20. Marzo 2021 · Commenti disabilitati su ‘Ndrangheta in Brianza, se la conosci la sconfiggi! · Categorie:Legalità · Tag: , , , , ,

Nei giorni scorsi ho presentato con Silvana Carcano il suo libro su mafia e corruzione in Brianza. È un lavoro che ho fortemente incoraggiato e sostenuto perché nel nostro territorio non c’è ancora sufficiente conoscenza e consapevolezza di questi fenomeni.

Questo libro racconta innanzitutto che cos’è la ‘ndrangheta in Brianza, i suoi metodi, le sue attività, le sue ramificazioni nel mondo delle imprese e delle pubbliche amministrazioni; in secondo luogo spiega quali sono le strategie che abbiamo a disposizione per contrastarla, in particolare nell’ambito delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Dunque può essere un utile strumento operativo per le istituzioni locali: per questo l’ho inviato a tutti i sindaci della Provincia di Monza e Brianza.

Inoltre è scaricabile liberamente in formato pdf cliccando qui.

 

 

29. Ottobre 2019 · Commenti disabilitati su Desio, Molinara: dopo 11 anni nessuna bonifica. Interrogazione al Ministro dell’ambiente · Categorie:Ambiente, Legalità, Senato · Tag: , , , , , , ,

Era il 2008 quando, nell’ambito dell’operazione “Star Wars”, la polizia provinciale scoprì la “cava della ‘ndrangheta” di via Molinara a Desio.

Con le sue centottantamila tonnellate di rifiuti illegali, anche pericolosi, la discarica fece molto scalpore: non solo una bomba ecologica ma anche il segno inequivocabile della capacità della ‘ndrangheta di agire indisturbata nel territorio brianzolo. Tra le cause principali, secondo quanto era emerso dalle inchieste giudiziarie, la scarsità dei controlli da parte delle autorità e una diffusa omertà.

Oggi, dopo undici anni, una fitta vegetazione ha ricoperto la cava ma le centottantamila tonnellate di rifiuti illegali sono ancora lì, dove la ‘ndrangheta le aveva scaricate. Ancora »

23. Maggio 2019 · Commenti disabilitati su Fuori la mafia dallo Stato! · Categorie:Antimafia, Legalità, M5S · Tag: , , , , ,

La strage di Capaci, assieme a quelle che sono seguite, ha lasciato un segno profondo e indelebile nella storia del nostro Paese, ma non abbastanza da cambiarne la sorte.

Nei 27 anni trascorsi da allora la lotta alle mafie è proseguita ed è in parte aumentata la consapevolezza dei cittadini, ma le mafie non si sono fermate; al contrario, sono cresciute, si sono estese, rafforzate, evolute. Hanno conquistato le ricche regioni del nord, dove investono gli enormi proventi delle attività criminali. Grazie all’appoggio di imprenditori e politici senza scrupoli hanno contagiato e infettato il tessuto economico. La mafia dei colletti bianchi non usa le armi e può sembrare inoffensiva ma crea danni enormi alle aziende e ai cittadini onesti perché distrugge la concorrenza e la meritocrazia: la concorrenza sleale costringe le imprese sane a chiudere, giovani e meno giovani cercano all’estero il riconoscimento delle loro capacità. Ancora »