29. Gennaio 2014 · Commenti disabilitati su Pedemontana, mozione ignorata: Governatore Maroni, a che gioco giochiamo? · Categorie:Ambiente, Consumo di Suolo, Tutela del territorio

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Una mozione sulla costruzione del tratto brianzolo dell’autostrada Pedemontana approvata all’unanimità nel settembre 2013 dal Consiglio regionale è rimasta lettera morta.

La mozione impegnava il Presidente Maroni e la Giunta Regionale ad attivarsi per una serie di azioni concrete per tutelare la salute dei cittadini interessati all’opera, a partire dal pretendere che la società Pedemontana adempia ad una importante prescrizione del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) che impone un supplemento d’indagine in merito alla presenza di diossina nell’area colpita dal disastro di Seveso e interessata agli scavi dell’opera, così come il rispetto della legge (d.lgs 152/06) che prescrive la realizzazione di un Piano di Caratterizzazione e l’Analisi di Rischio del Sito.

La comunicazione del Presidente Maroni sullo “Stato d’attuazione degli adempimenti previsti dagli atti di indirizzo politico approvati dal Consiglio Regionale terzo trimestre 2013“, un documento che monitora l’attuazione di mozioni, ordini del giorno e risoluzioni, dice genericamente che verranno prese tutte le precauzioni del caso, ma di azioni concrete per ottemperare alle precise prescrizioni del Cipe e della legge, non vi è traccia.

Lo stato di attuazione della mozione è a dir poco scoraggiante e risulta un capolavoro di superficialità e inadempienza. La mozione è, di fatto, totalmente ignorata dalla Giunta. Ho scritto al presidente della Commissione regionale Territorio perché si dia un seguito all’impegno preso. Il Comune di Desio, il Comune di Seveso e varie associazioni ambientaliste, hanno recentemente inviato un atto di diffida a Pedemontana-APL, CAL, Regione Lombardia perché non si proceda all’approvazione del progetto esecutivo della tratta B2 e C di Pedemontana senza la preventiva effettuazione delle indagini di cui alla prescrizione CIPE come chiedeva la mozione.

Presidente Maroni, a che gioco giochiamo? Recentemente Lei ha dichiarato alla stampa “Quello che decide il Consiglio, per quanto mi riguarda, è Vangelo. Daremo immediata attuazione alla mozione approvata“. Non si riferiva purtroppo a questa mozione… La invito ad una maggiore osservanza dei Testi Sacri, non solo di quelli che piacciono a Lei!

29. Gennaio 2014 · Commenti disabilitati su Monoteismo autostradale e repubblica delle banane · Categorie:Trasporti

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Pubblico volentieri il comunicato stampa di Legambiente Lombardia, di cui condivido totalmente la posizione… siamo una repubblica delle banane… anzi, una regione delle banane!!

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE LOMBARDIA
Il ministro Lupi a Berna a incassare i milioni donati dalla Svizzera per la riqualificazione della rete ferroviaria italiana

“Così si potrà continuare a usare il debito pubblico per finanziare esclusivamente autostrade inutili nel nord”
“Senza una strategia nazionale per il trasporto ferroviario delle merci, le opere finanziate dagli Svizzeri finiranno nell’ingorgo stradale padano”

Il ministro Lupi oggi al cospetto del Ministro svizzero Doris Leuthard, che ha staccato a beneficio dell’Italia un generoso assegno da 120 milioni di euro per la riqualifica della ferrovia Luino-Gallarate: uno dei colli di bottiglia che si oppongono al transito dei treni merci da 2000 tonnellate che, con l’apertura del supertunnel del Gottardo, collegheranno la rete ferroviaria italiana alle grandi direttrici di trasporto ferroviario transalpino. L’Alptransit è una infrastruttura senza dubbio strategica per l’intera Europa, e aprirà al traffico nel 2016: l’area milanese diventerà il vero terminale sud di un asse che, valicate le Alpi, collegherà la Pianura Padana con le reti ferroviarie della Valle del Reno, la Manica e i grandi porti atlantici di Rotterdam e Amburgo. In altre parole, un bacino di oltre 100 milioni di abitanti, nel cuore economico d’Europa. Ma questa formidabile opera è sostanzialmente sconosciuta alla politica nazionale, che non ha mai investito un euro sulle necessarie opere di connessione dal lato italiano. Mentre in Lombardia tiene banco l’enigma sul dove trovare i miliardi di euro che servono per un’opera inutile come la Pedemontana, arrivano investimenti pagati in franchi svizzeri per le opere davvero necessarie.
“Il ministro porta a casa un ‘tesoretto’ che l’Italia non ha fatto nulla per meritare, sarà bene che dimostri una autentica volontà di sviluppare politiche che rendano funzionale il corridoio ferroviario realizzato interamente con investimenti svizzeri – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – avremo un potente collegamento che perfora l’intero arco alpino per spegnersi alle porte dell’area metropolitana milanese, di fatto impenetrabile per il transito e l’interscambio merci dei convogli provenienti da Oltralpe: dopo decenni passati a lamentare un inesistente deficit di infrastrutture stradali nel Nord Italia, si avvicina il momento in cui dovremo fare i conti con il vero ritardo, quello nelle opere e nelle politiche ferroviarie per il trasporto merci da decenni abbandonato a se stesso, come gli svizzeri hanno potuto constatare”.
“Per noi si tratta di un investimento irrinunciabile, uno stimolo per rilanciare il trasporto ferroviario in un Paese che professa il monoteismo autostradale – dichiara Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia – come associazione, assicuriamo presenza e vigilanza nei territori interessate affinché le risorse vengano allocate senza ritardi e inefficienze, per far sì la linea del Verbano venga attrezzata per il trasporto merci nei termini previsti dal finanziamento: non possiamo correre il rischio che milioni di tonnellate di merci vengano scaricate dai treni svizzeri per essere prese in carico da una flotta infinita di TIR padani”.
L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia