Ieri l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte, ha annunciato che la Tratta B1 della Pedemontana non verrà più aperta a luglio, come strombazzava Maroni fino a pochissimi giorni fa, ma “in autunno” a causa dei ritardi dei lavori.
Il progetto della Tratta B1 era stato modificato tempo fa per consentire che la lingua di asfalto di collegamento tra Lomazzo e Lentate sul Seveso aprisse in tempo per l’inagurazione di Expo, confluendo sulla Milano-Meda. Era la cosiddetta “Variante Expo“, di cui tutti si sono riempiti la bocca per mesi (che poi questo pezzo di autostrada non c’entrasse nulla con Expo, era solo un dettaglio…). La Variante Expo consisteva nel fatto di realizzare prima il collegamento in forma basilare tra Lomazzo e Lentate, rinviando ad una fase successiva tutte opere accessorie e le compensazioni.
L’apertura della Variante Expo era già stata spostata a causa dei ritardi dei lavori da maggio a luglio. Ora si apprende che sarà pronta in autunno, giusto in tempo per vedere Expo chiudere i battenti! Sarà il caso d’ora in avanti di chiamarla “Variante Fine Expo“… un’altra eccellenza lombarda!
L’altra notizia tosta data da Sorte ieri è che il cosidetto “closing finanziario” dell’intera opera – cioè il reperimento dei fondi che servono a finire l’autostrada (parliamo di qualche miliardata di euro… bruscolini) – è stato rimandato a luglio 2016! Anche qui ho l’impressione che siamo nel campo delle balle spaziali che ormai da tempo vengono spacciate ai media e agli amministratori locali quando si parla di Pedemontana.
Sorte fa finta di non sapere che Intesa SanPaolo ha appena annunciato che le sue partecipazioni autostradali verranno dismesse entro il 2017 e soprattuto che la delibera del Cipe che ha autorizzato la defiscalizzazione dell’opera (su cui peraltro sta indagando l’Unione Europea grazie all’azione del M5S) impone che il closing finanziario avvenga entro gennaio 2016, pena la decadenza della defiscalizzazione stessa.
Basta fare due più due per capire che Pedemontana è morta. Sarebbe ora che qualcuno, oltre a noi e a Legambiente, cominciasse a dirlo a cittadini! Così, giusto per la cronaca.
Sarebbe ora che i cittadini che si sono bevuti balle spaziali fin’ora aprissero gli occhi e imparassero ad ascoltare chi parla seriamente. Poi, se cominciassero anche a impegnarsi direttamente smettendo di delegare votando questi cialtroni, riusciremmo a rimettere in piedi questo bellissima Italia.
Grazie Gianmarco.
Ciao,
Siccome la stampa non ne parla perché impegnata a encomiare expo, dobbiamo sensibilizzare i lombardi e portarli davanti alla regione, organizzare dei banchetti nei territori colpiti dalla pedemontana altrimenti le nefandezze di questi amministratori le conosciamo solo noi del m5s. Stiamo parlando di devastazione del territorio e di spreco di denaro pubblico, non penso che i lombardi siano così refrattari.
Io sono disponibile.
Alessandro
Grazie Gianmarco, come al solito a queste “notizziucole” non vengono date le giuste visibilità.
Certo ora che intesa s. Paolo e unicredit chiudono i rubinetti a Autostrade dei fratelli Benetton, è lampante il fatto che stanno pubblicizzano le obbligazioni offerte ai privati per finanziare autostrade e dalle quali è doveroso astenersi dall’acquisto, per svariati motivi; conferma la difficoltà in cui si trovano queste opere inutili e distruttive del territorio.