30. Settembre 2015 · Commenti disabilitati su #dieselgate: Volkswagen risarcisca i danni alla Regione e ai cittadini! · Categorie:Ambiente, Trasporti

Ho depositato una interrogazione alla Giunta Regionale sul caso Volkswagen. La ditta ha truccato i test ambientali e i veicoli inquinano molto di più di quanto comunicato dalla casa produttrice. Si stimano emissioni superiori 40 % rispetto a quanto dichiarato di monossido di azoto, sostanza responsabile di asma e malattie respiratorie. In Italia circolano circa un milione di auto della Volkswagen e sono in corso verifiche sulle loro emissioni ed è stata sospesa la vendita dei veicoli Euro 5.

E’ necessario agire a tutti i livelli istituzionali per ripristinare il pieno rispetto delle norme sulle emissioni delle auto. Ogni alterazione o manipolazione impatta pesantemente sulla salute dei cittadini, sull’aria che respiriamo e sull’ambiente. Senza contare che gli ecoincentivi statali potrebbero essere stati attribuiti in base a dati sulle emissioni taroccati.  E’ poi necessario tutelare i cittadini lombardi che hanno acquistato auto che potrebbero risultare non omologate. La qualità dell’aria in Lombardia impone che la Regione sia in prima fila nel sostegno ai controlli, alle verifiche e alla promozione di veicoli poco inquinanti.

L’interrogazione chiede a Maroni  di agire in tutte le sede per avere sistemi rigorosi di omologazione delle auto, norme più stringenti in materia di informazioni agli acquirenti di automobili, maggiori investimenti per ridurre l’inquinamento dai mezzi di trasporto privati. Soprattutto occorre tutelare i cittadini che sono stati truffati nell’acquisto della propria autovettura attivandosi affinché i danni siano risarciti.  Ma non basta: anche la stessa Regione Lombardia deve essere risarcita dei danni causati all’ambiente e gli introiti vanno impiegati a sostegno del miglioramento della qualità dell’aria che tutti noi respiriamo!

La riforma della sanità passata lo scorso agosto in Consiglio Regionale sta per rivoluzionare in peggio la rete degli ospedali della Brianza ovest (Desio – Seregno – Carate – Giussano) che  sono da anni un punto di riferimento per i cittadini. L’intento è quello di separare l’ospedale di Desio da quelli di Seregno, Giussano e Carate Brianza, che verrebbero accorpati all’ospedale di Vimercate, e unirlo al S. Gerardo di Monza.

Questa decisione, puramente politica, avrà delle conseguenze enormi sulla vita delle persone. Non solo l’ospedale di Desio, sarà destinato inesorabilmente a diventare una succursale svuotata dell’ospedale di Monza, ma gli abitanti di tutti i comuni del seregnese dovranno giocoforza essere ricoverati nella lontanissima Vimercate, almeno per le malattie importanti del cuore, per quelle del cervello e dei reni  (né Giussano né Carate sono dotate di una stroke unit per la cura dell’ictus, una nefrologia con la dialisi e una vera urologia).  Peccato che per arrivare a Vimercate si impiegano in media 40 minuti, un’eternità nei casi di emergenza!

Inoltre, dato che tra questi comuni e Vimercate non esiste alcun collegamento con i mezzi pubblici, come faranno le persone senza auto, specialmente gli anziani, a recarsi così lontano?

Questa decisione non ha alcun senso, se non politico. A maggior ragione se si guardano i dati sui flussi che mostrano come su 1.211 malati di cuore provenienti dai comuni del territorio di Seregno nel 2014, solo l’ 1%  si è fatto ricoverare a Vimercate.

Qual è la logica di questa decisione? Cosa si nasconde dietro questa strategia? È quello che si chiede anche il Comitato Ovest Brianza, un gruppo di cittadini che conosce il territorio e che non ci sta ad accettare questa decisione così lontana dalle esigenze di questa parte di Brianza. Per questo ha promosso un’azione politica nei consigli comunali del territorio, un Ordine del giorno (già passato all’unanimità a Nova Milanese e Bovisio Masciago) intitolato “Salviamo i nostri ospedali”.

