Sono state 12.047 le morti premature nel 2018 in Lombardia a causa del PM 2.5. I nuovi dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente tornano a confermare la situazione di rischio ambientale e sanitario in cui versano la Pianura padana e tante città e aree del Paese, in particolare al Nord che rimane l’area più colpita d’Italia e tra le più inquinate dell’Unione Europea e del pianeta. Nella provincia di Monza e della Brianza parliamo di 1061 decessi l’anno pari a 122 morti ogni 100.000 abitanti.
Nonostante la partenza a rilento, il Superbonus funziona e funzionerà ancora di più non appena avremo allungato la sua durata.
Un aumento del Pil di 3 punti, una crescita di 63 miliardi di euro e un incremento medio dell’occupazione di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto: sono gli effetti del Superbonus per il prossimo triennio secondo le ultime stime di Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori. Ancora »
In questo video l’ing. Egidio Comodo, presidente di Inarcassa, espone i risultati di un studio, presentato lo scorso 10 dicembre alla Camera dei Deputati, che ha calcolato l’impatto economico per lo Stato degli incentivi per il recupero e la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio.
Secondo questo studio, tra il 1998 e il 2019 le detrazioni fiscali legate a questi interventi hanno prodotto minori entrate per 151,5 miliardi e maggiori introiti per 121,6 miliardi, con un saldo negativo di 29,8 miliardi, ossia soli 1,35 miliardi medi di euro all’anno.
Tenendo presente che lo Stato incassa immediatamente i proventi legati ai lavori ma spalma sui successivi 10 anni i benefici fiscali, dal punto di vista finanziario il saldo negativo si riduce a soli 3,6 miliardi, ossia 163 milioni di euro l’anno.
Se infine consideriamo anche le ricadute sociali su famiglie e imprese, il saldo assume un valore positivo pari a 26,7 miliardi di euro in 20 anni.
Quindi per tutti gli scettici che si chiedono “ma chi paga tutti questi bonus?” la risposta è che non li paga nessuno! I bonus si ripagano da sé, anzi creano benefici per tutti: cittadini, imprese e Stato!
#Trasportopubblico e #ambiente: con il #Milleproroghe abbiamo assegnato 40 milioni di euro ai grandi comuni per il rinnovo dei mezzi pubblici con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria!
Posted by Gianmarco Corbetta on Monday, March 2, 2020
Con il Milleproroghe abbiamo assegnato 40 milioni di euro ai grandi comuni per il rinnovo dei mezzi pubblici con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria.
#MARE: APPROVATE NEL #MILLEPROROGHE NUOVE MISURE PER DIFENDERE L'AMBIENTE E LA BIODIVERSITÀ? Abbiamo aumentato il numero delle aree marine protette e abbiamo potenziato la gestione con oltre un milione di euro per i prossimi due anni. ? Abbiamo esteso a 30 mesi (+6 mesi rispetto alla norma originaria) la moratoria contro trivelle e airgun; il prossimo passo sarà quello di vietare definitivamente nuove trivelle su tutto il territorio nazionale, puntando fortemente su fonti rinnovabili e riqualificazione energetica.Per troppo tempo le bellezze naturali e la ricchezza di biodiversità del nostro Paese non hanno ricevuto la giusta tutela!
Posted by Gianmarco Corbetta on Friday, February 28, 2020
Abbiamo aumentato il numero delle aree marine protette e abbiamo potenziato la gestione con oltre un milione di euro per i prossimi due anni.
Abbiamo esteso a 30 mesi (+6 mesi rispetto alla norma originaria) la moratoria contro trivelle e airgun; il prossimo passo sarà quello di vietare definitivamente nuove trivelle su tutto il territorio nazionale, puntando fortemente su fonti rinnovabili e riqualificazione energetica.
Per troppo tempo le bellezze naturali e la ricchezza di biodiversità del nostro Paese non hanno ricevuto la giusta tutela!
AMBIENTE ED ENERGIA: LE NUOVE MISURE NEL DECRETO #MILLEPROROGHEDopo aver introdotto in Manovra il "bonus facciate" e confermato tutti i bonus edilizi:? abbiamo esteso al 2020 il "bonus verde" che aiuta le famiglie a sistemare a verde le aree scoperte di edifici privati;? abbiamo prolungato a tutto il 2020 gli incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi, abbassando la soglia di emissione degli ibridi sotto la quale è possibile accedere agli incentivi;? abbiamo dato un forte impulso all'autoconsumo energetico, d'ora in avanti sarà possibile unirsi per condividere l'energia prodotta da fonti rinnovabili, creando delle comunità per lo scambio di energia.Per noi gli investimenti e l'ambiente devono andare di pari passo!
