01. Dicembre 2020 · Commenti disabilitati su Superbonus: i primi effetti positivi sono già evidenti! · Categorie:Ambiente, Energia, Lavoro, M5S · Tag: , , , ,

Nonostante la partenza a rilento, il Superbonus funziona e funzionerà ancora di più non appena avremo allungato la sua durata.

Un aumento del Pil di 3 punti, una crescita di 63 miliardi di euro e un incremento medio dell’occupazione di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto: sono gli effetti del Superbonus per il prossimo triennio secondo le ultime stime di Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori. Ancora »

02. Marzo 2020 · Commenti disabilitati su Lavoro, le nuove misure nel decreto Milleproroghe · Categorie:In aula, Lavoro, Senato · Tag: , , , ,

#Lavoro, le nuove misure nel decreto #milleproroghe? 10 milioni di euro per rendere più efficiente il funzionamento di ANPAL, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, a supporto di chi cerca lavoro;? misure di sostegno al reddito per migliaia di lavoratori nelle aree di crisi industriale in Campania e in Veneto;? 20 milioni di euro come sostegno tampone – in attesa di soluzioni strutturali – per il lavoratori dei call center.

Posted by Gianmarco Corbetta on Monday, March 2, 2020

 

Abbiamo stanziato 10 milioni di euro per rendere più efficiente il funzionamento di ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, a supporto di chi cerca lavoro, e 20 milioni di euro come sostegno tampone – in attesa di soluzioni strutturali – per il lavoratori dei call center.

Abbiamo inoltre previsto misure di sostegno al reddito per migliaia di lavoratori nelle aree di crisi industriale in Campania e in Veneto;

24. Ottobre 2019 · Commenti disabilitati su Linkra-Compel, il ministero del lavoro ha sbloccato la cassa integrazione per 220 lavoratori · Categorie:Lavoro, M5S · Tag: , , , ,

Una buona notizia per i lavoratori Linkra-Compel di Agrate Brianza e Cornate: il ministero del lavoro ha emanato il decreto che autorizza la proroga della cassa integrazione.

Sono infatti 220 i lavoratori delle due aziende attualmente in amministrazione straordinaria che non percepivano più la cassa integrazione dal 1° giugno scorso nonostante l’accordo firmato il 18 giugno dai sindacati al ministero del lavoro ne prevedesse la prosecuzione.

Nei giorni scorsi, a seguito di una segnalazione dei sindacati, con Davide Tripiedi, deputato e vicepresidente della commissione lavoro della Camera, ci siamo immediatamente attivati presso il ministero. La situazione stava diventando insostenibile per molti lavoratori e per le loro famiglie, siamo contenti che ora sia risolta.

28. Settembre 2018 · Commenti disabilitati su La vera sfida è rivoluzionare i centri per l’impiego · Categorie:Lavoro

La vera sfida è proprio questa: riformare radicalmente i centri per l’impiego, che in Italia non hanno mai funzionato, in pochi mesi.
Passare da compiti burocratici-amministrativi a politiche attive per i lavoro, raddoppiare il personale (oggi 8000 unità), formare e riqualificare quello che già c’è, investire pesantemente sulle dotazioni informatiche, digitalizzare i processi per incrociare davvero domanda e offerta di lavoro, raccordare i centri per l’impiego con il sistema delle imprese, mettere in rete le banche dati dei 500 centri, farli dialogare con i sistemi di altri enti pubblici, dare finalmente vita al fascicolo elettronico del candidato, definire un preciso modello organizzativo e concordarlo con tutte le regioni.
Dalla riforma dei centri per l’impiego dipende la natura del reddito di cittadinanza: puramente assistenziale se i centri non funzionano, leva formidabile per far ripartire il lavoro e l’economia se i centri faranno bene il loro lavoro.
Rivoluzionare i centri per l’impiego è una sfida da far tremare i polsi, sopratutto considerando che questa rivoluzione deve essere fatta in pochi mesi.
Ma noi, per dirla alla Crozza/Bersani (ve lo ricordate?), non siamo mica qui “per fare la punta ai ricci”.
I soldi li abbiamo messi (un miliardo e mezzo). Ben vengano poi le competenze delle migliori teste internazionali, esperte del settore, come il direttore della National Strategic Planning and Analysis Research Center, lo statunitense Mimmo Parisi.
#avantitutta #nonsiamoquipertirareacampare

07. Maggio 2018 · Commenti disabilitati su Sergio Bramini, compriamo tutti insieme la sua casa per evitare lo sgombero! · Categorie:Lavoro, M5S, Monza · Tag: , , ,

Un nuovo tentativo concreto per salvare la casa di Sergio Bramini: è la raccolta fondi messa in piedi all’associazione San Giuseppe, un gruppo di imprenditori, per comprargli la casa ed evitargli così lo sgombero fissato per il 18 maggio.

Per chiarire meglio l’iniziativa riporto di seguito alcuni passi della spiegazione pubblicata sul sito delle Iene.

Per evitare lo sgombero servono all’incirca 450.000 euro, e per raggiungere l’obiettivo l’associazione San Giuseppe ha dato il via a un crowdfunding sulla piattaforma Gofundme, che non applicherà alcuna commissione alla raccolta fondi. Per donare basta cliccare qui e inserire i propri dati di carta di credito, Paypal o bonifico bancario.” Ancora »

23. Aprile 2018 · Commenti disabilitati su Caso Bramini: lettera al Presidente del Senato · Categorie:Governo, Lavoro, M5S · Tag: , , , , ,

E’ passata una settimana dal sit-in presso l’abitazione di Sergio Bramini di cui hanno parlato tutti i giornali e le tv.

Come noto, avevo eletto il mio domicilio parlamentare presso la sua abitazione per renderla inviolabile ai sensi dell’articolo 68 della Costituzione, ma il Tribunale di Monza ha ritenuto di respingere la mia richiesta di inviolabilità del mio ufficio parlamentare, procedendo con lo sgombero (rinviato solo per motivi di ordine pubblico).

Nei prossimi giorni scriverò al Presidente del Senato, Alberti Casellati, per chiedere che investa del caso la Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, affinché si esprima sull’inviolabilità del mio ufficio parlamentare di Monza e chieda al Tribunale di Monza, nelle more di questa giudizio, di sospendere i provvedimenti nei confronti di Bramini.

Qualora la Giunta, non ancora costituita, dovesse darmi ragione, sarà la Corte Costituzionale a doversi esprimere in merito al conflitto di attribuzioni di competenze tra poteri dello Stato che si è venuto a creare.

Intanto la data fissata per lo sgombero, il primo giugno, è stata anticipata dal giudice dell’esecuzione al 18 maggio…

15. Aprile 2018 · Commenti disabilitati su Via d’uscita · Categorie:Governo, Lavoro

La vicenda dell’elezione del mio domicilio parlamentare presso l’abitazione di Sergio Bramini ha avuto un fortissimo eco mediatico. Oltre a tutte le testate locali se ne stanno occupando Le Iene, il Corriere della Sera, La7 e la Rai.
La situazione è piuttosto delicata. In queste ore sono in corso contatti con le autorità preposte allo sfratto e mi risulta che sia stato investito della vicenda anche l’ufficio legale del Senato.
Non so cosa succederà domani. Ma mi adopererò affinché il presidio di solidarietà si svolga in modo pacifico. E questa è la volontà anche del signor Bramini.
Quello che mi preme sottolineare è che il mio non vuole essere un gesto ostile nei confronti della magistratura e delle forze dell’ordine chiamate ad eseguire lo sgombero: con l’elezione dell’abitazione del signor Bramini a mio domicilio parlamentare ho voluto offrire a tutti gli attori coinvolti, oltre ad uno spunto di riflessione sulle conseguenze dell’inefficienze dei sistemi di pagamento dello Stato nei confronti dei propri fornitori, una via d’uscita legale da una brutta situazione che, ne sono certo, non piace a nessuna delle parti in causa.

