Venerdì mattina il #Rallybrianza è arrivato a Desio per una visita con la televisione svizzera alla cava Molinara, la discarica della ‘ndrangheta scoperta dalla polizia provinciale nel 2008.
La discarica occupa una superficie di 30 mila metri quadrati e contiene anche rifiuti pericolosi contaminati da idrocarburi, piombo e cromo. Secondo le stime sarebbero 180 mila le tonnellate complessive di rifiuti scaricati dalla ‘ndrangheta fino a 10 metri di profondità nella cava che da 10 anni, ormai, attende di essere bonificata.
Nel 2014 abbiamo presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno affinché si cominciasse a effettuare la caratterizzazione del sito, necessaria per la successiva bonifica, ma di fatto non è successo niente. Il sindaco di Desio, nonostante la richiesta della Regione, non ha voluto emettere un’ordinanza per certificare la situazione di emergenza e ottenere lo sblocco dei fondi regionali.
Insomma dopo 10 anni non solo non è stata fatta alcuna bonifica né messa in sicurezza del sito, ma non abbiamo nemmeno un quadro preciso di cosa sia stato sepolto nella discarica e delle conseguenze ambientali di questo vergognoso immobilismo.