07. Gennaio 2021 · Commenti disabilitati su Basta teleriscaldamento a monnezza! Con il Superbonus tagli le bollette e l’inquinamento, per sempre. · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Energia, M5S · Tag: , , ,

La gestione dell’inceneritore di Desio non finisce mai di stupirmi. In negativo, s’intende.

Nei giorni scorsi la società pubblica BEA SpA, proprietaria dell’impianto, ha annunciato l’ennesimo ampliamento del teleriscaldamento a monnezza.
I 10 milioni di euro finanziati dal Gruppo Montepaschi saranno utilizzati, tra l’altro, per posare 16 chilometri di grossi tubi interrati che porteranno acqua calda a Muggiò, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo con l’obiettivo di servire 40 utenze pubbliche e 260 condomini privati.

Un impianto che – forse – poteva avere senso nel secolo scorso, ma oggi è anacronistico e ancor più lo sarà nei prossimi decenni perché il mondo sta accelerando nella direzione opposta: in tutti i settori si moltiplicano di anno in anno gli investimenti per le energie rinnovabili, la riduzione dei consumi e l’elettrificazione. Ancora »

05. Marzo 2020 · Commenti disabilitati su AEB-A2A, l’accordo è regolare? Interrogazione al Ministro Patuanelli · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Energia · Tag: , , , ,
Dopo mesi di battaglia del MoVimento 5 stelle a livello locale sul processo di aggregazione tra AEB e A2A, a fronte delle gravi criticità sollevate in particolare dal consigliere regionale Marco Fumagalli, ho portato la questione a Roma: ho depositato un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli con la quale ho chiesto di verificare, tramite l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’eventuale esistenza di comportamenti non coerenti con la normativa vigente.
19. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Materie prime italiane in cambio di rifiuti svizzeri: interrogazione al Ministro dell’ambiente · Categorie:Ambiente, Ambiente - Rifiuti, Tutela del territorio · Tag: , , , , , , ,

Estrarre materie prime dal sottosuolo è sempre un danno al territorio, anche quando si tratta di semplice sabbia e ghiaia.

La ferita inferta al paesaggio è il segno più evidente: le cave consumano colline e montagne e scavano voragini nelle pianure.

Ma il prezzo più alto è rappresentato dal danno ambientale. Con la distruzione del suolo si cancellano enormi aree naturali e agricole e si mette a rischio una delle risorse più preziose che abbiamo: l’acqua! Ancora »

11. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Comunicato Stampa. Corbetta (M5S): Offerta Bea per acquisto Gelsia Ambiente? Abbraccio mortale da evitare · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag: , , , , ,

“Nella gestione dei rifiuti dovrebbe valere una regola aurea: il soggetto che fa la raccolta differenziata deve rimanere distinto e distante dal soggetto che si occupa dello smaltimento.” Così interviene il senatore Gianmarco Corbetta in merito alle notizie di stampa sulla manifestazione di interesse di Brianza Energia Ambiente nei confronti di Gelsia Ambiente. Ancora »

10. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Inceneritore di Desio: nato per servire il territorio, ora è un business! · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag: , , ,

L’inceneritore di Desio, nella mia Brianza, è pubblico: appartiene a Brianza Energia Ambiente SpA, una società pubblica di cui sono soci storici 11 Comuni, oltre la Provincia di Monza e Brianza. Era nato oltre 40 anni fa per servire il territorio e svolgere un servizio utile alla comunità. Oggi invece? È quasi tutto business a discapito del territorio e dei cittadini che lo abitano. Vediamo perché. Ancora »

20. Novembre 2019 · Commenti disabilitati su Limbiate, teleriscaldamento a monnezza: assurdo incatenarsi all’inceneritore per i prossimi 20 anni! · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag: , , , , , , , , ,

Folle la scelta di bruciare rifiuti per riscaldare gli edifici. Se l’obiettivo è davvero abbattere costi e inquinamento, la scelta sostenibile e lungimirante è un’altra: riqualificazione energetica degli edifici e uso delle fonti rinnovabili.

