25. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Lettera aperta ai presidi lecchesi: non mandate i bambini all’inceneritore! · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

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Gli attivisti di Lecco hanno scritto una lettera aperta ai presidi di tutte le scuole della provincia per invitarli a non mandare i bambini in visita (dis)educativa all’inceneritore di Valmadrera!

Ho sottoscritto la lettera e volentieri la pubblicizzo, con l’auspicio che anche altri gruppi facciano la stessa cosa!

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Egregio Sig. Preside,

La disturbiamo per richiamare la Sua attenzione sul fatto che riteniamo alquanto contraddittorio che nell’ambito di una lodevole iniziativa volta diffondere la cultura della tutela dell’ambiente nonché delle buone pratiche di riduzione, differenziazione, riciclo e riuso dei rifiuti sia prevista anche la visita ad un forno inceneritore che contraddice lo spirito dell’iniziativa.

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25. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Pedemontana: sempre a rischio default! · Categorie:Pedemontana, Territorio, Trasporti, Tutela del territorio · Tag:

Sul Sole 24 Ore di oggi è riportata la notizia che Pedemontana ha finalmente approvato il bilancio 2014, ma il Collegio Sindacale, la società di Revisione dei Conti e lo stesso Presidente avvertono che la continuità aziendale è a rischio e che per l’apertura anche delle prime tratte (A e B1) non c’è certezza (mancano all’appello 50 milioni di euro).

Il presidente informa che il nuovo piano finanziario è strutturato sulla base della defiscalizzazione ottenuta dal governo a inizio agosto (350 milioni di euro di esenzioni fiscali), di cui però, ammette candidamente, non sono ancora note le prescrizioni!

Welcome to Banana Republic!

 

Sole24Ore - 25 sett 14

 

24. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Qualità dell’aria a Cantù, lettera al direttore di ARPA e appello a Coop Lombardia · Categorie:Ambiente, Qualità dell'aria

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A seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini della zona, ho inviato una lettera al direttore dell’ARPA di Como Fabio Carella  per sottoporre all’attenzione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale  il disagio della cittadinanza legato all’Area Carburante Enercoop sita in viale Lombardia a Mirabello di Cantù, che ha incrementato significativamente il traffico nell’area, il rumore e generato un impatto negativo sulla qualità dell’aria, soprattutto nelle giornate di maggiore affluenza della clientela.

Ho chiesto ad Arpa se non ritenga opportuno effettuare un sopralluogo nelle aree limitrofe l’impianto di distribuzione di carburante, nei momenti di maggiore affluenza dei veicoli, al fine di rilevare i principali parametri determinanti la qualità dell’aria nonché il livello di rumore. Ho inoltre richiesto di ricevere i dati relativi alle analisi effettuate non appena essi saranno disponibili.

Mi auguro che la missiva abbia un seguito positivo; l’Agenzia regionale per la protezione ambientale è a servizio dei cittadini e di fronte al disagio che esprimono è necessario un intervento immediato. Non vorrei che l’impatto dell’insediamento sia stato sottovalutato in fase di autorizzativa da parte delle autorità competenti. La verifica della qualità dell’aria e la salute dei cittadini dovono essere prioritarie per le istituzioni. Rivolgo inoltre un appello a Coop Lombardia, proprietaria dell’impianto, affinché accolga le proposte di mitigazione avanzate dai cittadini, rimasti fino ad ora inascoltati.

23. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Indotto Gran Premio di Monza: i dati della Camera di Commercio · Categorie:Monza, Parco di Monza · Tag:

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Qualche giorno fa ho richiesto alla Camera di Commercio di Monza e Brianza documenti da cui aveva tratto le stime, riprese da tutti i media, sull’indotto del Gran Premio d’Italia a Monza.

Il tema dell’indotto per il nostro territorio è fondamentale per comprendere seriamente i benefici che la corsa porta ai brianzoli e va affrontato seriamente con dati certi. Altrettanto andrebbe fatto con i costi (non solo economici, ma anche, ad esempio, ambientali).

