In Italia, è un dato di fatto, per spostarsi si usa principalmente l’automobile, infatti il tasso di motorizzazione e di pluri-motorizzazione delle famiglie italiane è tra i più alti d’Europa. Ma la crisi finanziaria ha in parte incrinato questa tendenza e i proprietari di auto sono diventati sempre più sensibili all’aumento dei prezzi del carburante, dei costi di parcheggio e alle imposizioni locali come pedaggi e tasse sul traffico.
In questo contesto è compito delle istituzioni, non solo attrezzare le città di sistemi di car e bike-sharing, ma anche promuovere concretamente buone pratiche e forme di mobilità che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini, come quelle basate sulla condivisione di un’auto privata da parte di un gruppo di persone che si muovono per lavoro, studio o altre attività lungo lo stesso percorso: il car pooling.