanto la linea Milano-Chiasso è destinata al trasporto merci internazionale. Non è quindi possibile un ulteriore sviluppo delle linee S. E a breve, quando la Svizzera aprirà il Gottardo, tutti se ne renderanno conto.

Hanno infine sottolineato come il metrò fino alla Villa Reale porti occasione di sviluppo e crescita economica per tutta la Brianza, soprattutto per il turismo e il commercio, in quanto secondo alcuni studi che hanno fatto, Monza è considerata dai milanesi e dagli stranieri molto bella ma difficile da raggiungere. Il comitato da settembre partirà con iniziative che coinvolgeranno i cittadini (flash mob “anche clamorosi“).

L’obiettivo ora è quello di fare squadra tra tutti gli enti coinvolti (Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Cinisello, Provincia di Monza, Città Metropolitana) affinché la Regione indichi quest’opera come prioritaria e – soprattutto – il governo la finanzi! Il nodo vero pare l’esborso di circa 200 milioni da parte dello stato centrale.

Avevo già sottoscritto il loro appello in passato e oggi ribadisco la mia posizione favorevole alla metropolitana a Monza. Non siamo affatto contrari all’idea di realizzare le infrastrutture, ovviamente dipende dall’utilità che esse hanno e dall’impatto sul territorio e sull’ambiente.

E non possiamo arrenderci all’idea che nel nostro Paese queste opere siano quasi sempre associate a corruzione, tangenti e malavita. La mobilità sostenibile è una delle 5 stelle del nostro simbolo e Monza è una delle città più inquinate e congestionate d’Italia e d’Europa. Se non la facciamo qui, dove?