Lo denunciamo da un anno e mezzo, siamo stati i primi a muoverci in Regione e in Parlamento, ma ora purtroppo siamo arrivati al dunque! Tra pochi giorni verrà approvato definitivamente il decreto attuativo dello Sblocca Italia, che prevede l’arrivo di oltre 500 mila tonnellate di rifiuti da bruciare negli inceneritori della nostra regione, provenienti dalle altre regioni del nord Italia.
E’ un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e un danno economico altrettanto grave per le comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l’incapacità delle loro classi politiche locali di mettere in piedi un sistema di gestione virtuosa dei rifiuti.
Renzi, come sempre prontissimo a fare gli interessi della lobby degli inceneritori, ha adottato una soluzione semplicistica e sbagliata a fronte di un problema complesso che richiederebbe maggiore attenzione e competenza, esautorando le funzioni delle Regioni e violentando i territori con una imposizione barbara e autoritaria.
A farne le spese i cittadini lombardi, che come ricompensa per aver incrementato la raccolta differenziata e il riciclo, si vedono recapitare una fornitura pressoché illimitata di rifiuti da tutto il nord Italia, a garanzia di lunga vita per i cancrovalorizzatori dietro casa. Come se l’inquinamento prodotto dal traffico, dal riscaldamento degli edifici e dalle industrie non bastasse.
Ma anche la Regione ha le sue colpe! Ha detto no al decreto attuativo dello Sblocca Italia ma nei fatti è rimasta inerme, nonostante i mille solleciti da parte del MoVimento 5 Stelle. Anche il ricorso alla Corte Costituzionale intrapreso dalla Regione fino ad oggi a nulla è servito (la Corte non si pronuncerà ancora per molto tempo).
Maroni non ha fatto nulla per attuare il piano di dismissione degli inceneritori lombardi, proposto dal M5S e approvato da tutte le forze politiche nell’autunno del 2013. Ha rinunciato alla programmazione degli impianti di gestione dei rifiuti, che gli spetta per legge, ancor prima che arrivasse Renzi ad imporre i rifiuti da fuori regione.
Nel giro di pochi mesi si è passati dalle dichiarazioni bellicose dell’Assessore al Bilancio Garavaglia (“Noi non accetteremo che arrivino rifiuti da altre regioni. Piuttosto boicottiamo gli impianti.”) ad una rassegnata e passiva accettazione del diktat renziano.
La Lombardia sta per diventare la terra dei fumi grazie alle imposizioni di Renzi e all’inerzia di Maroni.