In questo periodo sto studiando le leggi regionali che regolano il servizi per l’impiego e il sistema di istruzione e formazione professionale in Lombardia. Come è noto la nostra regione già da qualche anno ha scelto di abbandonare l’idea che i servizi per l’impiego e per la formazione professionale debbano essere gestiti da enti pubblici a favore di un modello in cui i destinatari di tali servizi possano disporre di una “dote” da spendere a loro scelta in strutture pubbliche (centri per l’impiego, enti di formazione) piuttosto che aziende private (agenzie per il lavoro, ecc).
Il presupposto di tale modello consiste nel fatto che i cittadini possano scegliere in base alla qualità dei servizi offerti e ai riscontri positivi ottenuti sul mercato del lavoro.