Non passa giorno che Fontana e Gallera non attacchino il Governo nel tentativo disperato di scaricare le loro responsabilità nella gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia.
Le polemiche sarebbero comprensibili se arrivassero da un territorio povero, arretrato e totalmente incapace di affrontare l’emergenza senza l’intervento dello Stato; invece è vergognoso e totalmente inaccettabile che lo scaricabarile arrivi proprio dalla regione più ricca e avanzata d’Italia!
La Lombardia, più di ogni altra regione, aveva la possibilità di reagire all’emergenza sanitaria in modo immediato ed efficace, anticipando se necessario le misure del Governo a livello nazionale.
Invece Fontana in questa situazione di emergenza sembra essersi trasformato in un fan del centralismo: ha preferito attendere che i provvedimenti fossero adottati a Roma.
Una precisa scelta che non lo autorizza, ora, a chiamarsi fuori. Invece di accusare il Governo di ciò che lui stesso non ha fatto a tempo debito, Fontana si assuma le responsabilità di governatore della regione in cui il virus ha potuto diffondersi nel modo più devastante causando, finora, oltre 53 mila contagi e quasi 10 mila vittime.