Questa foto dei portavoce lombardi risale al 17 febbraio 2015, quando il Consiglio Regionale della Lombardia approvava la proposta di legge del #M5S sul voto elettronico per il #Referendum.
Avevamo promesso che ci saremmo battuti per aumentare la possibilità dei cittadini di partecipare alle decisioni della politica, e lo abbiamo fatto. E grazie a questi strumenti, ora a disposizione di Regione Lombardia, lo potranno fare ancora più spesso, abbattendo i costi delle consultazioni future.
Sempre grazie al M5S, i cittadini si sono potuti esprimere su un quesito costituzionale, cancellando, dopo soli tre anni dall’ingresso nell’istituzione regionale, vent’anni di favole indipendentiste che la Lega ha raccontato ai lombardi.
Ora bisogna dare immediatamente seguito alla volontà dei cittadini e aprire con il governo la trattativa sulle competenze come prevede l’iter costituzionale. Su questo abbiamo le idee chiare: ambiente, dissesto idrogeologico, sviluppo e innovazione per le imprese, istruzione.
L’affluenza in Lombardia è stata sopra le aspettative nonostante la strumentalizzazione di Maroni. L’atteggiamento scorretto di tutta la Lega Nord ha scoraggiato molti cittadini che per mesi hanno sentito parlare di residuo fiscale, che con questo referendum non c’entra niente. Noi siamo stati l’unica forza politica che ha informato e non ha fatto campagna elettorale.
Grazie ai lombardi che hanno votato e che hanno capito il senso del referendum: una vittoria dei cittadini e non della Lega.