Sono state 12.047 le morti premature nel 2018 in Lombardia a causa del PM 2.5. I nuovi dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente tornano a confermare la situazione di rischio ambientale e sanitario in cui versano la Pianura padana e tante città e aree del Paese, in particolare al Nord che rimane l’area più colpita d’Italia e tra le più inquinate dell’Unione Europea e del pianeta. Nella provincia di Monza e della Brianza parliamo di 1061 decessi l’anno pari a 122 morti ogni 100.000 abitanti.
Vergognoso: Fontana si lava le mani sulle RSA dicendo che l’87% sono gestite da privati: quindi il sistema sanitario pubblico-privato è bello e buono quando c’è da dare miliardi ai privati, ma quando ci sono problemi la Regione non ne sa niente?
Per non parlare di Gallera col ritornello della bomba atomica (come se negli ospedali lombardi fosse filato tutto liscio) e Sala a colpevolizzare la gente che si sposta, del resto con tutte le aziende che hanno chiesto deroghe tanta gente deve uscire, no?
Alla fine la colpa del disastro lombardo sarà della sfiga e dei lombardi, Fontana e soci invece le hanno azzeccate tutte. Santi subito!
Ho presentato la mia candidatura a Facilitatore Regionale Lombardia, un ruolo importante per far crescere il Movimento là dove c’è più bisogno: IL TERRITORIO!
Il MoVimento sta portando avanti grandi cambiamenti che ci consentiranno finalmente di affrontare meglio i molti problemi sul tavolo.
Dopo i facilitatori organizzativi e per aree tematiche a livello nazionale, è arrivato il momento di completare il Team del Futuro con i FACILITATORI REGIONALI, cioè delle persone che saranno incaricate di occuparsi di sviluppare le relazioni con soggetti esterni (comitati, associazioni, portato di interessi, ecc), di gestire i problemi organizzativi interni, di migliorare la formazione gli attivisti/portavoce locali e accogliere nella maniera migliore possibile i nuovi iscritti. Ancora »
Sul problema dell’amianto in questi anni si è detto molto, ma fatto ben poco.
Ho iniziato ad occuparmi della questione alcuni mesi fa e, volendo capire lo stato dell’arte, avevo due possibilità: partire dall’alto, con lo studio delle leggi nazionali e i piani operativi della Regione oppure partire dal basso, facendo una piccola indagine empirica, nel luogo dove vivo, per poi risalire alle leggi nazionali e ai piani regionali e verificare se e quanto funzionano.
Ho scelto questa seconda strada. Sfruttando il fatto di abitare al quarto piano della palazzina più alta della mia strada (in zona stazione a Bovisio Masciago), ho semplicemente guardato dalla finestra i tetti delle case vicino alla mia. Ho una visuale di circa 200 metri su una normale strada di uno dei tanti comuni lombardi. Ebbene in questi 200 metri ho trovato ben 9 tetti in amianto! Ancora »