Ecco quello che per me è stato l’intervento più profondo, più lungimirante, più importante, più intelligente di Palermo.
Parole da ascoltare, riascoltare e su cui riflettere.
Roberto Fico è sicuramente uno che vede lontano, perché arriva da lontano.
“Oggi è tutto comunicazione: si comunica, si comunica, si comunica… e poi magari dietro non c’è nemmeno il prodotto. Oggi la comunicazione si mangia tutto, la comunicazione si è mangiata totalmente la politica. Oggi non si riflette più in Parlamento, nel Parlamento non c’è più nulla, non c’è più niente dietro, non esistono i parlamentari. Esiste comunicare un qualcosa che non esiste più.
E allora noi dobbiamo cominciare a riflettere su che strada vogliamo percorrere e come è possibile oggi riuscire a parlare di comunicazione etica: anche noi del Movimento quando comunichiamo dobbiamo essere etici, perché se comunichi in un modo sbagliato sei come gli altri e prendi in giro le persone.
Oggi i giornalisti, non credete che sono proni al sistema del Pd o di altri. A volte oggi i giornalisti sono proni anche con il Movimento 5 Stelle, perché ci si mette d’accordo, perché ci si parla, perché ci si vede ogni giorno e questo non va bene. E allora il percorso che dobbiamo fare deve essere totalmente diverso, tutti, ogni giorno.
Dobbiamo tornare alle nostre origini. Le nostre origini sono fondamentali. Perché quando ci sono nebbie all’orizzonte, devi fare una cosa semplicissima: tornare alle tue origini e quelle tue origini sono la bussula del Movimento 5 Stelle. E’ così che si diradano le nebbie, sempre. Fedeli ai propri valori, ai propri principi, a noi stessi.
E a volte la comunicazione del Parlamento, questa velocità, questo modo di fare, è una comunicazione scarsamente etica che non ha più nessun rapporto con l’informazione. E questo modo noi lo dobbiamo combattere, dobbiamo essere coscienti: i fan, tutte queste cose qua, non ci servono. Avete visto già dove sono andati il partito democratico, i vari presidenti del consiglio: davanti a loro hanno solo un burrone, perché dietro di loro non c’è niente.
E quindi coraggio e alla fine centreremo l’obiettivo, che non è solo andare al governo, ma cambiare la cultura di questo Paese dove ognuno non delega più ma ognuno ha la propria responsabilità e dignità nel fare le cose. Mai più deleghe, mai più leader.”