02. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Diossina Seveso nei terreni agricoli: ATS Brianza vada avanti con i controlli di legge · Categorie:Ambiente, Seveso · Tag: , , ,

Questa estate è entrato in vigore un regolamento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che impone nuovi limiti all’inquinamento dei terreni agricoli e obbliga le Aziende Sanitarie Locali a tutelare concretamente la salute pubblica tramite accurati controlli dei prodotti agricoli e zootecnici provenienti da terreni inquinati. Si tratta di un problema importante per i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio, dove è ancora depositata la diossina dell’incidente Icmesa del 1976.

A luglio avevamo inviato una lettera all’ATS Brianza per chiedere che intervenisse prontamente con i controlli, per evitare potenziali rischi per la salute umana. Venerdì scorso 29 novembre, a seguito di quel sollecito, con i nostri portavoce comunali Antonio Cantore di Seveso e Giulia Fumagalli di Cesano Maderno, ho incontrato il direttore generale dell’ATS Brianza Silvano Casazza e il suo staff di tecnici, oltre al personale di Arpa. Ci ha accompagnato il geologo Gianni Del Pero, Presidente WWF Insubria e memoria storica di tutto ciò che riguarda la diossina dell’ICMESA.
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01. Agosto 2019 · Commenti disabilitati su Cosa c’entra la guerra in Vietnam con la diossina di Seveso? · Categorie:Ambiente, Seveso · Tag: , , , , ,

Cosa c’entra la guerra in Vietnam con la diossina di Seveso?
Perché l’incidente avvenne di sabato, giorno in cui la fabbrica era ufficialmente chiusa?
Cosa si produceva davvero all’Icmesa e per conto di chi?
Perché i dirigenti della casa madre svizzera chiamavano l’Icmesa, ben prima dell’incidente, “la fabbrica sporca”?
Perché l’Icmesa, prima dell’incidente, pagava profumatamente i contadini che portavano in fabbrica le carcasse degli animali morti della zona?
Cosa contenevano i fumi dell’inceneritore che stava accanto alla fabbrica?
Perché si parlò di una fuoriuscita di 300 grammi di diossina quando la nube ne conteneva almeno 15 chili?
Quali altre sostanze tossiche fuoriuscirono quel giorno?
Perché per 14 giorni ci furono solo silenzi e omissioni? Per coprire cosa?
Che ci facevano i militari americani a Seveso subito dopo l’incidente?
Chi e perché tentò di minimizzare l’accaduto?
Chi e perché ostacolò le indagini e occultò i documenti?
Che ruolo hanno avuto i servizi segreti?
Furono davvero dei suicidi quello del generale dell’esercito italiano incaricato di recintare la zona inquinata e quello della moglie di un ex dirigente della Hoffmann-La Roche, gruppo di cui faceva parte l’Icmesa?
Dove sono finiti i fusti della diossina di Seveso?

Tre settimane fa ho ricordato in Senato la tragedia di Seveso di 43 anni fa, ma solo ora inizio a conoscerne la vera storia.

Una storia che ha colpito tutto il mondo tanto che ne venne fatto addirittura un cartone animato in Giappone.

Dietro quel disastro c’è molto di più di quello che si ricorda generalmente al giorno d’oggi, c’è una storia incredibile che merita di essere ricordata da tutti.

10. Luglio 2019 · Commenti disabilitati su 10 luglio 1976 · Categorie:Ambiente, Seveso · Tag: , ,

L’erba ingialliva, le foglie cadevano.
3300 animali morti. 80 mila abbattuti in seguito.
736 persone evacuate; 41 famiglie non tornarono più nelle loro case perché furono abbattute.
Centinaia gli adulti e bambini intossicati. Quell’anno aumentarono notevolmente gli aborti spontanei e le malformazioni alla nascita.
Ufficialmente la diossina non causò nemmeno una vittima, eppure i comuni coinvolti registrarono un incremento della mortalità che qualcuno si spinse a calcolare tra i 126 e i 157 morti.
Era il 10 luglio 1976, un caldo giorno d’estate come tanti, quando in Brianza accadde un incidente che avrebbe segnato per sempre quel territorio.

Ho portato in Senato la tragedia della diossina dell’Icmesa.
Chi ha vissuto quei terribili giorni? se vi va lasciate il vostro ricordo qui sotto nei commenti.

01. Luglio 2019 · Commenti disabilitati su Diossina, finalmente difesi i terreni agricoli e la salute pubblica! · Categorie:Agricoltura, Ambiente, Seveso · Tag: , , , , , , ,

Siamo di fronte a una svolta epocale per la difesa dell’ambiente agricolo e della salute dei cittadini!

Il 22 giugno scorso è entrato in vigore il decreto 46/2019 del Ministero dell’Ambiente che istituisce per la prima volta il regolamento per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree destinate all’agricoltura e all’allevamento. Atteso da ben 13 anni, è un provvedimento molto importante che va a colmare una grave lacuna nella normativa ambientale.

