AZIONE M5S NEI COMUNI: A CASA I VERTICI BEA, ANNULLAMENTO GARA E ACCERTAMENTO RESPONSABILITA’ CIVILI E PENALI
La gara per la nuova turbina puzzava già dalla primavera del 2015, all’epoca dei primi esposti e delle dimissioni del Presidente Boselli, ma la nuova Presidente Mazzuconi aveva tirato dritto sbandierando pareri legali che si sono poi rivelati del tutto inattendibili.
Dopo la nostra denuncia dello scorso dicembre e le prime osservazioni dell’ANAC, tra scuse inesistenti, giustificazioni strampalate e imbarazzanti silenzi, a marzo del 2016 la sfilza di eclatanti irregolarità presenti nella gara era ormai evidente a tutti, tranne alle “anime belle” del Partito Democratico che ancora attendevano fiduciose la conclusione dell’indagine.
Finalmente, con la Delibera numero 775 del 20 luglio 2016, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ha concluso il procedimento confermando sostanzialmente le gravi violazioni segnalate dal M5S. Ne ricordiamo alcune:
Violazioni della concorrenza
- mancanza dei requisiti da parte del concorrente e divieto di subappalto;
- richiesta di requisiti non in linea con l’oggetto del bando;
- mancanza dei requisiti in ordine all’affidamento del servizio di progettazione;
Violazioni del principio di economicità
- offerta difforme rispetto alla prestazione richiesta, avrebbe dovuto determinare l’esclusione del concorrente anziché l’aggiudicazione;
- informazioni contrastanti nel bando di gara, sarebbe stato necessario chiarire prima dell’aggiudicazione e non dopo;
- errato procedimento di valutazione dell’offerta pervenuta a danno della stazione appaltante, l’intero procedimento risulta viziato;
- aggiudicazione dell’acquisizione delle quote di BEA in assenza di un’offerta in aumento;
- gara per i servizi di ingegneria (364.000 euro) priva di motivazione, in quanto servizi già inclusi nella gara principale;
Violazioni del procedimento di gara
- violazione delle norme relative alle nomine dei Commissari di gara.
A questo punto non sono più ammesse scuse di alcun genere: continuare ad ignorare la gravità della situazione rappresentata da ANAC significa assumersi una responsabilità enorme.
Il Partito Democratico, che finora ha difeso contro ogni evidenza l’operato della società e del Presidente, deve prendere atto che la gara è totalmente illegittima e deve essere annullata, meglio tardi che mai.
I nostri portavoce nei comuni soci di BEA stanno presentando nei consigli comunali un ordine del giorno per chiedere:
- le dimissioni del cda e del direttore generale
- l’annullamento della gara per i servizi di ingegneria
- l’annullamento della gara per la sostituzione della turbina
Inoltre, a tutela dei cittadini e degli enti pubblici proprietari di BEA vogliamo che sia fatta chiarezza e giustizia fino in fondo, pertanto chiediamo ai sindaci di difendere la legalità e la trasparenza non solo a parole ma anche nei fatti:
- attivando ogni azione legale volta a verificare la sussistenza di responsabilità civili e penali,
- revocando tutti i servizi affidati direttamente a BEA Gestioni SpA in considerazione del fatto che BEA Gestioni SpA, come chiarito da ANAC, a causa dei vizi rilevati nel procedimento della gara a doppio oggetto non risulta essere una società legittimata a ricevere affidamenti diretti;
- costituendo una commissione d’inchiesta per verificare la regolarità di tutti i bandi e gli affidamenti espletati da Brianza Energia Ambiente S.p.a. e da Bea Gestioni S.p.A. negli ultimi 3 anni;
- relazionando entro 30 giorni al consiglio comunale circa l’adozione delle iniziative richieste.
Riguardo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla Presidente di BEA, è doveroso fare un paio di precisazioni.
1) Non è vero, come ha dichiarato Mazzuconi, che i termini per l’annullamento sono scaduti, perché i lavori sono stati consegnati a Comef l’8 luglio 2015, pertanto il termine di 18 mesi scadrà a gennaio 2017. Piuttosto, la Presidente di BEA dovrebbe spiegare chi effettuò la consegna lavori visto che all’epoca il direttore lavori non era ancora stato nominato!
2) Quanto ai presunti danni paventati dalla Presidente in caso di annullamento della gara, lei stessa sa benissimo che avrebbe potuto annullare la gara senza danni al suo insediamento, nella primavera 2015, come richiesto dal consigliere Bolis con apposita diffida, ma preferì correre il rischio e andare avanti: ora che il bubbone è scoppiato si faccia un esame di coscienza e ci risparmi la solita solfa dei danni economici a carico di BEA! se ce ne saranno, dovranno essere risarciti da coloro che li hanno causati! Ma l’annullamento della gara è fuori discussione e va fatto immediatamente, senza se e senza ma.