29. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro. · Categorie:Pirellone

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Il Movimento 5 Stelle Lombardia, ad un anno dal primo “Restitution day” continua a mantenere fede all’impegno preso con i cittadini: anche quest’anno abbiamo destinato i nostri extra stipendi al fondo per le piccole e medie imprese lombarde.

In due anni in 9 portavoce abbiamo restituito alle casse regionali 815.143 euro che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal movimento, per un totale di 2.815.143 euro

Tutta la soddisfazione nelle parole del nostro capogruppo Dario Violi: “Questo è il nostro secondo ‘Restitution day’: quello che ci distingue dagli altri gruppi politici è che noi manteniamo le promesse; abbiamo tagliato l’indennità consiliare e restituiamo denaro pubblico al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese.”, spiega Dario Violi, capogruppo del movimento 5 Stelle della Lombardia.”

Attualmente lo stipendio dei consiglieri regionali è di oltre 8 mila euro al mese, un’enormità. La politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini. Questo discorso evidentemente non è condiviso dagli altri gruppi politici, non dal PD, dalla Lista Ambrosoli, dai leghisti, da Forza Italia e da NcD.

Eppure la nostra restituzione, un’azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, dimostra che si può ancora tagliare sui costi della politica. Se solo tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero come noi lo stipendio che percepiscono il risparmio annuale per la regione sarebbe sfiorerebbe i 5 milioni di euro all’anno. Esistono forze politiche che promettono, con il PD in testa, e poi esistono forze politiche che fanno come il Movimento 5 Stelle.

 

28. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Tuteliamo i lavoratori della Star di Agrate Brianza! · Categorie:Lavoro · Tag:

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Ad Agrate Brianza per discutere della difficile condizione dei lavoratori della Star.

Lavorare nel campo alimentare in Italia ai tempi di Expo può significare vedere un’azienda storica comprata da un gruppo straniero più interessato ad acquisire i marchi, le quote di mercato e il know-how industriale che al mantenimento del sito produttivo nel nostro Paese.

Ho risposto all’invito dei sindacati a partecipare al consiglio comunale aperto di Agrate per testimoniare l’attenzione al problema da parte del M5S, che ha già portato in Parlamento, attraverso Davide Tripiedi, la richiesta di attivare un tavolo con l’azienda e le parti sociali per arrivare alla definizione di un piano industriale serio che dia garanzie di mantenere i posti di lavoro in Italia!

28. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Urgente l’audizione in Regione sul caso Carrier di Villasanta · Categorie:Lavoro · Tag:

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 Dal 2014 Carrier, la multinazionale americana del condizionamento, ha chiuso la sede di Villasanta e cancellato più di 200 posti di lavoro. E’ urgente trovare compratori per l’area.

 Gli accordi con i sindacati prevedevano che l’azienda affidasse a una società specializzata la ricerca di imprese industriali interessate a subentrare nell’area dello stabilimento dismesso. Al momento Carrier non vuole però rinnovare il mandato alla società e i sindacati rivendicano il rispetto dell’accordo.

Proprio per questo ho invitato le rappresentanze sindacali a richiedere al presidente della Commissione Attività Produttive, Angelo Ciocca, un’audizione. Non avendo ancora ricevuto risposta ho sollecitato l’audizione: è quanto mai urgente trovare investitori a Villasanta.

Lo scouting della società di consulenza non ha dato alcun esito dopo un anno di lavoro, ma non possiamo lasciare nulla di intentato, la ricerca deve proseguire e gli accordi vanno rispettati. Anche la Regione faccia la sua parte!

26. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su PEDEMONTANA – Piano Juncker e Cassa Depositi e Prestiti: le provano tutte pur di salvarla dal fallimento! · Categorie:Pedemontana, Territorio, Trasporti · Tag:

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Dopo l’apertura della tratta A e delle tangenziali di Varese e di Como, si concluderanno nei prossimi mesi i lavori della tratta B1 di Pedemontana, da Lomazzo a Lentate sul Seveso. Pare (ma non lo darei troppo per scontato) che anche gli ultimi lavori che restano da fare per questa tratta abbiano la copertura finanziaria, nonostante innumerevoli vicissitudini legate soprattutto alle “opere connesse” e alle compensazioni.

