Economia circolare, energia pulita, fonti rinnovabili, transizione a zero emissioni di CO2.
Belle parole che fanno pensare a innovazione, ecologia, sostenibilità.
E invece no: dietro la patina verde dei proclami, sbandierati senza un minimo di vergogna, c’è il solito vecchio business, l’ennesimo ampliamento del teleriscaldamento a monnezza che BEA, la società proprietaria dell’inceneritore di Desio, questa volta vuole portare addirittura a Cinisello Balsamo! Piano piano arriveranno fino a Pizzo Calabro…
L’ho detto mille volte: non c’è niente di rinnovabile, di pulito e di ecologico nel bruciare i rifiuti. Associare il teleriscaldamento a monnezza all’economia circolare, poi, è una vergognosa falsificazione della realtà: l’incenerimento è la negazione dell’economia circolare perché spreca risorse e produce inquinamento.
A fare da sponda all’operazione c’è Engie (ex GDF Suez), il colosso energetico francese che oggi si vanta di “guidare la transizione a zero emissioni di CO2”. A parte il fatto che bruciare i rifiuti aumenta le emissioni di CO2 anziché ridurle, evidentemente Engie, come BEA, se ne sbatte altamente delle nanopolveri, dei metalli pesanti e della miriade di veleni prodotti dagli inceneritori.
BEA invece è una piccola azienda pubblica nata per bruciare i rifiuti degli 11 Comuni soci. Gestisce un inceneritore vecchio di 40 anni, che non ha più senso di esistere. I rifiuti indifferenziati dei soci sono ormai una piccola frazione di tutto quello che viene bruciato a Desio. Il resto è BUSINESS, puro e semplice BUSINESS portato avanti dai sindaci soci inquinando un territorio già di suo fortemente compromesso.
Chi l’ha detto che i sindaci proprietari dell’impianto debbano fare BUSINESS? Dove sta scritto che una pubblica amministrazione deve tenere in vita un’attività industriale/commerciale che di servizio al territorio ormai non ha quasi più niente? Fino a quanto continueranno ad ampliare il BUSINESS? Perché invece di pensare a chiudere quell’inceneritore continuano ad allargare la rete di teleriscaldamento, che altro non è che un modo per assicurare lunga vita all’impianto?
Sindaci, quando la smetterete di fare BUSINESS e comincerete a pensare al futuro dei cittadini che dovreste rappresentare?
E stendo un velo pietoso sull’assessore regionale all’ambiente (all’ambiente!!!!!!) Raffaele Cattaneo che benedice l’operazione, scordandosi che da tempo la Regione – grazie al pressing del M5S – aveva promesso di chiudere i vecchi e inutili inceneritori lombardi e di stoppare l’ampliamento delle reti di teleriscaldamento legate alla spazzatura, che sempre in maggiore quantità arriva da fuori regione.
Presto presenterò un’interrogazione al Ministro Costa per evitare la costruzione di nuove reti di teleriscaldamento alimentate dagli inceneritori e puntare invece sull’efficienza energetica e sulle vere energie rinnovabili!