 

Il teleriscaldamento a monnezza ha un effetto incredibile sui sindaci brianzoli: scatena un desiderio viscerale e irresistibile, sembra che prima o poi tutti vogliano averlo.

L’ultimo colpito dalla smania, in ordine di tempo, è il sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, deciso ad approvare il progetto – in fretta e furia – nel prossimo consiglio comunale. Ancora »

14. Ottobre 2019 · Commenti disabilitati su L’inceneritore di Desio fa male? Lo studio Ats non ce lo può dire! · Categorie:Ambiente - Rifiuti, M5S, Sanità · Tag: , , , ,

Lo studio epidemiologico che Ats Brianza ha presentato lo scorso 12 ottobre a Desio non è adatto a dare risposte a chi, come noi, chiede da anni quali siano gli effetti sanitari dell’inceneritore di Desio.

Appena avremo la possibilità di esaminare il lavoro elaborato da Ats faremo le nostre valutazioni e controdeduzioni, ma è evidente che questo studio non è quello che è stato chiesto e non affronta la questione inceneritore.

Infatti Ats Brianza ha condotto un’indagine di tipo generale sullo stato di salute della popolazione in tutto il territorio di sua competenza, che si estende da Monza fino a Colico, mentre il consiglio comunale, su pressione del Movimento 5 Stelle, nel 2010 e nel 2015 aveva chiesto qualcosa di diverso e molto più preciso: uno studio specifico e mirato per indagare gli effetti sanitari dell’inceneritore di Desio sulla popolazione residente nei dintorni. Nel 2017 lo studio era stato affidato dal Comune al professor Paolo Crosignani ma non era partito proprio a causa dell’opposizione di Ats.

Non si capisce perché Ats, che in passato aveva collaborato alla realizzazione di studi mirati, nel caso di Desio si sia messa di traverso. Forse perché altrove erano emersi risultati preoccupanti? I vertici di Ats, che sono nominati dalla Giunta regionale della Lombardia, hanno fatto una scelta politica: negare ai cittadini la verità sull’inceneritore!

25. Luglio 2019 · Commenti disabilitati su Inceneritore Desio: quanta diossina nei terreni agricoli? · Categorie:Agricoltura, Ambiente - Rifiuti · Tag: , , ,

Il vecchio inceneritore di Desio è in funzione da una vita. Precisamente dal 1976. Sono ben 43 anni che ogni giorno questo inceneritore emette diossina. Fino a prova contraria, la emette “a norma di legge”, cioè rispettando i limiti previsti dalla legge, ma non è questo il punto.

Negli anni, grazie ai progressi dell’ingegneria e delle conoscenze mediche, le leggi sono cambiate e i limiti si sono abbassati. Oggi i limiti di legge di 20, 30 o 40 anni fa sono considerati elevatissimi, pericolosi e inaccettabili. Ma intanto, in quegli anni, gli inceneritori hanno prodotto un sacco di diossina… “a norma di legge”.

Ora, voi direte, qual è il problema? Ancora »

08. Aprile 2019 · Commenti disabilitati su Inceneritore Desio, cresce il business del teleriscaldamento a monnezza · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Senato · Tag: , , , , , , , , , , , ,

Economia circolare, energia pulita, fonti rinnovabili, transizione a zero emissioni di CO2.

Belle parole che fanno pensare a innovazione, ecologia, sostenibilità.

E invece no: dietro la patina verde dei proclami, sbandierati senza un minimo di vergogna, c’è il solito vecchio business, l’ennesimo ampliamento del teleriscaldamento a monnezza che BEA, la società proprietaria dell’inceneritore di Desio, questa volta vuole portare addirittura a Cinisello Balsamo! Piano piano arriveranno fino a Pizzo Calabro…

L’ho detto mille volte: non c’è niente di rinnovabile, di pulito e di ecologico nel bruciare i rifiuti. Associare il teleriscaldamento a monnezza all’economia circolare, poi, è una vergognosa falsificazione della realtà: l’incenerimento è la negazione dell’economia circolare perché spreca risorse e produce inquinamento.

