Oggi il nostro legale ci ha comunicato che a soli sette giorni dalla presentazione del nostro esposto nella sede romana dell’Anac, il Presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone si è subito attivato inviando una lettera particolarmente circostanziata a Bea.
Nella comunicazione il Presidente Cantone chiede a Bea un puntuale riscontro alle illegittimità che abbiamo più volte sollevato, che riguardano la procedura di gara a doppio oggetto per la fornitura di una turbina per l’inceneritore di Desio (per un valore di 7 milioni e mezzo di euro) quali a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- la previsione nel disciplinare di gara di requisiti di partecipazione non corrispondenti all’oggetto dell’affidamento;
- la non corrispondenza dell’offerta presentata dall’aggiudicatario Comef alle previsioni dei documenti di gara;
- il mancato possesso di alcune attestazioni da parte di Comef;
- la mancata attribuzione dei punteggi all’offerta presentata;
- il conflitto di interessi del direttore generale di Bea Alberto Cambiaghi (che è contemporaneamente Responsabile Unico del Procedimento, Membro della Commissione di Gara e Responsabile Anticorruzione della società);
- l’indizione di una nuova gara dal valore di 360 mila euro afferente a servizi già inclusi nel precedente bando;
- la mancata richiesta della documentazione antimafia relativa all’aggiudicatario prima dell’intervenuta stipula del contratto.
Il Presidente Cantone ha concesso a Bea 20 giorni di tempo per inviare, oltre a tutta la documentazione di gara, una relazione dettagliata di chiarimento di tutte le criticità che noi già da tempo avevamo denunciato. Dopo aver ricevuto gli opportuni riscontri, l’Anac valuterà se aprire un procedimento a carico di Bea e dei suoi organi amministrativi.
Sono davvero contento del fatto che il dottor Cantone si sia mosso subito dopo la nostra segnalazione, in tempi così rapidi! Ora che l’Anac si è attivata, credo che non dovremo aspettare molto per capire davvero come sono andate le cose e chiarire definitivamente le responsabilità. Invito il Presidente della Provincia e i sindaci soci a smettere di difendere l’indifendibile, rimuovendo i vertici di Bea e annullando in autotutela una gara che ha troppi lati oscuri! Ne va del buon nome dei Comuni che amministrano.
Noi comunque non ci fermiamo e lo abbiamo dimostrato con i fatti.