Fontana segua la volontà unanime del consiglio regionale di chiudere progressivamente gli inceneritori lombardi nella zona più inquinata d’Italia dove si muore per questo; Salvini sa bene che il modello da seguire in tutta Italia, Campania inclusa, è quello veneto di Treviso e di Zaia. Un modello che tutela ambiente, salute e crea più posti di lavoro. Ancora »
Nel 2014 con il decreto “Sblocca Italia” il Governo Renzi autorizzò gli inceneritori a smaltire i rifiuti urbani indifferenziati provenienti da tutta Italia. Il M5S si oppose duramente a questa scelta perché ritenevamo che non avrebbe risolto alcun problema ma al contrario avrebbe causato danni in tutta Italia.
Oggi possiamo dire che le conseguenze negative dello sciagurato articolo 35 sono anche peggiori del previsto. Ancora »
Molti cittadini, ricordando la risoluzione del consiglio regionale della Lombardia che nel 2013 approvò la nostra proposta di progressivo spegnimento degli inceneritori più vecchi, ci chiedono informazioni circa il piano di dismissione: è proprio il caso di fare il punto su questa importante questione! Ancora »
Il Movimento 5 Stelle Lombardia si è presentato questa mattina nell’aula del Consiglio regionale con sacchetti della spazzatura con la scritta “Regalo di Renzi alla Lombardia” per protestare contro il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi che imporrà alla Lombardia di bruciare al massimo della capacità dei propri impianti rifiuti provenienti da tutta Italia.
Il decreto prevede un “sistema integrato degli inceneritori”, una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, i rifiuti provenienti da tutta Italia.
Questo provvedimento “brucia” il lavoro che da anni i cittadini e le associazioni ambientaliste della Lombardia portano avanti per la progressiva riduzione dei rifiuti.
Il mio intervento dal minuto 11:50
http://
Torno sulla questione dello Sblocca Italia di Renzusconi e dell’incenerimento dei rifiuti di tutta Italia negli impianti della Lombardia, per fare qualche ragionamento più articolato, dopo l’arrabbiatura dei giorni scorsi.
Ho detto e scritto che da qualunque parte lo si veda, questo provvedimento non sta in piedi. Dalla parte di chi i rifiuti li riceve è del tutto ovvio; ma non sta in piedi nemmeno se lo si vede dalla parte di quei territori da cui proverrebbero i rifiuti, i cui cittadini sarebbero costretti a (continuare a) pagare esorbitanti costi di trasporto e smaltimento a causa dell’incapacità delle classi politiche locali di portare avanti una corretta gestione dei rifiuti, attenta all’ambiente, alla salute e alle tasche dei cittadini. Altro che solidarietà tra i territori!