Torno per l’ennesima volta sul tema Pedemontana per qualche aggiornamento.
COMPENSAZIONI AMBIENTALI
Su richiesta mia e della collega piddina Barzaghi, il 12 giugno la società Pedemontana è stata audita presso la Commissione regionale Ambiente per avere informazioni sulla realizzazione delle compensazioni ambientali nella tratta già realizzata, la A.
Al momento non si è fatto nulla in concreto, tutti i progetti sono in varie fasi di approvazione e/o discussione con i Comuni interessati. Il rischio concreto che ho evidenziato è che con la situazione di “quasi default” (come ha dichiarato recentemente il sindaco Pisapia) la società non abbia le risorse necessarie per realizzare le opere. Il Presidente di Pedemontana ha assicurato che i soldi sono già stati stanziati… staremo a vedere!
Nota di cronaca: abbiamo videoregistrato l’audizione ma il Presidente di Pedemontana ci ha negato l’autorizzazione a pubblicare le immagini… perché? E’ comunque possibile leggere il verbale dell’audizione QUI e vedere le slide presentate QUI.
DIOSSINA
Nella stessa giornata, dopo l’audizione, la Commissione si è occupata anche del tema della diossina dell’incidente Icmesa del 76 ancora presente nei terreni dove dovrebbe passare la tratta B2. Qui il problema di fondo è che la società Pedemontana non ha ancora provveduto a fare degli accertamenti completi e a norma sul tasso di inquinamento dei terreni, propedeutici alla eventuale bonifica. Questa è una prescrizione di legge che non è stata rispettata, ed è importante che venga rispettata prima che il progetto esecutivo della B2 venga approvato.
Di seguito riporto lo scambio di battute tra me e il dottor Nova della Direzione Ambiente di Regione Lombardia sul tema… speriamo che la Regione si muova e pretenda da Pedemontana il rispetto della legge!!
Presidente MARSICO
Sono le considerazioni che la Commissione è tenuta a fornire nell’ambito dell’esercizio delle funzioni di monitoraggio degli atti di indirizzo. Era stata approvata la mozione n. 72 presentata il 2 luglio 2013 e successivamente approvata.
Avete a vostra disposizione una relazione che è stata formata dagli Uffici di V e di VI Commissione. Questa Commissione è stata investita, su richiesta del Presidente Sala che in prima battuta invece era stato indicato come Presidente della V Commissione, responsabile del monitoraggio di cui oggi andiamo a trattare.
Le conclusioni sono conclusioni che depongono a favore di una copiosa attività posta in essere dalla Giunta e dalla Direzione Generale in adempimento all’indicazione presente nell’atto deliberativo di Consiglio. Se volete do lettura delle conclusioni a cui sono pervenuti gli Uffici.
Abbiamo la presenza del DG, se vuole implementare rispetto al documento che credo sia a sue mani, vuole intervenire? Non vuole per il momento intervenire. Se vi sono richieste di intervento da parte dei Consiglieri. Corbetta, prego.
Consigliere CORBETTA
Il tema era quello della mozione n. 72 che chiedeva una serie di azioni da parte di Regione Lombardia sulla criticità della diossina sulla tratta B2. Ci era sembrato che le azioni poste in essere dalla Giunta non fossero adeguate alle richieste del dispositivo della mozione. Di fatto poi la documentazione che ne è seguita, sia da parte della Commissione V, che la risposta ad un’interrogazione specifica che avevo fatto, avevano ulteriormente dato informazioni aggiuntive che da un lato sono positive. Nel senso che finalmente Regione Lombardia prende atto ufficialmente – e mi risulta che non fosse mai successo prima – che i terreni su cui passa la tratta B2 sono effettivamente contaminati dalla diossina dell’Icmesa di Seveso e che quindi bisogna giocoforza fare una serie di azioni di prevenzione riguardo i rischi che possono esserci nella movimentazione dei terreni, sia per quanto riguarda i lavoratori, che per quanto riguarda i residenti in loco.
