Comunciato stampa. Corbetta (M5S Lombardia). Monza, sì ai finanziamenti al Parco ma del futuro dell’autodromo decidano i cittadini.
Un ordine del giorno del Partito Unico (Lega-PD-FI-NCD) sul finanziamento triennale per la riqualificazione del Parco di Monza e per l’ingresso di Regione Lombardia nella proprietà dell’autodromo è stato approvato oggi dal Consiglio. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro.
“E’ un atto scivoloso che se da una parte ci vede assolutamente d’accordo perché finanzia e sostiene, come chiedono anche i comitati locali, opere di valorizzazione e riqualificazione del Parco di Monza, dall’altra ci lascia altrettanti dubbi”, spiega Gianmarco Corbetta, consigliere del M5S Lombardia.
“Non è coerente chiedere la valorizzazione del Parco e della Villa Reale e insieme il finanziamento del rilancio dell’attività della pista, il cui indotto sulla città va verificato puntualmente e con serietà. Se l’autodromo porta un indotto alla città, è altrettanto vero che impedisce alla città stessa di averne un altro, di tipo diverso, fondato sulla valorizzazione piena del patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico dei veri gioielli monzesi, il Parco e la Villa. Ricordiamo difatti che questi non sono entrati tra i beni mondiali di interesse culturale dell’Unesco a causa della presenza invasiva e impattante dell’autodromo.
L’ordine del giorno chiede che la Regione entri nell’assetto proprietario dell’autodromo per rilanciarlo. Sulla permanenza dell’autodromo nel polmone verde di Monza, il Movimento 5 Stelle chiede che si pronuncino direttamente i cittadini con un referendum. I partiti infatti, con questo atto, hanno assunto una decisione su un tema sul quale l’opinione pubblica non si è mai pronunciata direttamente”.
Imbevuti come sono di corse automobilistiche per decenni i monzesi in caso di referendum voterebbero a favore pur non comprendendo fino in fondo le nefaste conseguenze del loro voto (e pur di andare contro gli ambientalisti e gli amici del parco).
Un indotto per la città, la provincia o per la regione non significa automaticamente un utilizzo intelligente del Parco storico della Villa Reale. Negli anni ’70 c’erano i mobilieri che devastavano gli appartamenti reali per fare le loro mostre di mobili portando affari e commercio, ma era un danno artistico-ambientale mostruoso. Poi finalmente l’hanno capita.
Qui occorre ripetere a quei buzzurri di Monza che un parco simile non ha senso se all’interno ci sta un autodromo. Andate a vedere se a Schoennbrunn, a Versailles, o nei numerosi castelli austriaci, tedeschi o francesi ci hanno messo un autodromo come a Monza. Anche in questo noi italiani siamo purtroppo unici,
Cordiali saluti.
Condivido le osservazioni del Sig. Poliani.
Referendum e decidano i cittadini.
se la regione mette le mani sull’autodromo e’ davvero finita, inizieranno a fare quello che vogliono impunemente, concerti,manifestazioni dubbie, qualsiasi cosa pur di incassare ancora di piu’..sara’ la fine del parco, perche’ , statene certi quelli che volevano impiantarci un distributore tagliandone le piante, si metteranno all’opera in tutta la loro avida manipolazione e arriveremo all’edificazione. Ricordo a tutti che uno degli arrestati per l’affare rifiuti Sangalli, era segretario del consorzio del parco.
Grazie Gianmarco per la tua difesa al parco.
Per cortesia ci puoi spiegare in cosa consiste l’ entrata da parte della Regione nella proprieta dell’ autodromo con un finanziamento triennale?
Ciao.
Aurelio
anch’io confesso di avere paura dell’esito di un referendum; da brianzola di nascita sento già nelle orecchie gli argomenti a favore della presenza dell’autodromo, anzi della sua “valorizzazione”, la parola magica che negli ultimi trent’anni ha significato devastazione ambientale. Sono davvero scoraggiata e sento forte puzza di ‘ndrangheta. Sono d’accordo che se Regione Lombardia ci mette le unghie siamo finiti.
lucyafar
A nome del Comitato Parco ringrazio Gianmarco per tutto l’aiuto. Il demanio (soldi pubblici) vende Villa Mirabellino (nostra) a privati. La regione (soldi pubblici) acquista in co-proprieta’ l’area in concessione all’autodromo, 103 ettari, appartenente ai comuni di Monza e Milano.
Da fuori non e’ possibile, ma e’ necessario che dall’interno – regione e parlamento – i politici del M5S indaghino a fondo su questa manovra. Non ho inoltre parole per esprimere la mia esecrazione circa l’operato di E. Brambilla il quale ha utilizzato la volonta’, a lui espressa, del Comitato Parco di chiedere un finanziamento per il Parco per girarlo a favore dell’autodromo, escludendo il gruppo consigliare del M5S e senza informarne preventivamente il Comitato Parco.
La faccenda non puo’ finire qui.
Grazie
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caro signor poliani,mi pare che monza sia conosciuta in tutto il mondo per l’autodromo non per quella villa..non ho mai sentito nessuno dire che invidia la villa di monza,ma ho sentito gente da tutto il mondo dire invidiamo il vostro autodromo…mi faccia un favore,si chiami buzzurro da solo al posto di definire “buzzurri” gli appassionati o i monzesi affezzionati alla propria…provo solo pena a vedere che esiston persone che la pensano come lei a riguardo
tanti saluti
gianluca
Ho letto con disappunto tutte le sue stupidita’ comprese quelle dei commenti dei suoi accoliti , tutte ovviamente dettate da una ignoranza abissale non solo in materia di motorismo ma di stori
sig. poliani buzzurro sarà lei!!
l’autodromo non si tocca liberiamoci del m5s