All’indomani del terremoto politico che ha colpito la giunta regionale lombarda, durante la “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime” organizzata a Palazzo Pirelli i Portavoce M5S Lombardia contestano il Presidente della Regione Roberto Maroni. Il governatore mette le briciole del bilancio regionale per la lotta alla mafia, poi però ne commemora le vittime. Noi non ci stiamo!
Nell’ottobre scorso mi sono occupato di uno dei più grandi incidenti nucleari del nostro Paese, quello di Rovello Porro, a pochi chilometri da Milano. Avevo depositato un’interrogazione in cui chiedevo alla Giunta Maroni con quale cadenza effettuano controlli sulla zona e se il monitoraggio sia mai stato effettuato su di un’ampia fascia di territorio anche a distanza dal luogo contaminato. Volevo anche sapere a che punto è la stesura del piano di messa in sicurezza dell’area, se è in programma un monitoraggio radiometrico annuale dei siti contaminati in Lombardia e se sono stati effettuate indagini sulla salute dei cittadini esposti, loro malgrado, alla radioattività.
Ebbene, nonostante il regolamento del Consiglio Regionale preveda un riscontro entro 20 giorni, a distanza di ben 5 mesi non ho ancora ricevuto una risposta! Non vorrei che questa reticenza a rispondere sia dovuta ad una mancata attenzione verso il problema durante gli anni. Stiamo parlando della salute di un’ampia fetta di popolazione lombarda, non è più tollerabile alcun ritardo nelle risposte!
Cosa è successo davvero a Rovello Porro nel 1989? e che effetti ha prodotto l’incidente negli anni? qual è la situazione oggi? I cittadini DEVONO sapere!
Nel febbraio 2010 uno sversamento di petrolio della Lombarda Petroli nel Lambro generava gravi danni al depuratore di Monza. Per i danni subiti Brianzacque, l’azienda che lo gestisce, ha richiesto e percepito, su iniziativa del suo legale rappresentante e del responsabile degli impianti di depurazione, un consistente contributo regionale dell’importo complessivo di Euro 1.017.408.
E’ stata altresì accertata l’acquisizione da parte della società di 800 mila euro da parte della propria compagnia assicurativa QBE Insurance Europe LTD, sulla base delle medesime fatture presentate a Regione Lombardia e correlate al medesimo evento per il quale aveva ottenuto i contributi pubblici. Sia il rappresentante legale che il responsabile impianti di depurazione risultano indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La vicenda è diventata oggetto di una mia interrogazione con la quale chiedo alla Giunta Maroni di costituirsi parte civile nel processo a carico di Brianzacque e in subordine, di sottoporre la questione all’avvocatura regionale.
Mi stupisco che Regione Lombardia non abbia ancora manifestato la volontà di costituirsi parte civile. A questo punto sollecitiamo noi il governatore Maroni a farlo! Se provati i capi di imputazione, i danni patrimoniali per la Regione risulterebbero gravissimi. La costituzione di parte civile, oltre che per la richiesta di danni, è indispensabile per la salvaguardia e la credibilità politica ed amministrativa dell’Istituzione che rappresentiamo. Sarebbe inoltre un segnale dovuto ai cittadini per manifestare la più completa estraneità e la buona fede della Regione rispetto agli eventi occorsi.
Insomma… Regione Lombardia batta un colpo!
Venerdì scorso io e Silvana Carcano, insieme a Marco Fraceti dell’Osservatorio Antimafia di Monza e Brianza e Biagio Catena Cardillo del Comitato Beni Comuni Monza e Brianza, siamo andati in visita ai cantieri di Pedemontana, nonostante il diniego da parte loro in assenza di un “coordinamento” con l’assessore regionale alle infrastrutture Del Tenno (richiesta stravagante che rimandiamo al mittente!).
La prima tappa è stata a Lazzate, primo comune della provincia di Monza e Brianza toccato dai lavori preliminari del tratto B1, quello che dovrebbe collegare Lomazzo all’imbocco della Milano-Meda a Lentate sul Seveso.