La partita fondamentale che si giocherà nei prossimi mesi riguarda il finanziamento dei lavori non ancora eseguiti, cioè quelli della tratta B2, C e D, da Lentate su Seveso a Orio al Serio. Nonostante il Ministro Delrio abbia confermato nel recente Documento di Economia e Finanza Pedemontana lombarda tra le opere strategiche, ad oggi fortunatamente non c’è alcuna copertura finanziaria per il proseguimento di quest’opera inutile e dannosa.

La Pedemontana lombarda doveva originariamente essere finanziata in parte da soldi dello Stato e in parte dai privati (tramite il mitologico project financing). Ora, i soldi pubblici che dovevano essere utilizzati per tutte le tratte sono stati invece usati per le sole tratte già realizzate o in via di realizzazione, in quanto non si erano trovati finanziatori privati disposti a investire nell’opera.

Ne consegue che gli ipotetici futuri lavori per le tratte non ancora realizzate dovrebbero essere interamente finanziati dai privati. Ma ad oggi nessun privato ha dimostrato interesse ad investire in quest’opera; anzi di recente Intesa SanPaolo ha dichiarato che dismetterà le sue partecipazioni autostradali (inclusa quella in Pedemontana) entro il 2017, non considerandole più strategiche e profittevoli.

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E anche per questo secondo anno di mandato come Consigliere Regionale della Lombardia è giunto il momento di restituire le eccedenze del mio stipendio!
Questa mattina mi sono recato presso la filiale di Banca Etica a Milano e ho bonificato sul conto del Consiglio Regionale 33.264,02 euro.
Sommati ai soldi restituiti al primo anno, ad oggi ho dato indietro 86.551,62 euro, che servono ad alimentare i fondi regionali a favore del credito per le piccole e medie imprese.
Sono fiero di aiutare, con un gesto concreto, gli artigiani, i commercianti e i piccoli imprenditori che vivono un momento di difficoltà!
Le chiacchiere stanno a zero! Questi sono i FATTI che SOLO gli eletti del MoVimento 5 Stelle fanno!

(PS: la somma restituita lo scorso anno era più elevata di quella di quest’anno perché per i primi mesi di mandato elettorale abbiamo preso uno stipendio molto più alto, che poi, grazie al M5S, è stato tagliato a tutti i consiglieri regionali).

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Avevamo chiesto discontinuità nelle nomine del Consiglio di Amministrazione di Bea, ben sapendo che erano parole al vento. Ma questa volta il Presidente della Provincia Gigi Ponti, i sindaci soci e il Partito Democratico della Brianza hanno davvero superato se stessi. Deve esserci stato un fraintendimento tra noi e il PD. Chiedevamo che Bea si trasformasse da società di incenerimento a società di riciclo, ma parlavamo di rifiuti, non di politici trombati

Come presidente Bea è stata nominata Daniela Mazzuconi, ex senatrice PD, trombata alle ultime elezioni politiche del 2013. Come consiglieri entrano Juri Caturelli, ex assessore di Limbiate negli anni 90, Alberto Suppa, ex consigliere comunale e membro della segreteria del PD di Muggiò e – last but not least – niente meno che Filippo Carimati, avvocato, ex assessore di Cesano nonché longa manus di Gigi Ponti in praticamente tutte le società partecipate delle Brianza (da Alsi a Brianzacque, da Sib a Bria e molto altro ancora).

Insomma siamo di fronte alla solita occupazione partitica delle aziende partecipate, uno dei mali più oscuri della politica italiana, che tanti danni ha creato al nostro Paese.

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Avevamo chiesto un management con idee nuove, al passo coi tempi e con in testa una politica industriale rivolta al futuro e a un gestione virtuosa dei rifiuti e ci ritroviamo quattro figure organicissime al Partito Democratico, messe lì per garantire la piena continuità con il passato.