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19. Novembre 2018 · Commenti disabilitati su Fontana segua il “Modello Treviso” e chiuda gli inceneritori come votato in consiglio · Categorie:Ambiente - Rifiuti, M5S · Tag: , , , , , , , , , ,
Il “Modello Treviso” è la via per l’Italia intera e dice tanti SÌ: a raccolta porta a porta, impianti di trattamento meccanico, recupero materia e compostaggio.
 

Fontana segua la volontà unanime del consiglio regionale di chiudere progressivamente gli inceneritori lombardi nella zona più inquinata d’Italia dove si muore per questo; Salvini sa bene che il modello da seguire in tutta Italia, Campania inclusa, è quello veneto di Treviso e di Zaia. Un modello che tutela ambiente, salute e crea più posti di lavoro. Ancora »

10. Maggio 2018 · Commenti disabilitati su Rifiuti Zero: un traguardo possibile? · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Incontri con i cittadini, Incontri pubblici, M5S · Tag: , , , ,

E’ possibile che un Comune riesca a riciclare il 90 – 95% dei rifiuti urbani senza discariche e inceneritori? Come si può raggiungere questo traguardo? Ne ho parlato recentemente a Sedriano nell’ambito di un evento sul tema “Rifiuti Zero”, ecco il video del mio intervento.

 

 

08. Maggio 2018 · Commenti disabilitati su Inceneritore Desio: l’AGCM dà ragione al M5S, gli affidamenti dei comuni sono illegittimi! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

Si comunica che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha esaminato la vostra segnalazione ed ha rilevato l’illegittimità dell’affidamento alla società Bea Gestioni SpA della gestione del servizio di igiene urbana in alcuni Comuni della Lombardia” con queste parole si apre la missiva che mi ha inviato l’AGCM; un paio di mesi fa, insieme agli altri portavoce brianzoli del M5S, avevo inviato un esposto sull’affidamento dei comuni di Desio, Cesano Maderno, Limbiate, Meda, Muggiò, Nova Milanese, Solaro e Varedo

Dopo il pronunciamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 2016 – anche in quel caso a seguito di un mio esposto – in merito alle irregolarità della gara per la fornitura della nuova turbina dell’inceneritore, ora tocca all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato intervenire contro molti dei comuni soci di Bea per i loro affidamenti illegittimi.

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22. Marzo 2018 · Commenti disabilitati su Excusatio non petita, accusatio manifesta · Categorie:Ambiente - Rifiuti

Lo studio del Politecnico non è solo clamorosamente di parte (in quanto finanziato da Bea) ma è anche totalmente inutile a quello che sembra essere l’obiettivo principale per cui è stato commissionato: smontare la validità della mappa delle ricadute dei fumi elaborata dalla società Servizi Territorio alcuni mesi fa su input del Comune di Desio.
E’ inutile semplicemente perché la mappa di Servizi Territorio non serviva a capire “quanto” inquinasse l’inceneritore ma piuttosto “dove”.
Quella mappa delle ricadute forniva solo informazioni propedeutiche allo studio epidemiologico “caso-controllo” proposto nel 2016 dal professor Crosignani, che avrebbe dovuto dimostrare se e quanto le emissioni dell’inceneritore abbiano causato danni alla salute dei cittadini. Purtroppo quello studio non si farà mai dato che l’ATS Brianza ha inspiegabilmente deciso di negare la propria collaborazione al professor Crosignani, rendendo di fatto impossibile la realizzazione dello studio.
Confrontare mele con pere, cioè lo studio del Politecnico con uno strumento (la mappa di ricaduta di Servizi Territorio) propedeutico a uno studio epidemiologico non serve a nulla. Sarebbe interessante sapere quanto è costato questo studio ai cittadini e chi ha avuto la brillante idea di commissionarlo.
Senza considerare poi che già ad una prima lettura di questo studio del Politecnico balza all’occhio il fatto che non abbiano preso in considerazioni le polveri più sottili del PM10… cioè proprio quelle più pericolose per la salute dei cittadini. Dire che “si è assunto che l’emissione di polveri sia interamente costituita da PM10” ci pare un po’ troppo comodo!
Insomma, l’unico modo per sapere se l’inceneritore abbia fatto male ai cittadini è quello di fare lo studio epidemiologico che il M5S chiede ormai da 10 anni e che ancora non si è riusciti ad ottenere.
Tutto il resto serve solo a gettare fumo negli occhi, come se di fumo l’inceneritore non ne producesse già abbastanza.