Ringrazio quindi la Camera di Commercio che mi ha risposto fornendo il dossier che hanno elaborato.

Sarebbe bello che partendo da questi dati si aprisse un serio dibattito pubblico – senza preconcetti ed emotività – sull’opportunità per il territorio brianzolo riguardo la permanenza del Gran Premio a Monza e conseguentemente dell’Autodromo nel Parco.

E’ chiedere troppo?

23. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su “Sblocca Italia” e libera gli inceneritori, la protesta di M5S in Lombardia · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

 

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Il Movimento 5 Stelle Lombardia si è presentato questa mattina nell’aula del Consiglio regionale con sacchetti della spazzatura con la scritta “Regalo di Renzi alla Lombardia” per protestare contro il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi che imporrà alla Lombardia di bruciare al massimo della capacità dei propri impianti rifiuti provenienti da tutta Italia.

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Il decreto prevede un  “sistema integrato degli inceneritori”, una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, i rifiuti provenienti da tutta Italia.

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23. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Decreto Sblocca Inceneritori: il mio intervento su Radio Popolare · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

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Questo provvedimento “brucia” il lavoro che da anni i cittadini e le associazioni ambientaliste della Lombardia portano avanti per la progressiva riduzione dei rifiuti.

Il mio intervento dal minuto 11:50
http://podcast.radiopopolare.it/localmentemosso_17_09_2014_1.mp3

18. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Decreto Sblocca Inceneritori: una beffa anche per i cittadini del sud · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

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Torno sulla questione dello Sblocca Italia di Renzusconi e dell’incenerimento dei rifiuti di tutta Italia negli impianti della Lombardia, per fare qualche ragionamento più articolato, dopo l’arrabbiatura dei giorni scorsi.

Ho detto e scritto che da qualunque parte lo si veda, questo provvedimento non sta in piedi. Dalla parte di chi i rifiuti li riceve è del tutto ovvio; ma non sta in piedi nemmeno se lo si vede dalla parte di quei territori da cui proverrebbero i rifiuti, i cui cittadini sarebbero costretti a (continuare a) pagare esorbitanti costi di trasporto e smaltimento a causa dell’incapacità delle classi politiche locali di portare avanti una corretta gestione dei rifiuti, attenta all’ambiente, alla salute e alle tasche dei cittadini. Altro che solidarietà tra i territori!

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16. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su INCENERITORI: LA SVOLTA AUTORITARIA DELLO SBLOCCA ITALIA – IL PD LOMBARDO ALZI LE CHIAPPE! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

Il Governo Renzusconi ha gettato la maschera: come avevamo anticipato ad inizio settembre, il Decreto Sblocca Italia da il via libera a tutti i rifiuti prodotti in Italia (urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi) che ora possono giungere ad una destinazione molto precisa: gli impianti di incenerimento della Lombardia e dell’Emilia Romagna, chiamati a lavorare “a saturazione del carico termico” (quello di Brescia, per fare un esempio, brucerà oltre 200 mila tonnellate in più rispetto ad oggi).

A farne le spese i cittadini di queste regioni, che come ricompensa per aver incrementato la raccolta differenziata e il riciclo (al punto da mettere alcuni impianti a rischio di chiusura) si vedono recapitare una fornitura pressoché illimitata di rifiuti da tutta Italia, a garanzia di lunga vita per i cancrovalorizzatori dietro casa.

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Ieri sera ho partecipato alla visita alla discarica di Mariano Comense, un’iniziativa nata dal gruppo M5S locale, fatta poi propria da tutta l’amministrazione comunale (presente anche il sindaco).

La discarica, posta a monte dell’abitato di Mariano, è nata abusivamente negli anni 60, è stata regolarizzata agli inizi degli anni 80 ed è incredibilmente ancora attiva!

