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Comunicato stampa congiunto M5S Monza e M5S Lombardia

Il Movimento 5 Stelle di Monza e della Lombardia chiede che sia rapidamente ripristinata la legalità e fatta chiarezza sul sistema tangentistico emerso dalle indagini che hanno portato a 26 arresti, tra politici, funzionari e imprenditori, per corruzione, turbative d’asta, truffe e fatture false. Ancora una volta Monza, dopo l’Operazione Infinito, è al centro di uno scandalo che i cittadini non meritano. Il Movimento 5 Stelle esprime pieno sostegno alle forze dell’ordine e chiede una inchiesta rapida e puntuale. Il lavoro del Movimento in Consiglio comunale aveva riservato attenzione alla gestione del verde e allo smaltimento dei rifiuti che impegna almeno il 25% delle risorse del bilancio. E’ risultata molto distante la sensibilità alla legalità del M5S rispetto a quella dei partiti tradizionali tanto che abbiamo insistito, inascoltati, perché anche aziende sfiorate da dubbi per comportamenti non cristallini fossero escluse da appalti pubblici. Cosa che non è accaduta. Restano a Monza le macerie di una illegalità sistemica che ha defraudato i cittadini dalle politiche di amministrazione pulite e distanti dagli interessi di pochi.

Gianmarco Corbetta, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia
Gianmarco Novi, Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Monza
Nicola Fuggetta, Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Monza

12. Dicembre 2013 · Commenti disabilitati su Caldaie e impianti termici: necessari più controlli · Categorie:Ambiente, Qualità dell'aria

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COMUNICATO STAMPA
Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere un quadro sui controlli effettuati nell’ambito della campagna di ispezione degli impianti termici sul territorio della Lombardia. Stando infatti alle segnalazioni ricevute da parte di alcune associazioni di categoria, non sarebbero in linea con la legislazione regionale i controlli relativi ai quantitativi di energia e combustibile erogato per ogni edificio e la maggior parte degli amministratori di condominio non risulterebbe iscritta al Catasto unico regionale degli impianti termici. Non tutti i Comuni e le Province poi verificherebbero correttamente la regolarità della manutenzione degli impianti e il rispetto dei limiti di rendimento delle caldaie.

“La Regione Lombardia grazie ad una attenta regia e un puntuale controllo del rispetto della normativa vigente da parte degli enti locali potrebbe fare la differenza nella limitazione dei consumi, nella riduzione dell’inquinamento e nella promozione di impianti che consentano di ridurre l’impatto ambientale degli edifici”, spiega Gianmarco Corbetta, consigliere M5S e primo firmatario dell’interrogazione.

“Temiamo che tutto ciò non accada, anche perché non risulterebbero effettuati controlli puntuali e verifiche sul Catasto unico regionale degli impianti termici. L’interrogazione vuole riportare attenzione sulle responsabilità regionali nel controllo delle emissioni inquinanti. Da questo punto di vista il rispetto delle regole che già ci sono, e più controlli, garantirebbero oltre a più sicurezza per gli impianti un miglioramento certo della qualità dell’aria e un risparmio per le tasche dei cittadini”, conclude Corbetta.