Posted by Gianmarco Corbetta on Thursday, February 27, 2020
Dopo aver introdotto in Manovra il “bonus facciate” e confermato tutti i bonus edilizi:
- abbiamo esteso al 2020 il “bonus verde” che aiuta le famiglie a sistemare a verde le aree scoperte di edifici privati;
- abbiamo prolungato a tutto il 2020 gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi, abbassando la soglia di emissione degli ibridi sotto la quale è possibile accedere agli incentivi
- abbiamo dato un forte impulso all’autoconsumo energetico, d’ora in avanti sarà possibile unirsi per condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili, creando delle comunità per lo scambio di energia
Per noi gli investimenti e l’ambiente devono andare di pari passo!
Estrarre materie prime dal sottosuolo è sempre un danno al territorio, anche quando si tratta di semplice sabbia e ghiaia.
La ferita inferta al paesaggio è il segno più evidente: le cave consumano colline e montagne e scavano voragini nelle pianure.
Ma il prezzo più alto è rappresentato dal danno ambientale. Con la distruzione del suolo si cancellano enormi aree naturali e agricole e si mette a rischio una delle risorse più preziose che abbiamo: l’acqua! Ancora »
Vi ricordate il problema della contaminazione da cromo esavalente nella falda della ex Autobianchi di Desio?
A fine 2017 avevo sollevato la questione con un’interrogazione in Consiglio regionale. L’allora assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi mi aveva risposto che il problema era di competenza comunale e che spettava al Comune di Desio dare mandato ad ARPA di fare nuovi controlli.
Da allora sono passati due anni, ma il Comune non ha ancora chiarito come stiano davvero le cose.
Questa estate è entrato in vigore un regolamento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che impone nuovi limiti all’inquinamento dei terreni agricoli e obbliga le Aziende Sanitarie Locali a tutelare concretamente la salute pubblica tramite accurati controlli dei prodotti agricoli e zootecnici provenienti da terreni inquinati. Si tratta di un problema importante per i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio, dove è ancora depositata la diossina dell’incidente Icmesa del 1976.
A luglio avevamo inviato una lettera all’ATS Brianza per chiedere che intervenisse prontamente con i controlli, per evitare potenziali rischi per la salute umana. Venerdì scorso 29 novembre, a seguito di quel sollecito, con i nostri portavoce comunali Antonio Cantore di Seveso e Giulia Fumagalli di Cesano Maderno, ho incontrato il direttore generale dell’ATS Brianza Silvano Casazza e il suo staff di tecnici, oltre al personale di Arpa. Ci ha accompagnato il geologo Gianni Del Pero, Presidente WWF Insubria e memoria storica di tutto ciò che riguarda la diossina dell’ICMESA.
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Era il 2008 quando, nell’ambito dell’operazione “Star Wars”, la polizia provinciale scoprì la “cava della ‘ndrangheta” di via Molinara a Desio.
Con le sue centottantamila tonnellate di rifiuti illegali, anche pericolosi, la discarica fece molto scalpore: non solo una bomba ecologica ma anche il segno inequivocabile della capacità della ‘ndrangheta di agire indisturbata nel territorio brianzolo. Tra le cause principali, secondo quanto era emerso dalle inchieste giudiziarie, la scarsità dei controlli da parte delle autorità e una diffusa omertà.
Oggi, dopo undici anni, una fitta vegetazione ha ricoperto la cava ma le centottantamila tonnellate di rifiuti illegali sono ancora lì, dove la ‘ndrangheta le aveva scaricate. Ancora »
Perché è importante inserire la difesa dell’ambiente nella Costituzione?
Ne ho parlato a Italia 5 Stelle, ecco il mio intervento!
Perché è importante inserire la difesa dell'ambiente nella Costituzione?Ne ho parlato a Italia 5 Stelle, qui il mio intervento ??
Posted by Gianmarco Corbetta on Monday, October 28, 2019
Cosa c’entra la guerra in Vietnam con la diossina di Seveso?
Perché l’incidente avvenne di sabato, giorno in cui la fabbrica era ufficialmente chiusa?
Cosa si produceva davvero all’Icmesa e per conto di chi?
Perché i dirigenti della casa madre svizzera chiamavano l’Icmesa, ben prima dell’incidente, “la fabbrica sporca”?
Perché l’Icmesa, prima dell’incidente, pagava profumatamente i contadini che portavano in fabbrica le carcasse degli animali morti della zona?
Cosa contenevano i fumi dell’inceneritore che stava accanto alla fabbrica?
Perché si parlò di una fuoriuscita di 300 grammi di diossina quando la nube ne conteneva almeno 15 chili?
Quali altre sostanze tossiche fuoriuscirono quel giorno?
Perché per 14 giorni ci furono solo silenzi e omissioni? Per coprire cosa?
Che ci facevano i militari americani a Seveso subito dopo l’incidente?
Chi e perché tentò di minimizzare l’accaduto?
Chi e perché ostacolò le indagini e occultò i documenti?
Che ruolo hanno avuto i servizi segreti?
Furono davvero dei suicidi quello del generale dell’esercito italiano incaricato di recintare la zona inquinata e quello della moglie di un ex dirigente della Hoffmann-La Roche, gruppo di cui faceva parte l’Icmesa?