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Nel decreto cosiddetto Sblocca Italia del governo renzusconi, tra le varie porcherie quali la cementificazione di aree demaniali, la trivellazione senza freni del territorio e l’aggiramento di norme a tutela dell’ambiente (spacciato per “semplificazione burocratica”) per la realizzazione di grandi opere, trova spazio anche la realizzazione manu militari degli inceneritori.

L’ultimo inchino del governo alla lobby inceneritorista risale al cosidetto collegato ambientale alla legge di stabilità 2014 – ancora oggi in discussione in parlamento – dove si prevede una moratoria alla costruzione di nuovi forni a fronte della creazione della “rete nazionale degli inceneritori”, una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, la monnezza proveniente da tutta Italia.

Sarebbe un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali. La “solidarietà” tra i territori e tra le regioni non c’entra nulla. Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata porta a porta (magari con tariffazione puntuale) in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 75%. E allora che senso ha questo provvedimento? E’ una truffa ai danni di tutti i cittadini!

Il MoVimento 5 Stelle Lombardia si è duramente opposto a questa norma portandosi dietro tutto il consiglio regionale, tanto che l’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi si è espressa più volte contro questa porcata ed è andata in audizione in parlamento a ribadire la contrarietà della Regione.

Ora, dalle bozze che sono circolate in questi giorni si evince che nel decreto Sblocca Italia il governo rilancia la rete nazionale degli inceneritori (definita, questa volta, “sistema integrato”) e gli stessi forni diventano “opere strategiche di interesse nazionale” il cui piano di realizzazione si farà centralmente a Roma, esautorando le regioni e militarizzando i cantieri come in Val di Susa. È quasi inutile sottolineare la gravità di questa svolta autoritaria del governo, che con la scusa di voler risolvere i problemi, con la scusa del “fare”, fa la cosa sbagliata e per farla sposta il centro decisionale lontano dai territori e minaccia l’uso della violenza.

Tirando le somme se ne deduce che non solo si mettono tutti i rifiuti prodotti in Italia a disposizione dei forni esistenti, ma si impone con la forza ai territori la volontà del governo di costruirne di nuovi!

Questo è semplicemente inaccettabile e ci opporremo con tutte le nostre forze!

01. Settembre 2014 · Commenti disabilitati su Seveso: tariffa puntuale dei rifiuti per tutte le famiglie · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Fortunatamente in Brianza, in tema di gestione rifiuti, non ci sono solo sindaci in stato confusionale che pensano di migliorare la raccolta differenziata affidando il servizio alla società che gestisce il forno inceneritore di Desio. Esistono anche sindaci virtuosi che “fanno la cosa giusta” ed è corretto evidenziarlo.

È il caso del sindaco di Seveso che, dopo aver sperimentato con successo la tariffa puntuale nel quartiere di Baruccana, ha deciso di adottare il sistema su tutto il territorio comunale.

L’articolo de Il Cittadino che riporto non lo dice, ma a Baruccana la raccolta differenziata con tariffa puntuale si è attestata sopra l’80%! Il rifiuto indifferenziato (tanto per intenderci, il prezioso “combustibile” per l’inceneritore desiano) si è ridotto nientemeno della metà, consentendo benefici economici che si tradurranno in un taglio della tassa rifiuti stimato intorno al 10%.

Sarebbe bello non sentire la necessità di elogiare un sindaco che fa queste cose, perché dovrebbe essere la normalità per tutte le amministrazioni comunali fare gli interessi dei cittadini e dell’ambiente… Purtroppo non è così.

E sarebbe altrettanto bello che da questa esperienza il sindaco di Seveso giungesse alla conclusione che non ha davvero senso continuare a difendere il piano industriale della società che gestisce il forno di Desio, che ne prevede il potenziamento e il mantenimento in vita per altri 18 anni. Ma parliamo pur sempre di un sindaco di centrosinistra… non è che si può pretendere più di tanto!