13. Aprile 2018 · Commenti disabilitati su Caso Bramini: eletto il mio domicilio parlamentare presso l’abitazione per evitare lo sgombero · Categorie:Governo, Lavoro · Tag: , , ,

Fallire per colpa dello Stato. E’ questa la sorte toccata a molte aziende italiane a causa di uno Stato che non paga i suoi fornitori.

Sergio Bramini, 71 enne, è un imprenditore monzese che ha lavorato per molti anni nella gestione rifiuti. Nel 2011 la sua azienda, Icom Srl, è stata costretta a fallire a causa di mancati pagamenti per oltre 4 milioni di euro, la maggior parte riferiti a servizi svolti per gli A.T.O. (ambiti territoriali ottimali) siciliani.

Trattandosi di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, in teoria la Icom avrebbe potuto cederli alle banche e recuperare il denaro in sei mesi grazie a un meccanismo istituito dal Governo con due decreti nel 2013 e 2014. In realtà lo Stato italiano, in contrasto con l’Unione Europea, non ha riconosciuto gli A.T.O. come pubbliche amministrazioni. Di conseguenza il curatore fallimentare ha stralciato il 90% dei crediti vantati da Icom equiparando gli A.T.O. a soggetti privati i cui debiti non sono garantiti dallo Stato. Ancora »

25. Febbraio 2018 · Commenti disabilitati su Lavoro e Sviluppo: 50 miliardi nei settori strategici · Categorie:Ambiente, Campagna elettorale, Lavoro

Il cuore della nostra visione per il rilancio del Paese è un piano di investimenti produttivi da 50 miliardi in 5 anni: la spesa buona che i governi hanno tagliato in nome dell’austerità e che serve a rilanciare il lavoro e l’economia.

Qualità della vita significa meno burocrazia, migliori servizi pubblici e più opportunità di lavoro e impresa. Per riuscire a centrare l’obiettivo bisogna tornare a fare investimenti con obiettivi chiari in SETTORI INNOVATIVI: banda ultra larga, formazione, università e ricerca scientifica, digitalizzazione della pubblica amministrazione.

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09. Novembre 2017 · Commenti disabilitati su Ditta Canali, licenziamenti inaccettabili, il M5S in difesa dei lavoratori · Categorie:Lavoro · Tag: ,

AUDIZIONE LAVORATORI DITTA "CANALI": LICENZIAMENTI INACCETTABILI!Questa mattina si è tenuta l'audizione richiesta dal portavoce Gianmarco Corbetta Portavoce MoVimento 5 Stelle Lombardia con i rappresentanti delle lavoratrici, le istituzioni locali e i rappresentanti della ditta Canali. L'azienda ha avviato un iter di licenziamento collettivo per 134 lavoratrici."La situazione è grave e inaccettabile; l'azienda è solida e fa ancora utili per più di 8 milioni di euro all'anno, e nonostante i sacrifici chiesti ai lavoratori negli ultimi anni, la Canali ha deciso di chiudere lo stabilimento di Carate Brianza e lasciare a casa 134 lavoratrici. Non è tollerabile che a fare le spese di una scelta aziendale siano oltre 130 famiglie!"Il #M5S continuerà a seguire da vicino la situazione e a sollecitare le Istituzioni a tutti i livelli perché si trovi una soluzione che non sacrifichi, ancora una volta i lavoratori e l'occupazione.

Posted by MoVimento 5 Stelle Lombardia on Thursday, November 9, 2017

 

 

Questa mattina, in Commissione regionale Attività Produttive e occupazione, si è tenuta l’audizione richiesta dal M5S con i rappresentanti delle lavoratrici, le istituzioni locali e i rappresentanti della ditta Canali. L’azienda ha avviato un iter di licenziamento collettivo per 134 lavoratrici.