25. Febbraio 2018 · Commenti disabilitati su #RALLYBRIANZA: CON LA TV SVIZZERA ALLA CAVA DELLA ‘NDRANGHETA A DESIO · Categorie:Ambiente, Ambiente - Rifiuti, Antimafia

Venerdì mattina il #Rallybrianza è arrivato a Desio per una visita con la televisione svizzera alla cava Molinara, la discarica della ‘ndrangheta scoperta dalla polizia provinciale nel 2008.

La discarica occupa una superficie di 30 mila metri quadrati e contiene anche rifiuti pericolosi contaminati da idrocarburi, piombo e cromo. Secondo le stime sarebbero 180 mila le tonnellate complessive di rifiuti scaricati dalla ‘ndrangheta fino a 10 metri di profondità nella cava che da 10 anni, ormai, attende di essere bonificata.

Nel 2014 abbiamo presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno affinché si cominciasse a effettuare la caratterizzazione del sito, necessaria per la successiva bonifica, ma di fatto non è successo niente. Il sindaco di Desio, nonostante la richiesta della Regione, non ha voluto emettere un’ordinanza per certificare la situazione di emergenza e ottenere lo sblocco dei fondi regionali.

Insomma dopo 10 anni non solo non è stata fatta alcuna bonifica né messa in sicurezza del sito, ma non abbiamo nemmeno un quadro preciso di cosa sia stato sepolto nella discarica e delle conseguenze ambientali di questo vergognoso immobilismo.

22. Febbraio 2018 · Commenti disabilitati su Esposto Corte dei Conti, ANAC, AGCM su affidamenti servizi dei Comuni a Bea Gestioni · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Legalità, M5S · Tag: , , , , , , , , , , ,

Il mio ultimo atto da consigliere regionale non poteva che riguardare l’inceneritore di Desio. Dopo aver raccolto una quantità di documenti inerenti i servizi svolti da BEA Gestioni per conto dei Comuni soci, abbiamo svolto un lungo lavoro di studio e analisi che ha evidenziato affidamenti illegittimi oltre al rischio di danno erariale. Per questo abbiamo ritenuto necessario presentare un esposto alle autorità competenti.

 

Comunicato Stampa M5S Lombardia

I comuni di Desio, Cesano Maderno, Limbiate, Meda, Muggiò, Nova Milanese, Solaro e Varedo hanno affidato in modo illegittimo il servizio di gestione rifiuti a BEA Gestioni SpA, la società mista che gestisce l’inceneritore di Desio, creando un danno erariale alle casse pubbliche. E’ questa l’ipotesi alla base dell’esposto che il MoVimento 5 Stelle sta per depositare presso la Corte dei Conti, l’Autorità Nazionale Anticorruzione e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Ancora »

04. Gennaio 2018 · Commenti disabilitati su Rifiuti ospedalieri fuori controllo: la regione non fa nulla e i cittadini pagano! · Categorie:Ambiente - Rifiuti, Sanità

E’ un anno e mezzo che sto cercando invano di ottenere risposte circa la gestione dei rifiuti ospedalieri nelle strutture sanitarie pubbliche in regione Lombardia: tutto era nato da una segnalazione ricevuta da un cittadino riguardante l’uso improprio dei contenitori per i rifiuti a rischio infettivo all’interno di una importante struttura pubblica. Il sospetto era che i contenitori per i rifiuti sanitari venissero utilizzati anche per i normali rifiuti urbani causando un inutile aumento dei costi di smaltimento a carico della collettività.