Avranno grane pesantissime da affrontare, a partire dai problemi nell’aggiudicazione della gara per la turbina sollevati dal Collegio Sindacale, per non parlare delle risultanze della sentenza del Tar della Lombardia secondo le quali BEA non è soggetto titolato a ricevere l’affidamento in house del servizio di gestione dei rifiuti. Cosa che di fatto fa crollare tutto il castello di carte messo in piedi per tenere in vita per altri 20 anni l’inceneritore grazie alla fusione con CEM.

L’unico modo per salvare Bea era quello di cambiare radicalmente direzione, invece il PD ha deciso di proseguire sulla strada fallimentare del salvataggio del forno. Ma presto i nodi verranno al pettine e a pagare il conto degli errori di una classe politica miope e retrograda saranno come sempre i cittadini e i lavoratori di Bea.

19. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Trasparenza, questa sconosciuta… · Categorie:Uncategorized

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Il Comune di Desio ha ricevuto l’avviso di convocazione dell’Assemblea dei Soci di Bea il giorno 13 maggio. L’assemblea è stata convocato per domani 20 maggio, ma l’amministrazione ha pensato bene di avvisare i consiglieri solo oggi, il giorno prima.

La volta scorsa l’avviso di convocazione era stato comunicato con largo anticipo e alcuni consiglieri del M5S avevano provveduto a richiedere di assistere all’Assemblea in qualità di uditori. La richiesta non aveva nemmeno ricevuto una risposta ufficiale, ma qualche imbarazzo ai sindaci l’aveva creato.

Questa volta Desio ha pensato bene di avvisare all’ultimo minuto, così non c’è stato nemmeno il tempo materiale per i nostri consiglieri comunali di organizzarsi per fare la richiesta. Questa è la trasparenza piddina applicata alle istituzioni!

Il caso vuole che proprio domani si terrà in Regione una seduta del Collegio di Vigilanza di Pedemontana. Ho chiesto all’Assessore ai Trasporti Alessandro Sorte di poter presenziare in qualità di uditore. Sorte, di Forza Italia, mi ha subito risposto di si.

Quando si tratta di ostacolare la trasparenza nella gestione della cosa pubblica, ormai il PD non è secondo a nessuno!

17. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Intervista a Lecco · Categorie:Uncategorized

Reddito di cittadinanza, taglio stipendi portavoce, rifiuti zero, elezioni amministrative… ecco la mia intervisa a Lecco venerdì scorso!

Ieri l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte, ha annunciato che la Tratta B1 della Pedemontana non verrà più aperta a luglio, come strombazzava Maroni fino a pochissimi giorni fa, ma “in autunno” a causa dei ritardi dei lavori.

Il progetto della Tratta B1 era stato modificato tempo fa per consentire che la lingua di asfalto di collegamento tra Lomazzo e Lentate sul Seveso aprisse in tempo per l’inagurazione di Expo, confluendo sulla Milano-Meda. Era la cosiddetta “Variante Expo“, di cui tutti si sono riempiti la bocca per mesi (che poi questo pezzo di autostrada non c’entrasse nulla con Expo, era solo un dettaglio…). La Variante Expo consisteva nel fatto di realizzare prima il collegamento in forma basilare tra Lomazzo e Lentate, rinviando ad una fase successiva tutte opere accessorie e le compensazioni.

L’apertura della Variante Expo era già stata spostata a causa dei ritardi dei lavori da maggio a luglio. Ora si apprende che sarà pronta in autunno, giusto in tempo per vedere Expo chiudere i battenti! Sarà il caso d’ora in avanti di chiamarla “Variante Fine Expo“… un’altra eccellenza lombarda!

L’altra notizia tosta data da Sorte ieri è che il cosidetto “closing finanziario” dell’intera opera – cioè il reperimento dei fondi che servono a finire l’autostrada (parliamo di qualche miliardata di euro… bruscolini) – è stato rimandato a luglio 2016! Anche qui ho l’impressione che siamo nel campo delle balle spaziali che ormai da tempo vengono spacciate ai media e agli amministratori locali quando si parla di Pedemontana.

