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In questi minuti si sta concludendo la battaglia più dura che abbiamo fatto da quando siamo in Regione Lombardia. E’ stata un’esperienza fortissima, che mi ha impegnato per mesi nello studio della materia e mi ha coinvolto totalmente negli ultimi giorni.

Credo davvero che abbiamo fatto il massimo, abbiamo giocato bene le nostre carte, abbiamo fatto un’opposizione durissima che verrà ricordata per molto tempo qui dentro; e allo stesso tempo, alla fine, siamo riusciti a portare a casa qualche risultato.

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Infatti dopo due giorni di forte contrapposizione e dopo aver costretto il Consiglio Regionale a fare le ore piccole, non accadeva da mesi, siamo riusciti ad ottenere dei miglioramenti alla legge.

 

Siamo riusciti a smuovere la maggioranza che fin qui ha alzato le barricate per difendere il via libera alla cementificazione della Lombardia e abbiamo ottenuto alcune preziose variazioni alla legge per il contrasto al Consumo di suolo.

Tra i nostri emendamenti che sono entrati nella legge per esempio il disincentivo al consumo di suolo sia dentro che fuori la città con la leva fiscale e cioè chi vorrà costruire su suolo vergine dovrà pagare di più rispetto ad oggi. E’ una misura finalizzata a limitare la speculazione edilizia e l’extragettito per le casse regionali sarà usato per progetti di recupero dell’esistente.

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Ancora, si è reso molto più stringente il principio che prima di consumare suolo si verifichi l’esistenza di un’effettiva esigenza abitativa e non ci sia dell’invenduto o del dismesso da recuperare.

Grazie ai nostri emendamenti la nuova legge impone poi che nei Piani di Governo del Territorio siano identificate aree per la rigenerazione urbana e incentivi per il recupero delle aree dismesse.

Abbiamo infine ottenuto misure per la riqualificazione degli spazi agricoli aperti.

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Quelle ottenuto è un risultato significativo e le preziose modifiche del M5S vanno nella direzione che avevamo indicato con un nostro progetto di legge che proponeva zero consumo di suolo.

Resta il giudizio negativo complessivo su di una legge sbagliata, che nell’impianto generale favorirà comunque il consumo di suolo; da qui il nostro voto negativo complessivo al provvedimento.

5 commenti

  1. Matteo Barattieri

    Orgoglioso di voi!

    Siete grandi!

    Da Monza
    Un attivista 5stelle purtroppo attualmente con problemi di tempi per farlo sul serio (l’attivista).

    Grazie ancora

  2. Francesco Sartini

    Grazie a tutto il gruppo M5S in regione.
    Le battaglie vanno condotte fino in fondo quando si è dalla parte giusta, e proteggere il suolo è ormai un’emergenza. Credo che un risultato, seppur insufficiente a raddrizzare una legge sbagliata, debba sempre essere apprezzato.
    Solo chi non vuol vedere può continuare a dire che non facciamo niente!

  3. Alessandro Tarabori

    Ero presente alla seduta di Mercoledì. Prima di tutto è scandaloso dover constatare che tutti gli altri consiglieri regionali percepiscano retribuzioni pari 8.000 euro netti al mese per NON lavorare. C’è chi legge il giornale, chi manda sms, chi ride e scherza con collega.
    Dei veri buffoni. Siedono in Regione solo per tutelare interessi personali e di grandi imprese costruttrici.
    L’unica vera opposizione costruttiva nell’interesse dei cittadini è la nostra.
    pd=fi=ncd=lega nord, non vi è alcuna differenza.
    Grazie ragazzi. Ora e sempre M5S

    • Alessandro Taraboti

      Una rettifica. Ero lì Martedì e non Mercoledì.

      Ciao Gianmarco
      in merito al disincentivo con la leva fiscale, chi vorrà costruire su un suolo vergine pagherà di più rispetto a oggi. Ma quanto di più? Due, tre, quattro volte le tariffe relative agli oneri di urbanizzazione primari e secondari? Comprendi anche tu che la differenza dovrà essere estremamente significativa. A mio parere ricadrà tutto su chi poi vorrà acquistare.
      Ciao Alessandro

      • Ciao, la nostra proposta iniziale era quella di aumentare del 200% il contributo di costruzione. Proposta indigeribile per la maggioranza. Dopo una lunga trattativa abbiamo concordato un aumento dal 20 al 30% al di fuori del tessuto urbano consolidato. Purtroppo più di così era impossibile.