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18. Ottobre 2017 · Commenti disabilitati su Il M5S chiede audizione di Eraclon-Canali contro il licenziamento collettivo · Categorie:Lavoro, M5S · Tag: , , ,

Licenziamento immediato per i 134 dipendenti, quasi tutte donne, dello stabilimento di Carate Brianza della Canali. Questa mattina sono stato in visita al presidio insieme al nostro portavoce alla Camera Davide Tripiedi per portare la solidarietà del M5S e ascoltare direttamente dalle lavoratrici la situazione drammatica che stanno vivendo. Ancora »

13. Marzo 2017 · Commenti disabilitati su Formazione professionale: un business fuori controllo! · Categorie:Formazione Professionale, Lavoro

Oggi su Repubblica un interessante articolo sul business dei corsi di formazione per disoccupati: in Italia si spende ogni anno un miliardo di euro senza nessun controllo sulla qualità dei corsi e sugli effetti in termini di occupazione: esattamente quello che avevo scritto quasi due anni fa!

 

 

 

02. Dicembre 2016 · Commenti disabilitati su Lavoratori ex Bames-Sem di Vimercate: dalla Regione basta proclami · Categorie:Lavoro

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Il M5S si sta muovendo ad ogni livello per sollecitare le istituzioni a non abbandonare gli ex lavoratori della Bames di Vimercate, società, ormai fallita, che occupava lo storico stabilimento di Celestica ed Ibm, e rilanciare un polo tecnologico importante e strategico per il nostro territorio.

La nostra interrogazione fa seguito a quella del deputato 5 stelle Davide Tripiedi del marzo scorso, in cui ha richiesto al Governo di assumere iniziative per favorire un piano di ricollocamento urgente per tutti gli ex dipendenti delle fallite aziende Bames e della controllata Sem e di promuovere un piano di reindustrializzazione dell’imponente sito aziendale, anche alla luce di un impegno formale di Regione Lombardia che avrebbe dovuto prevedere l’avvio di un percorso volto a rilanciare il settore ICT sul territorio.

Obiettivo del progetto era quello valorizzare il capitale umano e tecnologico in collaborazione con i diversi livelli di governo nazionale e locale. Parole che sono rimaste solo belle intenzioni, dato che, a distanza di quasi due anni, la situazione degli ex lavoratori non è cambiata.

Sulla vicenda si è attivato anche il sindaco M5S di Vimercate Francesco Sartini che, dopo un confronto diretto con le parti in causa, sta predisponendo un sollecito formale nei confronti del Governatore Maroni. Come gruppo regionale abbiamo appena depositato un’interrogazione per spronare Maroni affinché, come aveva promesso un paio d’anni fa, si dia da fare per favorire la reindustrializzazione del sito.

Insomma, il M5S si sta muovendo a tutti i livelli istituzionali per tentare di sbloccare una situazione impantanata da troppo tempo. Da un lato i lavoratori hanno il diritto a ricevere risposte concrete e certe sul loro futuro, dall’altro il territorio ha bisogno di tornare ad essere un faro nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Attendiamo fiduciosi la risposta e un segnale forte dalla Regione.

18. Ottobre 2016 · Commenti disabilitati su Il M5S a confronto con giornalisti e imprenditori · Categorie:Giornalisti, Incontri con i cittadini, Incontri pubblici, Lavoro, Legalità, M5S · Tag:

Economia, lavoro, infrastrutture, corruzione, sanità, referendum costituzionale: questi e molti altri i temi su cui abbiamo dibattuto venerdì scorso nel corso dell’incontro organizzato dai giornalisti del gruppo editoriale Dmedia Group presso la loro sede di Merate. La delegazione del M5S ha visto la partecipazione tra gli altri dei colleghi brianzoli Bruno Marton (Senato), Davide Tripiedi (Camera dei deputati) e Francesco Sartini (sindaco di Vimercate).

Al termine dell’incontro un pranzo di lavoro con alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale con i quali abbiamo proseguito il confronto sui temi economici legati al mondo del lavoro e delle imprese.

A differenza di quanto scrive certa propaganda, il M5S, con i suoi cittadini prestati alla politica, rivolge grande attenzione al tessuto imprenditoriale che costituisce la grande forza dell’economia nazionale: come abbiamo potuto spiegare, lottiamo ogni giorno contro sprechi, affarismo e corruzione della vecchia politica per riportare l’attenzione e le risorse a chi ne ha diritto: i cittadini e le imprese sane.