E già questa è una prima notizia! Pedemontana ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella nostra provincia e la B1, seppur con delle opere ancora in fase embrionale, è in via di realizzazione! Qui le ruspe di Pedemontana, senza un cartello o una recinzione, stanno abbattendo una parte del Bosco del Battù di Lazzate, uno dei pochi angoli verdi che erano rimasti nella nostra provincia! Vedere a terra tutti quegli alberi centenari mi ha messo addosso una tristezza infinita… e questo sarebbe progresso??
Domani mattina con la collega Silvana Carcano, entrambi in Commissione Antimafia, andremo in visita ai cantieri Pedemontana a Lomazzo, insieme all’Osservatorio Antimafia di Monza e Brianza, con Marco Fraceti, per monitorare il rispetto della legalità e verificare lo scempio del territorio.
Dopo che ci hanno bocciato la mozione sulla Pedemontana, inizieremo questo iter di verifiche nei cantieri per fare fiato sul collo e per raccontare le ferite ai danni dei nostri territori.
Breaking news!
Pedemontana ci nega l’accesso ai cantieri di Lomazzo: secondo loro la visita deve essere “coordinata” (testuali parole) con l’assessore Del Tenno! cioè, fatemi capire: dei consiglieri regionali (tra l’altro membri della Commissione Antimafia), che tra le funzioni del loro mandato hanno quella di controllare l’operato della Giunta, devono “coordinarsi” con un assessore per accedere ad un cantiere!! Robe da pazzi!
Noi domani andiamo lo stesso.
Ho depositato una corposa interrogazione alla Giunta Maroni sull’annoso problema dell’interramento delle Ferrovie Nord a Seveso. La linea ferroviaria taglia esattamente in due il centro del Comune e interrompe le strade che costituiscono gli assi portanti della vita sociale ed economica della città. Nel tempo tutti i sindaci della Città di Seveso, hanno formulato continue, e ad oggi inascoltate, richieste di interramento della linea ferroviaria.
Con il MoVimento 5 Stelle di Seveso si è condivisa la necessità di rilanciare il dibattito sull’interramento e, grazie al prezioso contributo della lista Sevesoviva, abbiamo ricostruito tutta la storia del progetto, oltre alle enormi criticità che l’attuale situazione della ferrovia comporta per cittadini. A Seveso passano 160 treni al giorno e nelle ore di punta è impossibile attraversare il centro città: le sbarre dei passaggi a livello sono abbassate anche per 40 minuti consecutivi, con ingenti disagi per la collettività, certificati anche da una puntuale analisi costi/benefici dell’interramento svolta dal Comune.
Nella scorsa legislatura il Consiglio regionale si era espresso a favore dell’interramento – stanziando anche dei fondi per lo studio di fattibilità – ma, al solito, ci si è arenati nel passaggio dalle parole ai fatti, visto che oggi in Regione nessuno considera più di questa importante opera.
Mi auguro che l’interrogazione riporti nell’agenda della Giunta regionale il problema. Nel breve si deve infatti intervenire con modifiche ai contratti di Servizio stipulati con Ferrovie Nord Milano al fine di evitare che le sbarre rimangano chiuse quando non sia strettamente necessario, stabilendo anche dei limiti massimi di tempo alla chiusura dei passaggi a livello. Occorre poi rilanciare l’interramento e intraprendere tutte le azioni possibili per reperire i finanziamenti necessari, verificando anche la possibilità di utilizzare i fondi europei!
Su sollecitazione del Preside e del Comitato Genitori, ho depositato un’interrogazione alla giunta regionale sulle cattive condizioni nelle quali versa l’Istituto Statale d’Arte Liceo Artistico Statale di Monza, inserita nel complesso architettonico della Villa Reale, e sul mantenimento e la sicurezza degli edifici scolastici.
La scuola ospita giornalmente circa 900 ragazzi ed è per loro, oltre che un luogo di educazione, apprendimento e cultura, anche un luogo di vita: passano, infatti, molte ore della loro esistenza nei locali scolastici e necessitano di essere ospitati in luoghi sicuri, igienicamente puliti e funzionali, gradevoli nell’aspetto.
