Questa è la storia di come una società pubblica NON dovrebbe gestire un bando di gara.
Questa è la storia del famigerato lotto 2 della gara a doppio oggetto della società pubblica Bea (inceneritore Desio) relativa alla fornitura e gestione di una nuova turbina dell’impianto, che nei mesi scorsi ha prodotto le dimissioni a catena di tutti i membri del vecchio Consiglio di Amministrazione (tranne uno).
Mettetevi comodi: il racconto è lungo e un po’ complesso, ma vale la pena seguirlo fino in fondo, non ve ne pentirete!
Fino ad oggi erano trapelate ben poche notizie in merito a questa benedetta gara, tra cui il fatto che fossero emerse irregolarità nell’aggiudicazione del bando, tanto da indurre sia il Collegio Sindacale che un membro del Consiglio di Amministrazione a presentare degli esposti in Procura. Ma i cittadini fino ad ora sono stati accuratamente tenuti all’oscuro di tutto. Di quali irregolarità si trattasse, non era dato sapere. Ma noi oggi finalmente siamo in grado di fare chiarezza.
Questo post è frutto di un lungo lavoro di ricerca di atti e analisi di documenti; è nato dal confronto con dei tecnici, che mi hanno supportato nel tortuoso percorso di studio e ricostruzione di tutta la vicenda. C’è voluto qualche mese, ma alla fine siamo riusciti a trovare il bandolo della matassa di una vicenda che Bea e i suoi soci (sindaci e presidente di provincia) si sono ben guardati dallo spiegare all’opinione pubblica!