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03. Giugno 2016 · Commenti disabilitati su La Terza Rivoluzione Industriale e i finanziamenti europei · Categorie:Ambiente, Lavoro, Parlamento Europeo, Risparmio Energetico, Trasporti

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Il Piano Juncker per gli investimenti prende a modello la Terza Rivoluzione Industriale del Nord Pas de Calais, che noi del MoVimento 5 Stelle Lombardia abbiamo portato a Milano in un bellissimo incontro il 15 aprile scorso.
L’ha detto il vicepresidente della Commissione Ue per la crescita Jyrki Katainen e l’ha detto in casa del Pd, suggerendo il modello da seguire alle regione del sud guidate dei piddini….
“Combinare l’Efsi con i fondi strutturali, ma anche la creazione di piattaforme regionali sul modello di quanto ha fatto il Nord-Pas de Calais in Francia, sino al coinvolgimento dell’industria e delle imprese locali, con l’aiuto dei rappresentanti della Bei e della Commissione Ue in Italia.”
Fra un po’ finisce che il Pd si propone come paladino della Terza Rivoluzione Industriale, tanto a chiacchiere son bravi tutti.
Invece per Maroni il Piano Juncker serve solo per asfaltare mezza regione con la Pedemontana!
Siamo messi bene…

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Abbiamo deciso di portare il caso dell’Hotel Imperial di Muggiò all’attenzione della Commissione Antimafia della Regione perché la vicenda è davvero paradossale.
Non ci interessa individuare i colpevoli di questa incresciosa vicenda, che pure sembra essere stata affrontata con troppa leggerezza, quanto cercare di dare risposte concrete a questi lavoratori che si trovano a vivere un momento di grande difficoltà, senza avere nessuna colpa.
La struttura girava bene e aveva clienti: la si affidi in gestione ai lavoratori senza perdere tempo prezioso!


Muggiò, continua il presidio degli ex dipendenti dell’Hotel Imperial 

Confiscato alla criminalità organizzata l’Hotel Imperial di Muggiò era stato assegnato a un nuovo proprietario che però ha subito una condanna. È chiuso da febbraio. Gli ex dipendenti chiedono all’Agenzia nazionale per i beni confiscati di poter gestire il bene garantendosi così il lavoro. Per ora non hanno ottenuto risposta

 

Ancora »

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Sala strapiena ieri sera per l’incontro sulla Terza Rivoluzione industriale!

In Francia l’intera comunità regionale del Nord Pas de Calais si è messa in marcia verso il futuro con un Masterplan che ad oggi prevede 200 progetti (dalle Smart Grid all’apprendimento collaborativo, dall’idrogeno all’economia della condivisione, dalla solarizzazione dell’industria pesante al bike sharing elettrico, dai distretti delle stampanti 3D alle banche del riuso). Obiettivo dichiarata: decarbonizzare l’intera economica entro il 2050, risparmiando 120 miliardi di euro con un saldo attivo di 267 mila posti di lavoro!

Il racconto dell’esperienza che stanno facendo in Francia mi ha fatto provare un profondo senso di rabbia e frustrazione per l’arretratezza culturale (ancora prima che politica) di chi governa Milano, la Lombardia e l’Italia.

Ma noi non ci arrendiamo! La Terza Rivoluzione Industriale è l’unica possibilità che abbiamo per uscire dalla crisi profonda che ci attanaglia!

E non stiamo parlando affatto di ecologia o di ambiente. Qui si tratta di economia, di piani industriali, di posti di lavoro, di conti pubblici, di salute! 

Cosa ci manca per uscire dalla crisi ed entrare nella nuova era industriale? Una cosa sola, l’hanno detto chiaramente tutti i tecnici intervenuti: manca la volontà politica!

Manca cioè una classe politica al governo che sia moderna, aperta all’innovazione, che sappia capire il  nuovo tempo che stiamo vivendo, che sappia guardare al futuro, senza essere prigioniera delle lobby dell’industria fossile.

Insomma, manca il MoVimento 5 Stelle al governo. Ma ci stiamo lavorando… stay tuned!

La Terza Rivoluzione Industriale in Lombardia è alle porte!

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