07. Maggio 2018 · Commenti disabilitati su Sergio Bramini, compriamo tutti insieme la sua casa per evitare lo sgombero! · Categorie:Lavoro, M5S, Monza · Tag: , , ,

Un nuovo tentativo concreto per salvare la casa di Sergio Bramini: è la raccolta fondi messa in piedi all’associazione San Giuseppe, un gruppo di imprenditori, per comprargli la casa ed evitargli così lo sgombero fissato per il 18 maggio.

Per chiarire meglio l’iniziativa riporto di seguito alcuni passi della spiegazione pubblicata sul sito delle Iene.

Per evitare lo sgombero servono all’incirca 450.000 euro, e per raggiungere l’obiettivo l’associazione San Giuseppe ha dato il via a un crowdfunding sulla piattaforma Gofundme, che non applicherà alcuna commissione alla raccolta fondi. Per donare basta cliccare qui e inserire i propri dati di carta di credito, Paypal o bonifico bancario.” Ancora »

23. Aprile 2018 · Commenti disabilitati su Caso Bramini: lettera al Presidente del Senato · Categorie:Governo, Lavoro, M5S · Tag: , , , , ,

E’ passata una settimana dal sit-in presso l’abitazione di Sergio Bramini di cui hanno parlato tutti i giornali e le tv.

Come noto, avevo eletto il mio domicilio parlamentare presso la sua abitazione per renderla inviolabile ai sensi dell’articolo 68 della Costituzione, ma il Tribunale di Monza ha ritenuto di respingere la mia richiesta di inviolabilità del mio ufficio parlamentare, procedendo con lo sgombero (rinviato solo per motivi di ordine pubblico).

Nei prossimi giorni scriverò al Presidente del Senato, Alberti Casellati, per chiedere che investa del caso la Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, affinché si esprima sull’inviolabilità del mio ufficio parlamentare di Monza e chieda al Tribunale di Monza, nelle more di questa giudizio, di sospendere i provvedimenti nei confronti di Bramini.

Qualora la Giunta, non ancora costituita, dovesse darmi ragione, sarà la Corte Costituzionale a doversi esprimere in merito al conflitto di attribuzioni di competenze tra poteri dello Stato che si è venuto a creare.

Intanto la data fissata per lo sgombero, il primo giugno, è stata anticipata dal giudice dell’esecuzione al 18 maggio…

13. Aprile 2018 · Commenti disabilitati su Caso Bramini: eletto il mio domicilio parlamentare presso l’abitazione per evitare lo sgombero · Categorie:Governo, Lavoro · Tag: , , ,

Fallire per colpa dello Stato. E’ questa la sorte toccata a molte aziende italiane a causa di uno Stato che non paga i suoi fornitori.

Sergio Bramini, 71 enne, è un imprenditore monzese che ha lavorato per molti anni nella gestione rifiuti. Nel 2011 la sua azienda, Icom Srl, è stata costretta a fallire a causa di mancati pagamenti per oltre 4 milioni di euro, la maggior parte riferiti a servizi svolti per gli A.T.O. (ambiti territoriali ottimali) siciliani.

Trattandosi di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, in teoria la Icom avrebbe potuto cederli alle banche e recuperare il denaro in sei mesi grazie a un meccanismo istituito dal Governo con due decreti nel 2013 e 2014. In realtà lo Stato italiano, in contrasto con l’Unione Europea, non ha riconosciuto gli A.T.O. come pubbliche amministrazioni. Di conseguenza il curatore fallimentare ha stralciato il 90% dei crediti vantati da Icom equiparando gli A.T.O. a soggetti privati i cui debiti non sono garantiti dallo Stato. Ancora »