Dove sono finiti i fusti della diossina di Seveso?
Tre settimane fa ho ricordato in Senato la tragedia di Seveso di 43 anni fa, ma solo ora inizio a conoscerne la vera storia.
Una storia che ha colpito tutto il mondo tanto che ne venne fatto addirittura un cartone animato in Giappone.
Dietro quel disastro c’è molto di più di quello che si ricorda generalmente al giorno d’oggi, c’è una storia incredibile che merita di essere ricordata da tutti.
Ma le cose stanno finalmente cambiando. Ora però serve che questo nuovo regolamento del Ministro Costa venga concretamente applicato dalle Aziende Sanitarie Locali, che sono chiamate ad intervenire prontamente laddove ci siano potenziali rischi per la salute umana.
Per questo motivo con i consiglieri comunali Antonio Cantore di Seveso, Giulia Fumagalli di Cesano Maderno, Sara Montrasio di Desio e il consigliere regionale Marco Fumagalli abbiamo scritto al direttore dell’ATS Brianza, chiedendo di sapere in che modo e con quali tempi la nostra Agenzia per la Tutela della Salute intenda affrontare il nuovo importantissimo compito che le è stato affidato dalla legge.
Attendiamo nel più breve tempo possibile la sua risposta e vi terremo aggiornati!
L’erba ingialliva, le foglie cadevano.
3300 animali morti. 80 mila abbattuti in seguito.
736 persone evacuate; 41 famiglie non tornarono più nelle loro case perché furono abbattute.
Centinaia gli adulti e bambini intossicati. Quell’anno aumentarono notevolmente gli aborti spontanei e le malformazioni alla nascita.
Ufficialmente la diossina non causò nemmeno una vittima, eppure i comuni coinvolti registrarono un incremento della mortalità che qualcuno si spinse a calcolare tra i 126 e i 157 morti.
Era il 10 luglio 1976, un caldo giorno d’estate come tanti, quando in Brianza accadde un incidente che avrebbe segnato per sempre quel territorio.
Ho portato in Senato la tragedia della diossina dell’Icmesa.
Chi ha vissuto quei terribili giorni? se vi va lasciate il vostro ricordo qui sotto nei commenti.
Siamo di fronte a una svolta epocale per la difesa dell’ambiente agricolo e della salute dei cittadini!
Il 22 giugno scorso è entrato in vigore il decreto 46/2019 del Ministero dell’Ambiente che istituisce per la prima volta il regolamento per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree destinate all’agricoltura e all’allevamento. Atteso da ben 13 anni, è un provvedimento molto importante che va a colmare una grave lacuna nella normativa ambientale.
Fino ad oggi, infatti, non esistevano regole specifiche per i terreni agricoli e quindi, in caso di inquinamento, gli enti competenti applicavano le norme dei terreni ad uso residenziale: norme che, per loro natura, non considerano le possibili conseguenze negative sulle produzioni agricole e sulla sicurezza alimentare e non prevedono nessun controllo sui prodotti agricoli.
In questi giorni il governatore della Lombardia Attilio Fontana torna a chiedere al Governo di “sbloccare” alcune opere fondamentali per la Lombardia e tra queste annovera Pedemontana, come se quest’opera fosse ferma per colpa del governo Conte.
Siamo nel surreale! La grave crisi di Pedemontana dura da molti anni e adesso dovrebbe essere Conte a risolverla? Ancora »
Ieri è stato presentato dal Presidente del Consiglio il ProteggItalia, il nuovo “Piano nazionale per la sicurezza del territorio.”
Ma i telegiornali quasi non ne hanno parlato!
Abbiamo milioni di cittadini quotidianamente esposti al rischio idrogeologico, centinaia di migliaia di aziende che rischiano di essere distrutte da frane e alluvioni: ogni anno paghiamo un altissimo tributo in termini di vite umane, danni alle cose e alle attività economiche. Ancora »
Circa un anno fa, quando stavo in Consiglio regionale della Lombardia, mi sono occupato dell’area ex Autobianchi di Desio. Nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente, nella quale erano state evidenziate alcune gravi situazioni relative all’inquinamento della falda superficiale nell’area, era emerso anche un problema riguardo i limiti di legge dell’acqua potabile. Ancora »
Ogni anno in Italia abbiamo 90 mila decessi causati dall’inquinamento atmosferico. Gli effetti sanitari sono gravissimi e colpiscono soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e i bambini.
Il traffico è tra i principali responsabili di questa drammatica emergenza: si stima che a Milano circa 600 decessi siano dovuti agli elevati livelli di ossidi di azoto che sono emessi prevalentemente dai motori diesel.
Servono interventi incisivi per ridurre il traffico privato e potenziare il trasporto pubblico. In questo scenario, le novità che si prospettano nel trasporto pubblico del milanese sono di fondamentale importanza e non ci si può permettere di sbagliare.