Il Fatto Quotidiano in edicola questa mattina mi indica come un Senatore M5S “ribelle” in quanto sarei una delle “sensibilità potenzialmente più divergenti dal contratto che Di Maio e Salvini firmeranno nelle prossime ore”. Perché? perché “porta avanti da anni la battaglia No Pedemontana, tanto cara agli amministratori della Lega”.
La giornalista si chiede cosa ne penso del contratto e in particolare del pacchetto infrastrutture. Se mi avesse chiamato, glielo avrei detto senza problemi: penso ciò che tutti nel M5S pensano e che solo tre giorni fa veniva ribadito sui nostri canali ufficiali: l’era delle grandi opere inutili è finita e chi vuole leggere altro nel contratto sbaglia.
Per Pedemontana lombarda così come per tutte le opere non esplicitamente citate nel contratto la discussione è rimandata al comitato di conciliazione dove il M5S continuerà a ribadire la sua contrarietà, dove continueremo a combattere per i nostri valori, non arretrando di un centimetro.
Sulle grandi opere inutili non c’è bisogno di alcuna ribellione.