05. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Bea deve uscire dall’incenerimento per sopravvivere! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Investendo 15 milioni di euro, aumentando la capacità di incenerimento e programmando altri 15 anni di vita dell’inceneritore di Desio gli adoratori del fuoco di Bea e i sindaci creduloni che ancora li ascoltano sostengono di voler “salvare Bea”. In realtà la stanno condannando a morte e nemmeno se ne accorgono!
Dopo aver tentato di scaricare sui comuni i rischi finanziari dell’operazione (e per poco non ci riuscivano), adesso Bea vuole andare “sul mercato” per reperire nuovo business e nuovi rifiuti da bruciare! Peccato che già oggi in Lombardia abbiamo una sovracapacità impiantistica di oltre 100 mila tonnellate, figuriamoci tra 10/15 anni… E dato che è politicamente insostenibile l’idea di andare a cercare rifiuti fuori regione (che ci provino così ci divertiamo), i signori di Bea non hanno altra strada che andare a fare concorrenza a giganti del settore come A2A… aziende che gestiscono impianti da 500 mila tonnellate! Non occorre essere un genio per prevedere che Bea farà la fine del vaso di coccio tra vasi di ferro!
L’unico modo per salvare Bea è farle abbandonare il prima possibile l’incenerimento dei rifiuti e riconvertirla alle tecnologie del recupero di materia dal rifiuto urbano residuo… è così difficile da capire?

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