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Pochi giorni fa avevo scritto delle dimissioni del neo direttore generale di Brianzacque. Molto probabilmente sono legate ai forti dubbi sulla trasparenza e la regolarità della selezione che avevamo evidenziato fin da subito. Tra i problemi sollevati, il fatto che la società si rifiutasse di dare tutte le carte della selezione a Marco Fumagalli, uno dei candidati che aveva partecipato al bando.

Fumagalli non si è dato per vinto e aveva chiesto aiuto al Difensore Regionale… che puntualmente ha risposto, dandogli ragione!

Ecco il suo messaggio!

Cari amici, è con soddisfazione che comunico che il difensore civico lombardo ha accolto la mia richiesta di riesame in relazione al diniego di accesso agli atti opposto da Brianzacque a seguito della selezione del Direttore Generale.

Come potete leggere dall’allegato , si afferma che Brianzacque è una società pubblica e pertanto hanno il dovere di esibire i documenti. La società aveva infatti negato l’accesso ritenendo che la selezione fosse di tipo privatistico e come tale non soggetta alle norme della L. 241/90 e delle altre a tutela della imparzialità della procedura (tra cui l’art. 35 della L. 165/2001).

Al di là che il Direttore Generale potrebbe essersi dimesso per le violazioni commesse nell’espletamento della selezione e nelle fasi successive, l’accoglimento della richiesta è una grande vittoria perché riafferma il principio della trasparenza e della partecipazione in queste società che sappiamo essere non di proprietà dei cittadini ma della casta e della partitocrazia.

Vi esorto pertanto ad intensificare le azioni di contrasto ai comportamenti illeciti al fine di garantire che l’acqua sia veramente pubblica e fonte di partecipazione democratica. Dobbiamo altresì essere presidio e tutela della legalità nonché dell’immagine di Brianzacque e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda stessa.

Vi ringrazio fin d’ora per il contributo che potrete dare.

Non possono vincere contro chi non si arrenderà mai.

Marco Fumagalli

2 commenti

  1. Grazie Gianmarco,
    na questi fanno finta di niente, non sanno le regole visto che sono stipendiati da una societa pubblica?
    Poi chi doveva rispondere alla richiesta dei documenti? Possibile che non c’e’ mai il nome di un responsabile, vogliamo i nomi e addebitargli le spese per questi enormi sprechi di energie e soldi pubblici, quanto e’ costato il bando per il direttore?

  2. Gianluca Manzini

    Chi è il terzo candidato?