25. Luglio 2019 · Commenti disabilitati su Inceneritore Desio: quanta diossina nei terreni agricoli? · Categorie:Agricoltura, Ambiente - Rifiuti · Tag: , , ,

Il vecchio inceneritore di Desio è in funzione da una vita. Precisamente dal 1976. Sono ben 43 anni che ogni giorno questo inceneritore emette diossina. Fino a prova contraria, la emette “a norma di legge”, cioè rispettando i limiti previsti dalla legge, ma non è questo il punto.

Negli anni, grazie ai progressi dell’ingegneria e delle conoscenze mediche, le leggi sono cambiate e i limiti si sono abbassati. Oggi i limiti di legge di 20, 30 o 40 anni fa sono considerati elevatissimi, pericolosi e inaccettabili. Ma intanto, in quegli anni, gli inceneritori hanno prodotto un sacco di diossina… “a norma di legge”.

Ora, voi direte, qual è il problema? il problema è che l’inquinamento da diossine si accumula nell’ambiente. Pertanto è lecito aspettarsi che, anno dopo anno, i livelli di diossine nei terreni esposti alle ricadute dei fumi dell’inceneritore di Desio siano via via aumentati.

Quanta diossina ci sia nei terreni oggi, dopo 43 anni di emissioni, non si sa: da quanto ci risulta nessuno mai per quasi mezzo secolo si è posto il problema di andare a verificare! Non un sindaco, non un presidente di provincia, non uno degli enti pubblici preposto alla tutela dell’ambiente o della salute pubblica.

Intanto però si è continuato a coltivare nei terreni intorno all’inceneritore e qualcuno quei prodotti agricoli se li è trovati e se li trova tutt’ora sulla tavola. Non sarebbe il caso di dare una controllata, giusto per capire cosa si trova oggi in quei terreni?

Sarebbe molto importante, oggi più che mai, visto che da pochi giorni il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha emanato un regolamento, atteso da tanti anni, che pone dei limiti precisi alla presenza di diossina e altri inquinanti nei terreni agricoli. E se ci sono dei terreni inquinati, questo regolamento impone alle Aziende Sanitarie Locali di intervenire per tutelare la salute delle persone!

Per questo motivo abbiamo scritto una lettera al Direttore Generale dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, per chiedere di fare questi benedetti controlli sui terreni agricoli interessati dalle ricadute dei fumi dell’inceneritore di Desio.

Voglio sperare che risponda in fretta e positivamente di modo che si possa finalmente avere il quadro della situazione e, se necessario, ATS Brianza possa intervenire a tutela della sicurezza alimentare!

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