Ho inviato una lettera al Presidente dell’ANAS S.p.A., Pietro Ciucci. Nella missiva, sottoscritta anche da Massimo De Rosa, Vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e Gianmarco Novi, Consigliere Comunale di Monza, porto all’attenzione dei vertici del gestore della rete stradale ed autostradale italiana i disagi dei cittadini di Monza residenti nel quartiere del tratto sud di Viale Lombardia dove emerge il tunnel della Statale 36.
Portiamo all’attenzione di Ciucci quanto sta accadendo a Monza in seguito alla creazione di un ‘controviale’ nel tratto sud di Viale Lombardia, là dove emerge il tunnel viabilistico di recente realizzazione.L’opera di parziale interramento della statale 36 è stata ampiamente condivisa e apprezzata dalla popolazione locale, ma altrettanto non si può dire della creazione del controviale sopracitato.
Il problema è che, là dove emerge il tunnel viabilistico realizzato per interrare la statale 36, è stato creato un ghetto perché il controviale è talmente stretto da risultare invivibile per gli abitanti della zona.
Gli enti direttamente coinvolti, vale a dire Comune, ANAS S.p.A. e Salini Impregilo S.p.A., hanno agito senza tenere in considerazione le istanze dei cittadini e senza vagliare soluzioni alternative che potessero ottenere una più ampia condivisione. L’esigua larghezza del controviale infatti impedisce il transito del trasporto pubblico locale, rende impossibile la sosta e il parcheggio, penalizzando le attività commerciali e mettendo a rischio l’incolumità dei passanti per via delle auto parcheggiate abusivamente.
I cittadini, dopo due esposti al Comune rimasti inascoltati, hanno proposto un progetto alternativo che permetterebbe di allargare il controviale senza compromettere la viabilità della statale. Ci auguriamo che l’ANAS valuti attentamente la soluzione proposta anche perché non risulterebbe particolarmente onerosa in termini economici.
Attendiamo risposte.
Qui lettera inviata ad ANAS.