Oggi, insieme al nostro portavoce in Regione Lombardia Marco Fumagalli, ho presentato all’Autorità Nazionale Anticorruzione un esposto su alcune possibili illegittimità della revisione del progetto delle tratte mancanti di Pedemontana. Ho presentato anche un’interrogazione parlamentare di modo che anche il Ministro Toninelli sia informato sui fatti!
Quella di Pedemontana è una lunga agonia: per anni abbiamo denunciato i gravi problemi finanziari che hanno impedito il completamento dell’opera in tempo per Expo 2015 e che ancora oggi precludono il proseguimento dei lavori. Problemi che Regione Lombardia ha sempre ignorato per non ammetterne il fallimento, al punto da mettere in atto un vero e proprio “accanimento terapeutico” culminato nell’ultimo atto dello scorso dicembre: se la società concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) non è fallita a gennaio 2018, è solo perché la Regione ha deciso di usare i soldi dei lombardi per garantire la sostituzione del prestito ponte da 200 milioni in scadenza con un mutuo trentennale. Con questa mossa si è tenuto artificialmente in vita la società ma non si sono risolti i problemi che, al contrario, sono destinati ad aumentare.
Alle note difficoltà legate al closing finanziario, ai bassi livelli di traffico, agli strascichi giudiziari sulle riserve e alle richieste di risarcimento legate alla risoluzione del contratto con Strabag, ai falliti tentativi di aumento di capitale, agli extra costi di bonifica dovuti alla diossina di Seveso, si aggiungono oggi nuovi forti dubbi di regolarità legati alla revisione del progetto recentemente annunciata da Autostrada Pedemontana Lombarda SpA (APL).
Difatti le modalità con cui APL ha dichiarato di voler operare sembrano davvero illegittime; al punto che, dopo un’approfondita valutazione, abbiamo deciso di presentare un esposto all’ANAC e un’interrogazione parlamentare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli per denunciare formalmente tre criticità:
1) Deroga alle nuove norme tecniche
Per quanto riguarda la revisione del progetto definitivo, APL ha candidamente dichiarato che non intende applicare le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni in vigore dallo scorso marzo: tale scelta appare illegittima in quanto la deroga è consentita dalla legge solo per le opere già affidate, ossia con affidamento in corso. Nel caso di Pedemontana, invece, il contratto con l’ATI Strabag è stato risolto prima della decisione di rivedere il progetto, pertanto allo stato attuale i lavori NON SONO AFFIDATI, quindi non ha nessun senso sostenere che si possa andare in deroga alle norme attualmente vigenti!
Il nuovo progetto dovrà essere redatto secondo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni anche se questo significherà un significativo aumento dei costi di progettazione e un ulteriore ritardo di qualche anno sulla tabella di marcia.
2) Modifiche sostanziali al progetto
Le linee guida per la revisione del progetto prevedono anche diverse modifiche in riduzione, concordate tra APL SpA e Concessioni Autostradali Lombarde SpA: in particolare, l’eliminazione del ramo sud della variante alla Varesina, il “congelamento” della tratta D e “una verifica generale delle soluzioni progettuali, al fine di mantenere l’importo delle opere all’interno del Quadro Economico approvato e al fine di verificare l’effettiva necessità e attualità delle richieste presentate, anche a fronte dei cambiamenti che sono intervenuti negli anni trascorsi nei territori attraversati dall’infrastruttura”. Tale modalità di revisione del progetto appare illegittima in quanto la Concessionaria e la Concedente non possono autonomamente rimettere in discussione un progetto consolidato approvato dal CIPE sulla base di un preciso Piano Economico Finanziario! Vogliono rivedere il progetto in modo sostanziale? Dovranno ripartire da capo con l’iter autorizzativo.
3) Nuova gara
Autostrada Pedemontana Lombarda SpA ha dichiarato la volontà di rimettere immediatamente a gara l’opera non appena completata la revisione del progetto definitivo.
Anche questa modalità di procedere risulta illegittima perché, oltre a rivedere il progetto senza applicare le nuove Norme Tecniche e senza ottenere un nuovo ok da parte del CIPE, non è possibile per legge mettere a gara un’opera senza aver individuato prima la necessaria copertura finanziaria.
Capisco che APL abbia interesse a portare avanti l’opera al più presto, dato che entro 12 mesi dovrà chiudere la partita del closing finanziario come previsto dal Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico Finanziario dell’opera, ma un progetto miliardario ed estremamente problematico quale è Pedemontana non può prescindere dal pieno rispetto della legge, a garanzia dei cittadini e delle casse pubbliche sulle quali – di fatto in via quasi esclusiva – si è retta fino ad oggi la sua esistenza.
Se i gravi problemi finanziari che affliggono Pedemontana non le consentono più di procedere in maniera legittima, occorrerà prenderne atto una volta per tutte.