L’istituto é inserito nel complesso architettonico della Villa Reale e ha bisogno di ristrutturazione tanto che nell’estate del 2011 è stata riscontrata l’inagibilità di uno degli edifici scolastici denominato ex-Borsa, nel quale erano collocate 8 aule ed un laboratorio della stessa scuola.
Chiediamo alla Giunta regionale se è stato valutato un piano di ristrutturazione dell’Istituto Superiore d’Arte, se sia stato pianificato, con la Provincia, un piano di manutenzione e intervento tempestivo per prevenire ulteriore degrado dell’immobile e se sono previsti piani di ristrutturazione della ex-borsa. E’ necessario infatti consentire l’ampliamento dell’attività didattica e formativa, come auspicato dalla Direzione della scuola, dagli studenti e dalle famiglie!
Qualche tempo fa ho avuto il piacere di conoscere il Professor Sandro Serenari dell’Università di Bologna, Presidente di E-qo, organizzazione non governativa accreditata al Parlamento Europeo.
Il professore simpatizza per noi e mi ha spiegato quale dovrebbe essere, secondo il suo parere, l’approccio strategico del MoVimento al Parlamento Europeo. Un Parlamento che ha modalità operative e di funzionamento completamente diverse da quelle dei Consigli Regionali e dei Parlamenti Nazionali.
Sarebbe bene, a mio giudizio, al di là dei “7 punti per l’Europa“, cominciare a ragionare su come approcciarci all’Europarlamento, per non perdere troppi mesi a capire come “funzionano le cose” a Bruxelles. A partire dal contributo prezioso che possono portare le ONG.
In quest’ottica, lo scritto del Professor Serenari sulla spinta al cambiamento che il Movimento può portare in Europa mi sembra particolarmente interessante e spero che possa stimolare un dibattito proficuo!
NON DIVENTIAMO LA “TERRA DEI FUMI”!
La bozza del Disegno di Legge ambientale, collegato alla legge di stabilità 2014 che arriverà a breve in Parlamento prevede la creazione di una “rete nazionale di inceneritori”.
La rete ha l’obiettivo di portare a bruciare i rifiuti urbani di tutta Italia negli inceneritori di Lombardia e Emilia Romagna.
Oggi, in merito a quanto è successo in Consiglio regionale martedì, quando la mia mozione Stop Pedemontana è stata votata solo da noi, con il Partito Democratico e Patto Ambrosoli che non hanno nemmeno trovato il coraggio di votare (non dico a favore, ma di votare…), nonostante gli inutili proclami della consigliera Barzaghi, mi è tornato in mente un episodio accaduto l’anno scorso, a inizio legislatura. Ancora »
Ricevo e pubblico… il tutto si commenta da sé!
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Carissimo Gianmarco,
leggiamo un tuo post su Expo 2015 e decidiamo di scriverti a tal proposito, nella speranza che tu (o qualcuno dei tuoi lettori) ci diciate se la logica e il buon senso sono diventati “soggettivi” o se c’è ancora speranza!
A inizio febbraio (il 7.02) La nostra società riceve una mail da Gare Expo 2015 che ci invita a registrarci e a qualificarci nell’albo fornitori. Decidiamo di avviare tale pratica e aprire il link.
Primo ostacolo: per registrarsi, si richiede la firma digitale quindi inoltriamo richiesta ad Aruba e veniamo informati che la fornitura del kit FIRMA DIGITALE richiede circa 15 gg. Per richiedere il kit sono necessari altri documenti tra i quali un certificato rilasciato da un pubblico ufficiale che certifichi la corrispondenza tra l’identità del richiedente e la firma stessa. Ancora »
La mia mozione che chiedeva lo stop della Pedemontana è stata respinta oggi in Consiglio Regionale, con la maggioranza di centrodestra che ha votato compatta contro e il centrosinistra che pilatescamente non ha partecipato al voto (vergogna!).
Il Movimento è l’unico che ha avuto il coraggio di dire NO SENZA SE E SENZA MA A PEDEMONTANA!
A futura memoria! Le chiacchiere stanno a zero: da oggi i cittadini sanno chi vuole Pedemontana e chi no!