Sorte fa finta di non sapere che Intesa SanPaolo ha appena annunciato che le sue partecipazioni autostradali verranno dismesse entro il 2017 e soprattuto che la delibera del Cipe che ha autorizzato la defiscalizzazione dell’opera (su cui peraltro sta indagando l’Unione Europea grazie all’azione del M5S) impone che il closing finanziario avvenga entro gennaio 2016, pena la decadenza della defiscalizzazione stessa.

Basta fare due più due per capire che Pedemontana è morta. Sarebbe ora che qualcuno, oltre a noi e a Legambiente, cominciasse a dirlo a cittadini! Così, giusto per la cronaca.

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Una bombola di ossigeno difettosa avrebbe potuto costare la vita al signor Giovanni Longoni di Giussano, malato di SLA dal 2006. La moglie ha denunciato ai media che la bombola della ditta Crio Salento che le era stata fornita era totalmente vuota, lamentando numerosi altri disservizi in passato, per esempio, il parziale svuotamento delle bombole, sempre della ditta Crio Salento, che nel febbraio 2014 ha vinto la gara di appalto indetta dalle ASL di Milano e Monza Brianza per la fornitura di ossigeno liquido e servizi connessi per la terapia domiciliare a lungo termine.

Dietro segnalazione di un cittadino, mi ero già interessato di questa azienda nel giugno del 2014 con una lettera al Direttore Generale dell’ASL di Monza, in cui segnalavo un grave disservizio da parte della società fornitrice di ossigenoterapia, nello specifico la fornitura da parte della Crio Salento di stroller con cannule non compatibili per seguire un adeguato medicamento per alcuni pazienti.

Successivamente, tramite un accesso agli atti mirato, il collega Dario Violi aveva richiesto e analizzato tutta la documentazione relativa all’affidamento del servizio alla Crio Salento, esternando tutte le nostre perplessità direttamente alla Direzione Generale Sanità della Giunta Regionale.

Ancora, più recentemente, ho portato in aula un’interpellanza in cui riprendevo vari rilievi del collegio sindacale dell’Asl di Monza e Brianza tra cui quelli sulla correttezza dell’affidamento del servizio di ossigenoterapia alla Crio Salento.

A questo punto l’ASL deve intervenire immediatamente. Le bombole d’ossigeno sono presidi salvavita, e con la vita delle persone non si può giocare. I vertici dell’azienda Crio Salento risulterebbero indagati della procura di Torino che il mese scorso ha aperto un fascicolo per commercio di medicinali imperfetti e somministrazione di medicinali in modo pericoloso. Inutile dire che quell’appalto va chiuso e va indetta immediatamente una nuova gara per la fornitura di bombole d’ossigeno che garantisca standard ben più elevati di sicurezza a tutela della salute dei cittadini!

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Da quanto si apprende dal Cittadino di Monza e Brianza di oggi, pare proprio che ci avevamo visto giusto quando abbiamo sostenuto che le vere motivazioni delle dimissioni del Presidente di Bea, Silvio Boselli – seguite a ruota da quelle di altri 3 membri del consiglio di amministrazione – sono da ricercare nei gravissimi problemi relativi all’aggiudicazione della gara per la fornitura e gestione della turbina dell’impianto di teleriscaldamento.

Il giornale riporta che il collegio sindacale della società avrebbe espresso dubbi sulla correttezza della procedura; durante l’ultima riunione del cda del 16 aprile, Boselli avrebbe difeso la società, mentre il resto del Consiglio di Amministrazione avrebbe chiesto innanzitutto di fare chiarezza e verificare se ci sono stati  degli illeciti nelle procedure che hanno portato all’aggiudicazione del bando alla società Comef. I consiglieri, in particolare il vicepresidente Bolis, avrebbero sottolineato che dalla documentazione sarebbero emerse delle irregolarità commesse dagli uffici, ribadendo l’importanza di fare chiarezza.

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08. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Sulla vicenda della ciminiera TEM di Melzo/Trucazzano non ci fermiamo! · Categorie:Ambiente, Ambiente - Rifiuti

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Torno ancora una volta sulla vicenda dei fumi anomali e delle forti esalazioni – provenienti dal camino che brucia materiali di risulta provenienti dalle aree del cantiere TEEM/cava di prestito – che stanno ammorbando i cittadini di Truccazzano e Melzo.

