Fontana, basta con le supercazzole! L’algoritmo nazionale funziona, il Ministero non c’entra niente, nessuno calunnia la Lombardia: le uniche balle sono le vostre per nascondere l’ennesimo incredibile errore compiuto dalla Regione!
Il primo allarme sui dati era partito proprio dall’Istituto Superiore di Sanità il 7 gennaio con una mail indirizzata al dipartimento Welfare di Regione Lombardia: secondo l’ISS qualcosa nei numeri della Lombardia non stava funzionando. Qualcuno a Milano avrà letto quella e-mail?
Il 13 gennaio qualcun altro si accorge che ci sono evidenti problemi: il Sindaco di Peschiera Borromeo, rilevando sul sistema regionale un’incredibile triplicazione in sole 24 ore del numero dei suoi concittadini positivi, segnala a Regione Lombardia che il sistema di biomonitoraggio sta erroneamente conteggiando come positivi anche i pazienti guariti che non avevano fatto il tampone finale. Ma per Regione Lombardia è solo un problema tecnico che non ha nessuna attinenza con l’inserimento della Lombardia in Zona Rossa.
E invece, proprio a causa dei conteggi errati, venerdì 15 gennaio il valore Rt sale a 1,4 e, di conseguenza, la Lombardia viene inserita in Zona Rossa!
Il seguito lo conosciamo: immediatamente Fontana se la prende con il Governo e la zona Rossa, ma poi, alla chetichella, Regione Lombardia comunica a Roma i dati rettificati e torna in Zona Arancione.