Originariamente la riforma sanitaria lombarda prevedeva l’accorpamento dell’ospedale di Vimercate con il S. Gerardo di Monza, ma tutti i sindaci piddini del vimercatese hanno alzato la voce contro questa ipotesi (che avrebbe penalizzato il loro ospedale), tanto che il capogruppo del Pd in Regione, Enrico Brambilla (ex sindaco di Vimercate), si è prontamente attivato per “cambiare le carte in tavola” all’ultimo minuto utile: così ora l’ospedale di Vimercate è salvo, ma a discapito di tutta la Brianza Ovest che subirà enormi disagi e una perdita di offerta sanitaria notevole.

Sia chiaro, noi non siamo come il Partito Democratico. Non facciamo manovre politiche per salvare il nostro orticello elettorale e scaricare i problemi sui cittadini di altri territori. Per questo facciamo nostre le ragioni della protesta del Comitato, ma riteniamo che la soluzione più equilibrata per tutti i cittadini della Brianza (vimercatesi, desiani, seregnesi, monzesi…) sia quella di mantenere l’attuale impostazione con Desio e Vimercate insieme e il San Gerardo di per sé.

Il comparto sociosanitario non dovrebbe essere terreno di caccia della politica come per il Pd e non dovrebbe essere nemmeno un settore in cui fare riforme azzardate e senza un minimo di criterio (come per la Lega e il centrodestra regionale), ma un patrimonio della collettività da tutelare e valorizzare.

30. Settembre 2015 · Commenti disabilitati su Le banche abbandonano Pedemontana: resta il buco da 3 miliardi di euro! Basta autostrade pacco! · Categorie:Pedemontana

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Gli istituti di credito hanno disertato la gara che avrebbe permesso alle casse di Autostrada Pedemontana Lombarda di  racimolare i soldi per i lotti B2 e C, oltre ai 200 milioni di euro per la copertura del prestito ponte che scadrà il 31 gennaio 2016. Il motivo è semplice, come sottolineato anche da Legambiente e come ripetuto da noi più volte nei mesi scorsi: le banche non credono in un progetto che ritengono vecchio, costoso e non profittevole e, memori anche del recente caso della deserta BreBeMi (Link), temono che l’investimento non rientri dai ricavi dei pedaggi.

I dettagli di questa gara sono degni di un film di Totò. Doveva chiudersi il 14 settembre con l’avviso perentorio che non sarebbe stata “praticabile” la valutazione di “richieste di proroga al termine di presentazione delle offerte”. Poi però di offerte non se ne è vista nemmeno una, quindi la gara è stata puntualmente prorogata al 25 settembre. Peccato che anche in questa data nessuna banca si sia fatta viva con un’offerta. Quindi non si è trovato di meglio da fare che prorogarla nuovamente al 16 novembre.

Per salvare il progetto faraonico dell’autostrada Pedemontana le hanno provate tutte, ma il buco da 3 miliardi (tanto serve per finire il mostro) resiste alle balle spaziali dei vari assessori alla Fabrizio Sala e Alessandro Sorte che in Regione fingono che l’opera “si farà tutta”. Ora che è conclamato che anche le banche abbandonano la nave, ad affondare insieme ad essa dovrebbero essere anche i politici che l’hanno prima voluta e poi difesa ad ogni costo.

E che dire della cosidetta opposizione del PD? Ieri il Capogruppo in Regione Enrico Brambilla ha dato il meglio di sé dichiarando “Che qualcosa non andasse lo avevamo percepito due settimane fa” (quando Pedemontana non si è presentata in Commissione Territorio)… ma noi è da anni che denunciamo questa situazione! Verrebbe da dire: “buongiorno Brambilla, ben svegliato!”. Il nostro poi prosegue: “Prima di far partire qualsiasi cantiere chiederemo che vi sia l’intera copertura finanziaria. Non vorremmo che si iniziasse a sventrare la Brianza senza conoscere la conclusione dei lavori”. Per la serie, sventriamola pure la Brianza, ma tutta eh! non solo un pezzettino!

Ora, dopo la debacle delle banche, non resta che sperare che i politici di destra e di sinistra, ugualmente amanti del cemento, si tolgano una buona volta le fette di salame sugli occhi e capiscano che non ci sono più le condizioni per gettare inutile asfalto in giro per la Lombardia e che bisogna cominciare a riqualificare la rete stradale esistente e potenziare il trasporto pubblico, senza inutili devastazioni del nostro già martoriato territorio. Basta autostrade pacco!