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Avevo denunciato il caso pochi giorni fa, sottolineando la nostra preoccupazione per la sicurezza dei dati sensibili delle centinaia di migliaia cittadini brianzoli che si rivolgono all’Asl di Monza dopo lo strano ingaggio di una società che si occupa di investigazioni private, la Phersei  Srl, per un incarico definito nel bando come “di controllo”.

Un comportamento anomalo per un ente pubblico, che solleva parecchi dubbi sulla trasparenza e sulle finalità dell’operazione, a partire dal metodo con cui è stata scelta la società di investigazioni, dato che il bando (“procedura di cottimo fiduciario”) è stato pubblicato per una sola giornata, non era visibile sulla piattaforma Sintel alla generalità degli utenti e la sola società Phersei era stata invitata a parteciparvi.

Ma le anomalie non finiscono qui. Perché dalle notizie di stampa apprendiamo che la società in questione è di proprietà del giovane politico della scena milanese Marzio Ferrario che, come si legge nell’articolo pubblicato dal Giornale di Monza, è un fedelissimo di Guido Podestà, ex Presidente della Provincia di Milano, e nel curriculum vanta una carica di assessore alla sicurezza della Provincia di Milano.

Ora, alla dubbia trasparenza dell’operato dell’Asl di Monza, si somma anche il sospetto del favore all’amico.  Se l’ombra del favore al politico di turno fosse confermata, sarebbe davvero gravissimo. Maroni ora deve rispondere celermente alla mia interrogazione e fare chiarezza.

A maggior ragione considerando le dichiarazioni alla stampa del direttore generale dell’Asl Matteo Stocco, secondo il quale l’ingaggio della società di investigazioni private si sarebbe reso necessario in quanto l’Asl avrebbe subito diverse violazioni notturne delle postazioni di lavoro e dei documenti aziendali.

In tutta questa strana storia voglio vederci chiaro. Ho già chiesto copia delle relazioni dei Sistemi Informativi aziendali sugli eventi accaduti, copia delle richieste di verifica dei livelli di protezione ed esposizione al rischio di violazione degli archivi informatici aziendali inoltrate a Lombardia Informatica e copia dei verbali rilasciati delle Forze dell’Ordine a seguito della denuncia dell’Asl.

Va fatta definitivamente chiarezza su tutta la vicenda. Con i dati sensibili dei cittadini non si scherza.

2 commenti

  1. Roberto Pavan

    Grande Gianmarco.
    Anche se i mezzi di comunicazione tradizionali sminuiscono o tacciono sul vostro operato sappiamo quanto sia importante il lavora che state facendo.
    GRAZIE.