Dopo la mia prima lettera all’Arpa, i fumi erano magicamente cessati; poi però, dopo una settimana, sono ripresi ma solo di notte… da qui la mia seconda lettera di sollecito all’Arpa.

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Ora, gli attivisti del M5S di Melzo mi segnalano che durante una recente seduta del Consiglio Comunale l’amministrazione ha comunicato che già nel 2014 erano stati effettuati dei controlli da parte di ARPA e che, in merito ad un superamento della soglia olfattiva per biossido di azoto e di zolfo, la valutazione della situazione era stata demandata alla ASL Milano 2.

Il Comune di Melzo ha sollecitato per iscritto, il 20 febbraio, il 9 marzo e per ultimo il 10 aprile del 2015 gli Enti competenti tra cui l’ASL Milano 2, al fine di giungere ad sua soluzione del problema, senza però ricevere alcun riscontro.

Mi sembra del tutto intollerabile che l’ASL 2 Milano non abbia dato seguito alle richieste del Comune, perciò ho scritto una lettera al Direttore dell’ASL Milano 2, Antonio Mobilia, per avere chiarimenti urgenti in merito.

Nel frattempo il nostro consigliere comunale di Trucazzano, Pier Paolo Motta, ha scoperto che anche il Comune di Trucazzano si era occupato della vicenda e ha chiesto tutti i documenti prodotti dall’Amministrazione.

Insomma, il problema va risolto senza ulteriori perdite di tempo e rimbalzi di responsabilità! Se dovessero emergere omissioni gravi da parte di qualche ente, siamo pronti a rivolgerci alle autorità compenti. Con la salute dei cittadini non si scherza!

07. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su La Carta di Milano e la speculazione finanziaria internazionale · Categorie:Expo 2015

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La Carta di Milano rappresenta la cosidetta “eredità culturale” di Expo 2015, quella che dovrebbe evitare che l’evento sia solo ed esclusivamente una enorme fiera commerciale enogastronomica.

Ma, al di là delle belle enunciazioni di principio (che funzionano molto in bocca ai politici quando vengono intervistati alla tivvù), la Carta di Milano rappresenta davvero un documento utile e completo per lottare contro la fame nel mondo?

Abbiamo criticato la presenza delle multinazionali del cibo (Nestlé, Coca Cola, Mc Donalds, Monsanto…) in Expo non per partito preso, ma perché non è credibile che Expo si prefigga l’obiettivo nobile di garantire il diritto al cibo agli 800 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame, facendosi sponsorizzare proprio da quelle multinazionali che hanno contribuito a creare tanti problemi nella distribuzione equa delle risorse alimentari e nella produzione sana e sostenibile del cibo sul nostro pianeta!

E difatti non è certo un caso se nella Carta di Milano manchi qualsiasi riferimento alla speculazione finanziaria internazionale sulle materie prime e sulla terra, che ha messo in ginocchio milioni di contadini e allevatori in tutto il mondo!

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Riporto qui di seguito l’appello fatto di recente da due campagne della società civile – Sulla fame non si specula e 005.

È difficile trovare qualcosa su cui non si è d’accordo nella Carta di Milano – il documento con gli impegni che dovrebbero costituire l’eredità di Expo 2015 sulla lotta alla fame, presentato a Milano alla vigilia dell’inizio dell’esposizione universale. Sono tutte affermazioni di buon senso, che chiunque sottoscriverebbe.

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Il Consiglio Regionale ha respinto una mozione del PD sull’attuazione delle opere complementari della Tratta B2 di Pedemontana.
La mozione del PD presentava numerose ambiguità, per questo il M5S ha votato NO a molte delle richieste della mozione.
Siamo assolutamente contrari alla richiesta di anticipo di risorse economiche previste per la compensazione della tratta B2. Quella tratta non sarà mai realizzata e non intendiamo offrirle una legittimazione politica chiedendo di anticiparne le compensazioni.