Nello scorso mese di luglio ho ricevuto dall’Assessore all’Ambiente Claudia Terzi alcune risposte alla mia interrogazione, ma le rimanenti, quelle più importanti, di competenza dell’Assessore alla Sanità Giulio Gallera, non sono mai arrivate.

In una nota inviata alla commissione la direzione Welfare ha scritto che “la DG Welfare non è in possesso delle informazioni necessarie per dare seguito a quanto richiesto” il che lascia intuire che Regione non abbia fatto nulla di quanto chiedevo conto. A novembre ho scritto al presidente del consiglio regionale affinché difendesse il mio diritto, in qualità di consigliere, di ottenere risposte dalla giunta, ma Cattaneo non ha fatto sapere nulla. Su sollecito del presidente della Commissione Ambiente, l’Assessore Gallera ha scritto che non intende rispondere alle domande rimaste inevase!

Non volere rispondere è già di per sé una risposta: mi pare quindi evidente che la Regione non abbia predisposto il sistema di monitoraggio dei rifiuti sanitari prodotti previsto dalla normativa nazionale dal 2003, né che imponga alle strutture sanitarie degli obiettivi minimi di recupero dei rifiuti prodotti; resta inoltre ignota la percentuale di raccolta differenziata negli ospedali lombardi così come, dobbiamo concludere, non esistono controlli in merito al corretto conferimento dei rifiuti nei contenitori monouso per i rifiuti pericolosi a rischio infettivo.

Insomma, la Regione non fa nulla per tenere sotto controllo la corretta gestione dei rifiuti ospedalieri! Al di là dei proclami e delle vane promesse, la realtà dei fatti dimostra ancora una volta l’incapacità della giunta Maroni di impiegare efficacemente i soldi pubblici! Secondo le nostre stime ballano 20 milioni di euro intorno alla partita dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo!

E’ giunto il momento di mandare tutti a casa e fare un salto di qualità affidando il governo della Lombardia al MoVimento 5 Stelle, l’unica forza politica che difende gli interessi dei cittadini!

BREAKING NEWS! – UFFICIALE: FALLITA LA FUSIONE BEA-CEM! BATTAGLIA DURATA TRE ANNI, GRANDE VITTORIA DEL MOVIMENTO!Era il 21 ottobre del 2014 quando sul mio blog davo in anteprima la notizia del malsano progetto del Partito Democratico di fondere le due società pubbliche Bea (forno inceneritore Desio) e Cem (raccolta differenziata nel Vimercatese e in parte del Milanese).Nel corso di questi tre anni abbiamo spiegato molte volte i motivi della nostra ferma opposizione al progetto: si trattava di un'operazione orchestrata a tavolino dal PD della Brianza per salvare il vecchio forno inceneritore di Desio, garantendogli un flusso continuativo di rifiuti da bruciare proveniente dai comuni della Brianza est e della Martesana, bloccando di fatto le politiche virtuose nella gestione dei rifiuti di Cem.Lo capirebbe anche un bambino di 5° elementare che o ti fondi con un forno inceneritore in fase di revamping e ti assumi l'obbligo di alimentarlo per decenni oppure percorri la strada virtuosa della raccolta differenziata spinta, della tariffa puntuale e della riduzione dei costi nella gestione dei rifiuti. Le due cose insieme non le puoi fare!Ecco, per farlo capire alle amministrazioni comunali piddine socie di Cem, ci sono voluti 3 lunghi anni, fatti di battaglie nei consigli comunali, appelli pubblici a mezzo stampa, lettere inviate ai sindaci e, non ultimo, un enorme e preziosissimo lavoro diplomatico del nostro sindaco di Vimercate, Francesco Sartini, all'interno dell'Assemblea dei Soci di Cem!Francesco in tutto questo tempo non ha mai mollato la presa, usando tutti gli strumenti a sua disposizione per convincere i colleghi sindaci dell'assurdità di questo progetto, che nulla di buono avrebbe portato ai cittadini che amministrano. E, chi la dura la vince, alla fine ci è riuscito! Oggi è con enorme soddisfazione che annunciamo che ieri sera l'Assemblea dei Soci di Cem ha deciso ufficialmente di abbandonare il progetto di fusione Bea-Cem!E' davvero una grandissima vittoria del MoVimento 5 Stelle che grazie alla sua caparbietà e con la sola forza delle sue idee, è riuscito a sventare uno sciagurato progetto piddino che ormai sembrava cosa fatta!Ma non si può battere chi non si arrende mai e noi non ci siamo mai arresi!

