Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha abbandonato l’aula del Consiglio regionale disertandone i lavori di oggi e ritirando tutti gli atti presentati per denunciare la gestione antidemocratica dei lavori della Commissione Territorio di ieri sul progetto di legge per il Contrasto al consumo di suolo. In commissione è stato negato alla minoranza il diritto di esprimere in modo esaustivo le proprie opinioni blindando i tempi di discussione e applicando la tagliola agli emendamenti con un atto di forza che crea un precedente pericolosissimo.
I consiglieri hanno mostrato un manifesto funebre con la scritta: “3 novembre 2014, morte della democrazia nella nostra regione. Tagliola in salsa padana: niente discussione degli emendamenti in commissione, tempi contingentati, soffocato il dibattito. Mai successo prima”.
Ieri è avvenuto un gravissimo atto di forza della maggioranza che ha messo a tacere le minoranze. Una maggioranza che subisce i diktat dall’alto del Governatore Maroni e che applica la ghigliottina imponendo un’intollerabile censura alle forze di opposizione. Il contingentamento, inspiegabile e non previsto dal regolamento dei lavori della Commissione Territorio, è illegittimo perché deciso senza il parere della Giunta del regolamento.
Ieri si è scritta una pessima pagina del Consiglio regionale, un vero funerale della democrazia in questa regione. Non partecipiamo alla seduta per dare un segnale forte e deciso poiché il rispetto delle regole deve essere un faro per chi Governa e tutela sia la maggioranza che la minoranza. Questa maggioranza ha creato un precedente pericolosissimo riguardo la trattazione di una legge, quella sul consumo di suolo, che merita una discussione ampia e articolata.
È gravissimo che un progetto di legge sia stato presentato dalla Giunta e mai discusso in commissione, votato in modo blindato , anticipando addirittura la votazione finale rispetto a quanto programmato.
Di fronte a questi episodi, ormai riconoscibili in molte istituzioni, sale il dubbio che in questo paese ormai si siano persi i diritti fondamentali della democrazia e che la partecipazione democratica dei cittadini nelle istituzioni non possa più tutelare la comunità di cittadini contro gli interessi oligarchici.
E’ una vergogna,siamo governati,da un branco di incapaci,che fanno di tutto,per salvare i loro sporchi interessi.
Alle camere lo hanno fatto in maniera indecente,se usano lo stesso procedimento in regione,tra qualche tempo saranno “autorizzati” a questa procedura pure i sindaci!!!