La B2 è pura fantascienza: Pedemontana ha recentemente rinunciato, per l’ennesima volta, all’aumento di capitale addirittura fino a luglio 2016, inoltre Intesa SanPaolo ha appena annunciato che le sue partecipazioni autostradali verranno dismesse entro il 2017. Ormai è palese che nessuno crede più in quest’opera e nessuno ci vuole investire un euro! Che senso ha chiederne le compensazioni viabilistiche?

No, poi, all’allargamento a tre corsie della Milano-Meda in alternativa alla B2: è un tema da maneggiare con molta cura: si andrebbe a movimentare terra inquinata dalla diossina di Seveso, con tutti i rischi che ne conseguono, al pari della realizzazione della Tratta B2; e poi il provvedimento va sempre nella logica del potenziamento del trasporto privato. Lo ripetiamo in ogni occasione utile: nei trasporti è necessario cambiare paradigma e investire sul trasporto pubblico.

Riconosciamo che il problema dell’effetto imbuto (e del conseguente congestionamento del traffico) sulla Milano-Meda, quando sarà collegata alla Tratta B1 della Pedemontana, è reale. Noi già un anno fa avevamo proposto l’unica vera soluzione del problema: fermare la Pedemontana al tratto A, ma la destra in Regione e la sinistra al Governo hanno voluto andare avanti con un’opera inutile e dannosa.

Ora si assumano la responsabilità di fronte ai cittadini del disastro viabilistico in arrivo in Brianza.

Avremmo votato a favore della realizzazione di piani intercomunali per la viabilità e di opere viabilistiche utili ad assorbire l’impatto del traffico derivante dal collegamento del Tratto B1 alla Milano-Meda, ma solo a patto di prevedere consumo di suolo zero: il PD non ha accettato questo vincolo, percui ci siamo astenuti.

Unico voto favorevole il rispetto delle prescrizioni CIPE per la tratta B1, anche perché il mancato rispetto di queste prescrizioni da parte di Pedemontana l’avevamo scoperto noi in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste; ci fa piacere che il PD riprenda nelle sue mozioni le magagne scoperte dal M5S.

02. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su Dimissioni Boselli-Bea: il M5S vuole presenziare all’Assemblea dei Soci · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:
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Sulla vicenda delle dimissioni del Presidente di Bea, Silvio Boselli, permane un assordante silenzio da parte di tutti gli attori coinvolti, in primis i sindaci dei comuni soci. Di certo Boselli ha usato parole pesanti nella sua lettera di dimissioni; parla di “tensioni degli ultimi mesi aumentate a dismisura nelle ultime settimane” e “gravi problemi da affrontare nell’immediato“.
Siamo ancora in attesa che ci venga fornito il verbale dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione, in cui si potrebbero trovare molte delle risposte che mancano per comprendere cosa sia davvero successo in Bea. Nel frattempo è stata convocata un’Assemblea dei Soci per il 6 (prima convocazione) e 7 (seconda convocazione) maggio, in cui i sindaci dovranno affrontare la questione.
Trattandosi di una società a partecipazione pubblica, quindi di tutti i cittadini, è del tutto inaccettabile che questi “gravi problemi” non vengano resi pubblici; la trasparenza deve essere garantita sempre e comunque, piaccia o no ai sindaci soci che sembra vogliano passare il tutto sotto traccia con una rapida sostituzione del Boselli.
Per questo motivo i Consiglieri Comunali 5 Stelle di Nova Milanese, William Santoro, e di Bovisio Masciago, Stefano Pedata, e un cittadino di Seveso (nostro attivista), Massimiliano Albericci, stanno avanzando in queste ore una formale richiesta ai propri sindaci di poter presenziare, in veste di uditori, all’Assemblea dei Soci di Bea.
Siamo certi che i sindaci, non avendo nulla da nascondere e in un’ottica di totale trasparenza nella gestione delle società pubbliche, non avranno nulla da obiettare…
02. Maggio 2015 · Commenti disabilitati su I migliori alleati… · Categorie:Expo 2015

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I migliori alleati dei ladri e degli sciacalli che hanno speculato con Expo stanno devastando Milano. Questi delinquenti non c’entrano nulla con le ragioni del no expo. Solidarietà alle forze dell’ordine impegnate a difendere la città.