Sabato scorso sono stato invitato ad un incontro del Comitato San Fruttuoso di Monza. Presenti vari rappresentanti istituzionali che hanno sottoscritto nei mesi scorsi il loro appello perché la linea 5 del metrò arrivi fino a Monza.
In sintesi, il comitato ha ribadito che già dal 1999 esiste un accordo programma tra gli enti coinvolti che si chiama “Monza Metropolitana“. E’ il primo vero atto amministrativo concreto, presente anche nei documenti recenti dello Governo. Oggi però quel progetto è stato radicalmente stravolto e il Comune di Milano ha imposto che la linea 5 non si sviluppasse a nord in direzione Monza bensì a sud verso San Siro e ora insiste per un ulteriore sviluppo verso Figino e Settimo Milanese.
Ritengono quindi assurdo che un documento che si chiama Monza Metropolitana porti la metrò da tutt’altra parte. Esistono 2 studi di fattibilità, redatti rispettivamente negli anni 2005 e 2012 e tenuti nei cassetti del comune di Monza, che definiscono le caratteristiche del progetto. Servono sostanzialmente 800 milioni per far arrivare la metropolitana fino alla Villa Reale e servire quindi tutta la città.
Occorre che Milano capisca che i terminal metrò devono essere fatti fuori dai confini della città, altrimenti si sconvolgono le periferie. Secondo studi seri, Milano non ha più bisogno di metropolitane all’interno bensì fuori da suoi confini. Il Comitato ha bocciato l’idea che al posto del metrò si possa potenziare la linea ferroviaria, in quanto la linea Milano-Chiasso è destinata al trasporto merci internazionale. Non è quindi possibile un ulteriore sviluppo delle linee S. E a breve, quando la Svizzera aprirà il Gottardo, tutti se ne renderanno conto.
Hanno infine sottolineato come il metrò fino alla Villa Reale porti occasione di sviluppo e crescita economica per tutta la Brianza, soprattutto per il turismo e il commercio, in quanto secondo alcuni studi che hanno fatto, Monza è considerata dai milanesi e dagli stranieri molto bella ma difficile da raggiungere. Il comitato da settembre partirà con iniziative che coinvolgeranno i cittadini (flash mob “anche clamorosi“).
L’obiettivo ora è quello di fare squadra tra tutti gli enti coinvolti (Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Cinisello, Provincia di Monza, Città Metropolitana) affinché la Regione indichi quest’opera come prioritaria e – soprattutto – il governo la finanzi! Il nodo vero pare l’esborso di circa 200 milioni da parte dello stato centrale.
Avevo già sottoscritto il loro appello in passato e oggi ribadisco la mia posizione favorevole alla metropolitana a Monza. Non siamo affatto contrari all’idea di realizzare le infrastrutture, ovviamente dipende dall’utilità che esse hanno e dall’impatto sul territorio e sull’ambiente.
E non possiamo arrenderci all’idea che nel nostro Paese queste opere siano quasi sempre associate a corruzione, tangenti e malavita. La mobilità sostenibile è una delle 5 stelle del nostro simbolo e Monza è una delle città più inquinate e congestionate d’Italia e d’Europa. Se non la facciamo qui, dove?