Se avete meno di 40/45 anni non potete sapere di cosa stiamo parlando! Ma in epoca analogica, quando compravi un disco in vinile, era normale farne una copia su musicassetta per ascoltarlo sull’autoradio della macchina. Oppure duplicare la videocassetta originale di un film, per non rovinarla con l’uso.
Nel 1992 è stato istituito un contributo per compensare gli autori e tutta la filiera dell’industria culturale dei mancati guadagni economici causati dalla realizzazione delle copie per uso privato. All’epoca aveva un senso… ma oggi? Non ci crederete ma se avete comprato una schedina di memoria, un tablet, un pc o un televisore ancora oggi una parte del prezzo che avete pagato va alla SIAE come compenso per copia privata! fino a 5 euro per gli smartphone, fino a 9 per le chiavette usb, fino a 20 per gli hard disk. Un contributo che, pur avendo perso ormai quasi ogni ragione d’essere, costa ai consumatori circa 130 milioni di euro all’anno! Ancora »