Dopo aver ascoltato le parole pronunciate in seduta congiunta nelle commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta, posso dire che concordo su tutta la linea con il Ministro Fraccaro: la Terza Repubblica sarà sicuramente la Repubblica dei cittadini!
Avvicinare le decisioni politiche ai cittadini, anche a livello locale, sarà fondamentale per orientare le decisioni pubbliche verso il bene comune. Interverremo nell’ottica di consolidare le previsioni costituzionali con interventi mirati e circoscritti.
Gli strumenti di democrazia diretta e valorizzare il ruolo del Parlamento, in un momento di crisi della rappresentanza, sono una nostra priorità già evidenziata nel contratto di governo.
L’introduzione del referendum propositivo, l’abolizione del quorum nel referendum abrogativo (come per altro già raccomandato dal Consiglio d’Europa), la drastica riduzione del numero dei parlamentari e il contrasto ai fenomeni di trasformismo sono elementi essenziali per innovare le istituzioni.
Condividiamo gli obiettivi ma apprezziamo anche il metodo: il criterio non sarà intraprendere le inverosimili ‘grandi riforme’ di chi ci ha preceduto, bensì attuare interventi puntuali ed omogenei che rappresentano per noi obiettivi di legislatura. Al centro delle riforme ci sono i cittadini, che torneranno protagonisti anche attraverso l’introduzione di altri strumenti, come la creazione di un portale unico di consultazione del Governo.
La nostra linea è “meno leggi, più qualità”: attraverso un’operazione di “disboscamento normativo”, infatti, eviteremo il proliferare di leggi che non fanno altro che alimentare una burocrazia soffocante per gli italiani.