Nell’ottobre scorso il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ha dato vita ad un progetto sperimentale – della durata di un anno – di “volontariato civico”.
In sostanza sono stati individuati dei cittadini che, a titolo puramente volontaristico (leggi gratuito), hanno preso l’impegno a svolgere tantissime attività di fondamentale importante per la fruizione turistica della Villa, quali la sorveglianza e il controllo degli spazi museali (Appartamenti Reali, Cappella, Teatrino e Serrone), l’accoglienza e l’informazione all’utenza della Villa e del Parco, il monitoraggio e segnalazione tempestiva di eventuali criticità, l’assistenza a persone disabili durante la visita negli spazi museali, la distribuzione di materiale informativo, la collaborazione ad attività di indagine rivolta ai visitatori o di customer satisfaction, il supporto all’attività di archiviazione documentale e di inserimento dati e perfino il presidio dei social network!
In pratica una parte importante del complesso monumentale della Villa Reale di Monza, tra i beni di primaria importanza del patrimonio storico e culturale del nostro Paese, viene gestita da volontari.
Questi volenterosi cittadini che – sia chiaro – vanno ringraziati per il tempo e l’impegno ci mettono, non possono certo sostituire delle figure professionali con competenze specifiche in ambito turistico e culturale.
Difatti ho ricevuto alcune segnalazioni sui disagi provocati da questa scelta. Eccone una che rende bene l’idea:
“Mi sono recato alla Villa Reale di Monza per una visita, dopo aver acquistato il biglietto ho dovuto aspettare diverso tempo prima di essere accompagnato negli appartamenti reali perché c’era un’atmosfera di confusione. Invece di essere accompagnato da guide abilitate, l’accompagnatore era un volontario. Questa persona, munita di tesserino di riconoscimento con scritto chiaramente “VOLONTARIO”, ha riferito di essere in servizio per conto del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ma di non essere dipendente di tale Ente né di essere retribuito.
Tale persona, malgrado tutta la sua buona volontà, non era in grado di effettuare l’accompagnamento nel percorso museale, non sapeva in quale stanza il gruppo si trovasse, inoltre non era in grado di indicare quale tasto premere sull’apparecchio che riportava la registrazione delle spiegazioni dei vari ambienti.
Sono rimasto molto deluso dal modo in cui sono organizzate le visite, e lo facevo presente a questo volontario. La persona mi diceva di essere stato istruito da dipendenti del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, precisando che “le quattro impiegate” che curano l’organizzazione del servizio dei volontari erano totalmente impreparate per quanto riguarda l’istruzione tecnica / storica /organizzativa tanto da lasciare i volontari allo sbando completo.
Mi sembra molto strano che un Ente pubblico gestisca direttamente servizi di questa importanza mediante volontari, servizi che devono essere il fiore all’occhiello della città, il biglietto da visita della nostra Regione. Alla base di tutto mi sembra ci sia una regia che tenta di utilizzare tale servizio senza costi per l’Ente, servizio a mio avviso totalmente scadente, probabilmente qualche dirigente vuole riempire il curriculum con “ARIA FRITTA”. Scusatemi l’espressione molto forte, ma non vi sorge il dubbio che il servizio dei volontari sia solamente LAVORO NERO a discapito dei dipendenti della Villa Reale?”
E’ davvero sconcertante constatare come il patrimonio storico culturale della nostra città venga gestito in modo così superficiale. La piena valorizzazione della Villa Reale potrebbe portare alla creazione di un circuito turistico di grande importanza ed essere uno dei fattori principali di rilancio del nostro territorio e di crescita dell’intero sistema economico locale.
La Regione trova milioni di euro per finanziare il rinnovo del Gran Premio di Formula 1 ma latita, insieme al Comune di Monza, quando si tratta individuare delle risorse per garantire un sistema di qualità a supporto della fruizione turistica e culturale della Villa.
Per questi motivi sto per depositare un’interrogazione al presidente Maroni affinché si investa in personale qualificato. Troviamo le risorse per presentare in modo decente il nostro gioiello!
Ma hai avuto qualche botta in testa da piccolo ? inanzitutto nessun lavoro nero, secondo nessun volontario è autorizzato a rimpiazzare le “guide” e terzo ( da simpatizzante del movimento) ti inviterei ad usare le tue energie per i veri problemi.
Saluti Giancarlo
E’ mio dovere approfondire le segnalazioni che ricevo e questo ho fatto. Anche alla luce della risposta alla mia interrogazione, continuo a credere che ci sia qualcosa che non torna….
http://gianmarcocorbetta.it/2017/03/villa-reale-monza-la-regione-non-mette-soldi-per-valorizzare-questo-bene-inestimabile/
Gentile signor Gianmarco, sono Gabriella Sterchele ho 56 anni e una laurea. Faccio la volontaria in Villa Reale e le voglio far sapere che niente di quello che ha scritto rientra nei nostri compiti e a tal proposito chi ci ha istruiti è stato molto chiaro: la nostra attività è presiedere le sale al fine di preservare l’integrità di quanto presente. Fine e niente di più, io non so con chi lei abbia parlato ma sicuramente questa persona non ha capito il ruolo. Parlare di lavoro nero, affidamento di un tale patrimonio in mano a dei volontari e quant’altro da lei scritto è veramente quanto di più lontano dalla verità lei possa aver riportato. La prego di informarsi meglio se desidera realmente dare un contributo informativo alla cittadinanza e aiutare a valorizzare uno stupendo patrimonio storico qual è la Villa Reale. Cordiali saluti
Mi scuso per l’errore, non presiedere bensì presidiare. Gabriella Sterchele
Grazie signora Gabriella per il suo contributo e anche per il lavoro da volontaria che svolge! Mi fa piacere sapere che i volontari svolgono un ruolo ben definito. Continuo però a non capire perché nel bando che era stato pubblicato a suo tempo non si era chiarito fin da subito questo ruolo, invece di parlare tra le altre cose di “accoglienza e informazione all’utenza della Villa e del Parco presso postazione fissa o mobile, assistenza a persone disabili durante la visita negli spazi museali, collaborazione ad attività di indagine rivolta ai visitatori o di customer satisfaction, supporto all’attività di archiviazione documentale e di inserimento dati, presidio social network”. Forse chi ha pensato originariamente all’inserimento dei volontari voleva approfittare di loro per svolgere ben altri ruoli. Poi quando è scoppiato il caso ha pensato bene di cambiare idea… Tutto questo ovviamente non riguarda la meritoria attività che le persone come lei svolgono, che vanno solo ringraziate. Cordiali saluti