Lo studio epidemiologico che Ats Brianza ha presentato lo scorso 12 ottobre a Desio non è adatto a dare risposte a chi, come noi, chiede da anni quali siano gli effetti sanitari dell’inceneritore di Desio.
Appena avremo la possibilità di esaminare il lavoro elaborato da Ats faremo le nostre valutazioni e controdeduzioni, ma è evidente che questo studio non è quello che è stato chiesto e non affronta la questione inceneritore.
Infatti Ats Brianza ha condotto un’indagine di tipo generale sullo stato di salute della popolazione in tutto il territorio di sua competenza, che si estende da Monza fino a Colico, mentre il consiglio comunale, su pressione del Movimento 5 Stelle, nel 2010 e nel 2015 aveva chiesto qualcosa di diverso e molto più preciso: uno studio specifico e mirato per indagare gli effetti sanitari dell’inceneritore di Desio sulla popolazione residente nei dintorni. Nel 2017 lo studio era stato affidato dal Comune al professor Paolo Crosignani ma non era partito proprio a causa dell’opposizione di Ats.
Non si capisce perché Ats, che in passato aveva collaborato alla realizzazione di studi mirati, nel caso di Desio si sia messa di traverso. Forse perché altrove erano emersi risultati preoccupanti? I vertici di Ats, che sono nominati dalla Giunta regionale della Lombardia, hanno fatto una scelta politica: negare ai cittadini la verità sull’inceneritore!