Il Governatore della Lombardia Fontana è passato in poche ore dal “teniamo tutto chiuso” al “riapriamo il 4 maggio”. La consapevolezza dei cittadini sugli errori macroscopici del governatore è ai massimi livelli: grazie agli ottimi editoriali del Corriere della Sera, ai servizi del TG1 in prima serata e al lavoro di tanti altri giornalisti, ormai l’hanno capito tutti in che mani si è trovata la Regione Lombardia nel gestire la più grande emergenza sanitaria della sua storia, con un calcolo disastroso di perdite di vite umane.
Dall’eccessivo peso della sanità privata all’impoverimento dei presidi sanitari territoriali, dal reinserimento dei malati Covid nelle residenze per anziani alla fallimentare scelta di puntare tutto su un nuovo ospedale (mai andato a regime) in Fiera, la lista degli errori è davvero lunga, così come le pecche strutturali del famoso “modello Lombardia”.
Sarà forse per distogliere l’attenzione mediatica dalle proprie incapacità che Fontana si è inventato questa giravolta spericolata del “riapriamo il 4 maggio”? Per fortuna il Governatore leghista non potrà fare più danni di quelli che ha già fatto: in tema di riaperture conterà il parere del Governo, che alle sparate estemporanee e agli scaricabarile preferisce la cautela e lo studio dei comitati tecnico-scientifici.