Anche in Lombardia si applica la ghigliottina impedendo alla minoranza ogni possibilità di dibattito e confronto sul progetto di legge del consumo di suolo. La maggioranza che subisce i diktat dall’alto del Governatore Maroni, impone in Commissione Territorio un’intollerabile censura alle forze di opposizione che vengono private della possibilità di utilizzare strumenti come l’ostruzionismo per ottenere tempi e termini per un ampio dibattito su un’importante riforma come quella sul consumo di suolo. Questa è una grave lesione della democrazia in quanto si violano le prerogative fondamentali dei consiglieri di minoranza attraverso una censura inaccettabile e che va contro lo Statuto e il Regolamento.

I consiglieri regionali M5S hanno protestato recandosi presso l’Ufficio di Presidenza e richiedendo un intervento diretto del Presidente Cattaneo a garanzia delle minoranze. Ciò non solo non è avvenuto, ma Cattaneo ha addirittura avallato i metodi antidemocratici adottati dal presidente della Commissione V in barba alle più elementari regole di democrazia.

20141103_125212

Nel pomeriggio poi, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle della Lombardia hanno portato avanti la protesta in Commissione Territorio con fischietti contro la decisione del Presidente Alessandro Sala. Sul provvedimento M5S ha presentato centinaia di emendamenti.

La Maggioranza smania per chiudere su di un provvedimento che, invece di contrastare il consumo di suolo, darà il via libera alla cementificazione della Lombardia. Non ci è stato dato tempo utile per fare una discussione seria su un tema di dibattito tra i più rilevanti in Lombardia. Per mesi la Maggioranza sul consumo di suolo ha fatto ostruzionismo a se stessa. Dall’ultima settimana si pongono termini perentori. E’ un atto di brutale spregio alla democrazia.

L’accelerazione del presidente della Commissione Sala è illegittima perché va contro il regolamento. E non a caso abbiamo chiesto un intervento del Presidente del Consiglio regionale Cattaneo. Solo una volta in Regione, nel lontano 1990 e sul tema del bollo auto, si era deciso di votare emendamenti a blocchi per evitare la gestione straordinaria. Quella volta c’era un accordo politico. Oggi no, e il contrasto al consumo di suolo merita un dibattito vasto, approfondito e corretto. Chiedere, come abbiamo chiesto, che si faccia un dibattito prima di andare in aula è una richiesta democratica.

L’apertura c’era, ma il presidente Sala, anche a dispetto di un’apertura a rimandare il testo da parte di Forza Italia, ha assunto una posizione di totale chiusura, dimostrando inadeguatezza democratica al ruolo.

I portavoce M5S Lombardia

2 commenti

  1. Francesco Sartini

    Ormai, dai consigli comunali in su, si moltiplicano gli episodi che fanno trasparire un’insofferenza verso la democrazia. Il metodo garantista e democratico viene smontato sia con interventi di legge sia con interventi di prassi. Purtroppo è ormai evidente che i regolamenti e talvolta anche le leggi non tutelano se manca chi le rispetta e le applica.
    Grazie ai consiglieri che hanno il coraggio di denunciare quanto accade.
    Sul consumo di suolo la constatazione è triste: dietro ai proclami si cela solo la volontà di catturare voti e spartirsi le risorse in barba al rispetto del bene comune: il suolo è un bene di tutti, è esauribile e costituisce una ricchezza per le comunità. La cementificazione eccessiva impoverisce le comunità e arricchisce gli speculatori.

  2. Alessandro T.

    Questa si chiama criminalità organizzata legalizzata prodotta per gestire affari con le solite imprese costruttrici. Purtroppo è il modo che conoscono, oltre ad aumentare le tasse, per fare cassa e sistemare i bilanci.
    Dobbiamo manifestare o fare banchetti sotto la Regione per informare i cittadini-contribuenti.