16. Aprile 2014 · Commenti disabilitati su Pedemontana: il più grave danno ambientale alla Lombardia da decenni! · Categorie:Pedemontana, Territorio, Trasporti · Tag:

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Riporto il comunicato stampa di Legambiente, che condivido in toto.

“Un comportamento che potremmo definire eufemisticamente ‘poco istituzionale’ anche se giustificabile con l’imbarazzo: è quello del governatore Maroni, che dopo infinite richieste e una minaccia di bivacco in Piazza Città di Lombardia, ha nuovamente cancellato il proprio appuntamento con i sindaci delle popolose città brianzole che saranno devastate dalla tratta B2 di Pedemontana, quella che da Lentate sul Seveso a Desio cancellerà la Statale 35 trasformandola in una autostrada a pedaggio, con giganteschi cantieri che, tra l’altro, minacciano di rappresentare una grave insidia sanitaria, visto che gran parte del tracciato si snoda su terreni che ancora oggi custodiscono elevate concentrazioni della diossina di Seveso, senza che sia stato chiarito se e come queste aree verranno bonificate.

Il rinvio, tecnicamente, pare essere giustificato dall’attesa del pronunciamento del CIPE (più volte rimandato, ora atteso per il 18 aprile) in merito al bonus fiscale che vale 480 milioni di euro di cui le finanze pubbliche dovrebbero privarsi a beneficio di una infrastruttura al cui project financing ormai non crede più nessuno, e non solo le banche che dovrebbero elargire crediti e finanziamenti”. E’ quanto si legge in una nota di Legambiente.

“Pedemontana è un’opera condannata al fallimento, perché è la risposta sbagliata ai seri problemi di mobilità dei territori che attraversa – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – ormai sono completamente svalutati, anche agli occhi degli istituti finanziari che dovrebbero sostenerla, i modelli di traffico che hanno giustificato un progetto affetto da gigantismo patologico, perché è chiaro a tutti che un’autostrada a pedaggio non è la risposta alle esigenze di spostamento in un territorio in cui le vere criticità sono il breve raggio e il pendolarismo su Milano, e anche la bufala dell’opera connessa a Expo ha ormai perso ogni credibilità, visto che basta guardare una carta geografica per capire che Pedemontana sta all’Expo come le palme al Polo Nord.

Prima che sia troppo tardi, occorre che la regione fermi le ruspe per ripensare e ridimensionare un progetto da 5 miliardi spesi male”. Nel suo tracciato, la Pedemontana ha già devastato chilometri di suolo libero tra le province di Varese e di Como, radendo al suolo alcune tra le più importanti foreste dell’alta pianura lombarda, come il bosco della Moronera a Lomazzo, i boschi della valle del Lura e quelli del Battù, a nord di Lazzate: “Pedemontana è senza dubbio il più grave danno ambientale che abbia afflitto il territorio lombardo negli ultimi decenni, ed è un danno assolutamente ingiustificato sotto il profilo dell’utilità pubblica dell’opera”.

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