Posted by MoVimento 5 Stelle Lombardia on Friday, December 15, 2017

BATTAGLIA DURATA TRE ANNI, GRANDE VITTORIA DEL MOVIMENTO!

Era il 21 ottobre del 2014 quando sul mio blog davo in anteprima la notizia del malsano progetto del Partito Democratico di fondere le due società pubbliche Bea (forno inceneritore Desio) e Cem (raccolta differenziata nel Vimercatese e in parte del Milanese).

Nel corso di questi tre anni abbiamo spiegato molte volte i motivi della nostra ferma opposizione al progetto: si trattava di un’operazione orchestrata a tavolino dal PD della Brianza per salvare il vecchio forno inceneritore di Desio, garantendogli un flusso continuativo di rifiuti da bruciare proveniente dai comuni della Brianza est e della Martesana, bloccando di fatto le politiche virtuose nella gestione dei rifiuti di Cem.

Lo capirebbe anche un bambino di 5° elementare che o ti fondi con un forno inceneritore in fase di revamping e ti assumi l’obbligo di alimentarlo per decenni oppure percorri la strada virtuosa della raccolta differenziata spinta, della tariffa puntuale e della riduzione dei costi nella gestione dei rifiuti. Le due cose insieme non le puoi fare!

Ecco, per farlo capire alle amministrazioni comunali piddine socie di Cem, ci sono voluti 3 lunghi anni, fatti di battaglie nei consigli comunali, appelli pubblici a mezzo stampa, lettere inviate ai sindaci e, non ultimo, un enorme e preziosissimo lavoro diplomatico del nostro sindaco di Vimercate, Francesco Sartini, all’interno dell’Assemblea dei Soci di Cem!

Francesco in tutto questo tempo non ha mai mollato la presa, usando tutti gli strumenti a sua disposizione per convincere i colleghi sindaci dell’assurdità di questo progetto, che nulla di buono avrebbe portato ai cittadini che amministrano. E, chi la dura la vince, alla fine ci è riuscito! Oggi è con enorme soddisfazione che annunciamo che ieri sera l’Assemblea dei Soci di Cem ha deciso ufficialmente di abbandonare il progetto di fusione Bea-Cem!

E’ davvero una grandissima vittoria del MoVimento 5 Stelle che grazie alla sua caparbietà e con la sola forza delle sue idee, è riuscito a sventare uno sciagurato progetto piddino che ormai sembrava cosa fatta!

Ma non si può battere chi non si arrende mai e noi non ci siamo mai arresi!

Ora che lo abbiamo liberato dall’abbraccio mortale dell’inceneritore, non ci sono più ostacoli per Cem verso rifiuti zero!

11. Dicembre 2017 · Commenti disabilitati su Inceneritore Desio: ATS Brianza dice NO allo studio epidemiologico, necessario intervento del Sindaco per sbloccare la situazione · Categorie:Ambiente - Rifiuti, M5S · Tag: , , , , , , , , ,

 

L’ATS della Brianza non vuole lo studio epidemiologico che serve a verificare se i cittadini di Desio, Bovisio Masciago, Varedo e Cesano Maderno abbiano subito danni alla salute a causa delle emissioni dell’inceneritore. Ancora »

Nel 2014 con il decreto “Sblocca Italia” il Governo Renzi autorizzò gli inceneritori a smaltire i rifiuti urbani indifferenziati provenienti da tutta Italia. Il M5S si oppose duramente a questa scelta perché ritenevamo che non avrebbe risolto alcun problema ma al contrario avrebbe causato danni in tutta Italia.

Oggi possiamo dire che le conseguenze negative dello sciagurato articolo 35 sono anche peggiori del previsto. Ancora »