Il vero dato critico che emerge è che in sostanza ancora non è stato fatto nulla da Società Pedemontana, cioè, l’iter che la legge stabilisce, il decreto legislativo 152/2006, è molto chiaro nel senso che bisogna fare le analisi preliminari, poi bisogna fare una caratterizzazione dei suoli che in base all’analisi preliminare sono risultati contaminati, entro 30 giorni dall’analisi preliminare, poi c’è l’analisi rischio sito specifico che è l’ ulteriore passo di approfondimento e poi la bonifica.
Pedemontana ha fatto le indagini preliminari nel 2008, quindi entro 30 giorni dal 2008, da quando le ha fatte, doveva fare la caratterizzazione senza aspettare mozioni, interrogazioni, interventi del CIPE e via discorrendo. Invece questa cosa non è stata fatta. Quindi, questo è il cuore del problema.
Noi crediamo che Regione Lombardia debba, in maniera ancora più incisiva rispetto a quello che ha fatto fino ad oggi, chiedere la caratterizzazione dei suoli perché è stata fatta solo in modo parziale, preliminare, in parte senza il contraddittorio con ARPA, con l’Ente pubblico come richiesto dalla legge. Per cui, abbiamo ancora questa situazione di mancata ottemperanza agli obblighi di legge a fronte di un inquinamento forte di un terreno. Questo è il punto di fondo.
Mario NOVA
Grazie. Da un punto di vista del merito ritengo che la sintesi formulate nell’ambito della nota che è stata messa a disposizione della Commissione, indichi in modo pertinente l’avanzamento delle posizioni e delle attività che sono in corso.
Raccolgo l’attesa che nei confronti della Società Pedemontana ci sia un atto di impulso per sollecitare l’adempimento di quanto contenuto nell’ambito della mozione.
Provvederò ad accordarmi con la Direzione Generale regionale competente allo sviluppo delle attività, a seguire, a presidiare l’avanzamento dell’attività infrastrutturale, cioè con la DG Infrastrutture per cooperare al fine di conseguire la maturazione delle attività attese che attengono al Piano di indagine che, però, sarà richiesto in termini di atto capace di generare un posizionamento di caratterizzazione in contraddittorio con ARPA, quindi essere già pronto per esprimere tutte le conseguenze che il Piano di caratterizzazione potrà generare in termini di passaggi successivi.
Presidente MARSICO
Prego, Corbetta.
Consigliere CORBETTA
Grazie, Direttore, aggiungo un tema importante. Il Comune di Desio e di Seveso hanno anche effettuato un atto di diffida nei confronti di Pedemontana al fine che non ci sia l’approvazione del progetto esecutivo della tratta B2 e della C senza avere adempiuto alle prescrizioni del CIPE, quindi al Piano di caratterizzazione e via discorrendo. Questo perché i Comuni presuppongono – e io ritengo abbiano ragione – che il Piano di caratterizzazione possa anche incidere sul progetto esecutivo. Cioè, in base all’inquinamento che si trova, in base alle azioni che si devono fare, il progetto esecutivo potrebbe anche cambiare nella sua versione finale anche soprattutto sugli aspetti finanziari. Poi magari non si trova inquinamento, ma se lo si trova bisogna fare qualcosa e se nel frattempo è stato fatto il progetto esecutivo a quel punto cosa facciamo?
Quindi, il problema è che adesso si parla di una bozza di progetto esecutivo presentato ai Comuni, quindi se se si va avanti con questo progetto e non si è ancora fatta la caratterizzazione, si rischia che questa prescrizione del CIPE non riesca a vedere una soluzione piena. Questo è il tema su cui volevo un suo ragionamento. Grazie.
Presidente MARSICO
Grazie, Consigliere. Deve replicare?
Mario NOVA
Raccolgo anche questo elemento informativo che attiene appunto allo sviluppo delle attività progettuali ed esecutive dell’intervento in modo da assumere conseguentemente una sollecitazione finalizzata anche ad evitare inadeguati avanzamenti nel percorso progettuale attuativo.
CRISI FINANZIARIA
Ultima nota, segnalo questo articolo di oggi sul Sole 24 Ore ad ulteriore testimonianza delle gravissime difficoltà finanziare in cui versa Pedemontana. Ennesima riprova di come si opportuno fermare il mostro la dove è arrivato, senza procurare ulteriori danni al territorio!