16. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Desio, ex Autobianchi: c’è cromo nella falda? Interrogazione al Ministro dell’ambiente · Categorie:Ambiente · Tag: , , ,

Vi ricordate il problema della contaminazione da cromo esavalente nella falda della ex Autobianchi di Desio?

A fine 2017 avevo sollevato la questione con un’interrogazione in Consiglio regionale. L’allora assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi mi aveva risposto che il problema era di competenza comunale e che spettava al Comune di Desio dare mandato ad ARPA di fare nuovi controlli.

Da allora sono passati due anni, ma il Comune non ha ancora chiarito come stiano davvero le cose.

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02. Dicembre 2019 · Commenti disabilitati su Diossina Seveso nei terreni agricoli: ATS Brianza vada avanti con i controlli di legge · Categorie:Ambiente, Seveso · Tag: , , ,

Questa estate è entrato in vigore un regolamento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che impone nuovi limiti all’inquinamento dei terreni agricoli e obbliga le Aziende Sanitarie Locali a tutelare concretamente la salute pubblica tramite accurati controlli dei prodotti agricoli e zootecnici provenienti da terreni inquinati. Si tratta di un problema importante per i comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio, dove è ancora depositata la diossina dell’incidente Icmesa del 1976.

A luglio avevamo inviato una lettera all’ATS Brianza per chiedere che intervenisse prontamente con i controlli, per evitare potenziali rischi per la salute umana. Venerdì scorso 29 novembre, a seguito di quel sollecito, con i nostri portavoce comunali Antonio Cantore di Seveso e Giulia Fumagalli di Cesano Maderno, ho incontrato il direttore generale dell’ATS Brianza Silvano Casazza e il suo staff di tecnici, oltre al personale di Arpa. Ci ha accompagnato il geologo Gianni Del Pero, Presidente WWF Insubria e memoria storica di tutto ciò che riguarda la diossina dell’ICMESA.
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01. Luglio 2019 · Commenti disabilitati su Diossina, finalmente difesi i terreni agricoli e la salute pubblica! · Categorie:Agricoltura, Ambiente, Seveso · Tag: , , , , , , ,

Siamo di fronte a una svolta epocale per la difesa dell’ambiente agricolo e della salute dei cittadini!

Il 22 giugno scorso è entrato in vigore il decreto 46/2019 del Ministero dell’Ambiente che istituisce per la prima volta il regolamento per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree destinate all’agricoltura e all’allevamento. Atteso da ben 13 anni, è un provvedimento molto importante che va a colmare una grave lacuna nella normativa ambientale.

Fino ad oggi, infatti, non esistevano regole specifiche per i terreni agricoli e quindi, in caso di inquinamento, gli enti competenti applicavano le norme dei terreni ad uso residenziale: norme che, per loro natura, non considerano le possibili conseguenze negative sulle produzioni agricole e sulla sicurezza alimentare e non prevedono nessun controllo sui prodotti agricoli.

Con il nuovo regolamento, invece, in caso di inquinamento di campi agricoli vengono previste nuove azioni mirate ad evitare il consumo di alimenti contaminati: in particolare viene affidato alle ASL il compito di stabilire le misure da adottare per garantire la sicurezza alimentare e di controllare la presenza degli inquinanti nei prodotti agricoli.

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14. Febbraio 2019 · Commenti disabilitati su Acqua potabile: interrogazione sui limiti di legge per il cromo esavalente · Categorie:Ambiente, In aula, Sanità, Senato · Tag: , , , , , , , , ,

Circa un anno fa, quando stavo in Consiglio regionale della Lombardia, mi sono occupato dell’area ex Autobianchi di Desio. Nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente, nella quale erano state evidenziate alcune gravi situazioni relative all’inquinamento della falda superficiale nell’area, era emerso anche un problema riguardo i limiti di legge dell’acqua potabile. Ancora »

25. Ottobre 2018 · Commenti disabilitati su Adda, stop alle speculazioni: interpellanza al Ministro dell’ambiente · Categorie:Ambiente, Governo, Territorio · Tag: , , , , , , ,

Accade in estate che il livello dell’Adda scenda al punto da costringere gli agricoltori a ridurre il prelievo di acqua, proprio nel periodo in cui le colture ne avrebbero più bisogno.  Eppure i grandi invasi alpini hanno enormi scorte d’acqua che potrebbero essere usate per aumentare il livello del Lario e, quindi, dell’Adda. Ancora »