Fino ad oggi, infatti, non esistevano regole specifiche per i terreni agricoli e quindi, in caso di inquinamento, gli enti competenti applicavano le norme dei terreni ad uso residenziale: norme che, per loro natura, non considerano le possibili conseguenze negative sulle produzioni agricole e sulla sicurezza alimentare e non prevedono nessun controllo sui prodotti agricoli.

Con il nuovo regolamento, invece, in caso di inquinamento di campi agricoli vengono previste nuove azioni mirate ad evitare il consumo di alimenti contaminati: in particolare viene affidato alle ASL il compito di stabilire le misure da adottare per garantire la sicurezza alimentare e di controllare la presenza degli inquinanti nei prodotti agricoli.

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La grande quantità di diossina emessa nel disastro ICMESA il 10 luglio 1976 non avrebbe prodotto conseguenze sanitarie. Questa è l’impressione che si ricava leggendo l’articolo – pubblicato il 21 maggio scorso dal Cittadino di Monza e Brianza – riguardante il convegno tenuto a Seveso sabato 14 maggio. Lo riporto di seguito:

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20. Gennaio 2016 · Commenti disabilitati su Interrogazione Interramento Ferrovia Seveso: ora o mai più! · Categorie:Seveso, Territorio, Trasporti

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Dopo la mia prima interrogazione del marzo 2014, torno sull’annoso problema dell’interramento delle Ferrovie Nord a Seveso. La linea ferroviaria taglia esattamente in due il centro del Comune e interrompe le strade che costituiscono gli assi portanti della vita sociale ed economica della città, creando enormi disagi alla popolazione residente, tanto che c’è addirittura chi ha cominciato lo sciopero della fame per protestare contro questa situazione .

In passato tutti i sindaci della Città di Seveso hanno formulato continue, e ad oggi inascoltate, richieste di interramento della linea ferroviaria.

Sono enormi le criticità che l’attuale situazione della ferrovia comporta per cittadini. A Seveso passano 160 treni al giorno e nelle ore di punta è molto difficoltoso attraversare il centro città: le sbarre dei passaggi a livello sono abbassate anche per 40 minuti all’ora, con ingenti disagi per la collettività, certificati anche da una puntuale analisi costi/benefici dell’interramento rispetto alla realizzazione dei sottopassi, svolta dal Comune: nei 30 anni di valutazione, lo “scenario sottopassi” presenta un Valore Attuale Netto (VAN) negativo per 8,4 milioni di euro mentre lo “scenario interramento” presenta un VAN positivo per 47,8 milioni di euro; l’inerzia delle istituzione nel risolvere il problema dei passaggi a livello sottopone la collettività a costi per circa 6 milioni ogni anno per tempi di attesa e carburanti, senza contare i costi ambientali e sanitari conseguenti al maggiore inquinamento.

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Ho depositato una corposa interrogazione alla Giunta Maroni sull’annoso problema dell’interramento delle Ferrovie Nord a Seveso. La linea ferroviaria taglia esattamente in due il centro del Comune e interrompe le strade che costituiscono gli assi portanti della vita sociale ed economica della città.  Nel tempo tutti i sindaci della Città di Seveso, hanno formulato continue, e ad oggi inascoltate, richieste di interramento della linea ferroviaria.

Con il MoVimento 5 Stelle di Seveso si è condivisa la necessità di rilanciare il dibattito sull’interramento e, grazie al prezioso contributo della lista Sevesoviva, abbiamo ricostruito tutta la storia del progetto, oltre alle enormi criticità che l’attuale situazione della ferrovia comporta per cittadini. A Seveso passano 160 treni al giorno e nelle ore di punta è impossibile attraversare il centro città: le sbarre dei passaggi a livello sono abbassate anche per 40 minuti consecutivi, con ingenti disagi per la collettività, certificati anche da una puntuale analisi costi/benefici dell’interramento svolta dal Comune.

Nella scorsa legislatura il Consiglio regionale si era espresso a favore dell’interramento – stanziando anche dei fondi per lo studio di fattibilità – ma, al solito, ci si è arenati nel passaggio dalle parole ai fatti, visto che oggi in Regione nessuno considera più di questa importante opera.

Mi auguro che l’interrogazione riporti nell’agenda della Giunta regionale il problema. Nel breve si deve infatti intervenire con modifiche ai contratti di Servizio stipulati con Ferrovie Nord Milano al fine di evitare che le sbarre rimangano chiuse quando non sia strettamente necessario, stabilendo anche dei limiti massimi di tempo alla chiusura dei passaggi a livello. Occorre poi rilanciare l’interramento e intraprendere tutte le azioni possibili per reperire i finanziamenti necessari, verificando anche la possibilità di utilizzare i fondi europei!

ITR_Interramento_Nord_Seveso.pdf