15. Novembre 2018 · Commenti disabilitati su Groane: il Governo ha mandato l’Esercito, ora tocca alla Regione · Categorie:Legalità, M5S, Territorio · Tag: , , , , , , , , ,

Il Governo del Cambiamento ha mantenuto la promessa. L’annunciato presidio delle forze dell’ordine nel Parco delle Groane inizierà la prossima settimana con la presenza dei militari dell’Esercito nelle stazioni di Cesano Maderno e Ceriano Laghetto.

Si tratta di un’azione attesa da tempo e necessaria per potenziare il controllo del territorio e contrastare il degrado e la criminalità che hanno reso tristemente nota la cosiddetta “Linea dello Spaccio”; ma, da sola, non è sufficiente. Ancora »

15. Ottobre 2018 · Commenti disabilitati su Linea dello spaccio: incontro con il presidente per rilanciare il Parco Groane · Categorie:Ambiente, Legalità · Tag: , , , , , , , ,
Da quando è stata riaperta, nel 2012, la linea ferroviaria Seregno Saronno è tristemente nota alle cronache locali e nazionali per i fenomeni di spaccio e consumo di stupefacenti che interessano le stazioni all’interno del Parco delle Groane così come le adiacenti aree boschive.
Grazie alla ferrovia, i tossicodipendenti raggiungono facilmente queste zone dove trovano droga e ampie possibilità di bivaccare indisturbati.
 
Finalmente, dopo anni di inerzia del Governo, il ministro dell’interno in accordo con la Regione ha assicurato l’invio di uomini e risorse per garantire maggiormente la sicurezza nelle aree più critiche della Lombardia tra cui le stazioni ferroviarie e le adiacenti zone del parco.
Siamo consapevoli che il problema non si possa risolvere soltanto con il necessario presidio delle forze dell’ordine ma servano anche progetti di riqualificazione per aumentare la fruibilità delle aree e restituirle ai cittadini.
 

Proprio per approfondire e sviluppare il tema della riqualificazione del parco questa mattina, insieme a Giulia Fumagalli (portavoce a Cesano Maderno) e a Marco Fumagalli (portavoce in Consiglio regionale), abbiamo incontrato il Presidente del parco, Roberto Della Rovere. Ancora »